Interventi come autore

Se l'Italia fosse governata da un sistema politico democratico, non avremmo la classe politica più vecchia del pianeta. Solo nelle dittature, gruppi di potere, restanto ai posti di comando per un tempo indefinito, 50 - 60 anni, attaccati al potere fino "a las muertes" .

Fra meno di due mesi si vota per l'elezione del Sindaco e del Consiglio e la confusione, per chi dovrà andare a votare ha raggiunto livelli stratosferici. Di questo passo, la sistuazione può solo peggiorare.

Sarebbe opportuno in uno Stato laico e liberale (?) abolire l'8 per mille, che permette allo Stato Vaticano di incassare 1 miliardo di euro l'anno; 1/3 della somma viene impiegata per pagare gli stipendi ai preti. Le chiese devono finanziarsi da sole come avviene nelle vere democrazie liberali (date a Cesare quel che é di Cesare e a Dio quel che é di Dio, Marco 12,13-17).

E' opinione comune che il turismo a Cefalù porti quattrini; é opinione comune che il turismo a Cefalù debba essere l'attività economica predominante; é opinione comune che Cefalù sia ancora una località di attrazione turistica. Appunto, sono solo opinioni, la realtà é diversa. E' necessario, invece, chiamare con urgenza il medico, perchè il malato versa in gravi condizioni di salute.

Ultrasettantenne, bella presenza, ricco con rialzo, scalpo rifatto, due matrimoni falliti alle spalle con fidanzata nuova di zecca, coniata nel disperato tentativo di ricomporre il corpo decrepito di un uomo ormai devastato da infinite notti "no limits"

Questa storia nasce il 1° giugno 1984. E' la storia di un mio caro amico dipendente della regione Sicilia.

Nel 1997 decide di fare un ricorso al Tar di Palermo, per porre rimedio ad una questione legata alle mansioni espletate nel suo ufficio.

Gli illuminati legislatori che occupano gli scranni del Parlamento, infischiandosene dell'art.3 della Costituzione "Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge", stanno per partorire dopo una lunga e travagliata gravidanza un ulteriore mostro legislativo.

I dati contenuti nell'articolo pubblicato su Cefalunews dal titolo "Turisti a Cefalù? il 40% sono palermitani", risultano essere non rappresentativi del turista che viene in vacanza a Cefalù, fuorvianti, parziali e nello stesso tempo, impregnati di abbondante pregiudizio con dedica esclusiva nei confronti dei palermitani.
E gli ennesi, i siracusani, i messinesi, gli agrigentini,
i trapanesi, i ragusani, i catanesi ed i nisseni, non vi interessano quanti sono? Perchè solo i palermitani?

Il programma politico del governo Berlusconi trova la sua più alta espressione nell'esibizione del dito medio.
Lo mostrano come segno di un modo virile di fare politica. B&B (Berlusconi&Bossi) sono coloro i quali lo esibiscono con disarmante naturalezza,...

Si insedia oggi, presso l'Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, la Commissione che valuterà le istanze per il riconoscimento dei "Distretti Turistici Regionali".
I componenti della Commissione nominati dall'Assessore Regionale al Turismo, Nino Strano sono: il Dr. Marco Salerno, dirigente generale del dipartimento Turismo, che ricopre il ruolo di Presidente, i dirigenti dello stesso assessorato, Giuseppe Costantino, Antonio Belcuore, Bruno De Vita e Salvo Imburgia, per l'Urps Enrico Camilleri e per gli operatori del settore, Nico Torrisi, Andrea Corso e Sebastiano De Luca.

Il Parlamento, per gli eccellenti ospiti che lo frequentano, somiglia molto alla Sezione Staccata dell'Ucciardone di Palermo. Sono una settantina i parlamentari che hanno, a vario titolo, problemi con la giustizia.
La dimora più appropriata per questi eccellenti signori potrebbe essere il super....re dell'Asinara. Bisognerebbe riaprirlo, e farlo diventare (con l'immancabile supporto della Protezione Incivile), una scuola di formazione professionale per quei politici che hanno scarsa dimistichezza verso il rispetto della regole.

La politica del turismo a Cefalù, si è spesso contraddistinta nell'assoluta mancanza di una strategia comune, tra le parti interessate, per definire compiutamente entro quali regole e limiti il "fenomeno turismo" avrebbe dovuto trovare pratica applicazione nel territorio e non sul territorio.
Nessuna strategia di marketing per decidere a chi proporre Cefalù come "autentico" luogo di vacanza, relax, cultura, storia, tradizioni e paesaggio incontaminato. Decidere, quindi, sulla qualità culturale di chi ci viene a trovare e non eslusivamente sulla quantità.

Qualche settimana fà il Re, ricco, buono, caritatevole, col sorriso "durbans", bello fresco e pettinato ha voluto rassicuare a "Reti Unificate a Strascico e Paranza", il popolo del Suo Regno. I Nordisti della Padania, i Fedeli del "Porporato del Centr'Italia", i Suddisti del "Regno delle due Sicilie" e i Catalani del "Gran Ducato Sardo", in merito alle floride condizioni economiche del Regno.

Si è tenuta il 10.5.2010 alle ore 17.30 nell'atrio della Badia in Castelbuono un'incontro tra il Sindaco di Castelbuono Mario Cicero, il Presidente della SO.SVI.MA. Alessandro Ficile ed una decina di operatori privati.
La riunione ha avuto lo scopo di informare i presenti sulle modalità di adesione al "Consorzio", attraverso il quale, si gestiranno le attività dell'istituendo Distretto Turistico.

La Regione, dopo aver eliminato quello che sul territorio funzionava da quarant'anni - le ex AAST e le APIT - ha inteso istituire i Distretti Turistici Regionali, ponendo le seguenti condizioni per la loro istituzione: -la presenza nel Distretto di almeno 12 comuni; una popolazione residente di almento 150.000 abitanti (i comuni del Parco delle Madonie non bastano); complessi ricettivi per almeno 7.500 posti letto ed un esercizio commerciale ogni 350 abitanti.