CRISI ECONOMICA: ABOLIAMO I PRIVILEGI DEL VATICANO?
17 Agosto 2011, 20:20 - Salvatore Solaro [suoi interventi e commenti]
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Sarebbe opportuno in uno Stato laico e liberale (?) abolire l'8 per mille, che permette allo Stato Vaticano di incassare 1 miliardo di euro l'anno; 1/3 della somma viene impiegata per pagare gli stipendi ai preti. Le chiese devono finanziarsi da sole come avviene nelle vere democrazie liberali (date a Cesare quel che é di Cesare e a Dio quel che é di Dio, Marco 12,13-17).
Sarebbe opportuno in uno Stato laico e democratico (?) abolire tutti i privilegi fiscali degli enti ecclesiastici a partire dall'esenzione dal pagamento dell'ICI per gli immobili ove svolgono le loro attività commerciali e la riduzione del 50% dell'Ires sui redditi che gli Enti producono, che si traducono in 2 miliardi di euro di minori entrate per le casse dello Stato, ogni anno.
Quando il Vaticano macina profitti con il loro immenso patrimonio immobiliare, con le loro cliniche e ospedali, con le loro scuole e università, non esiste ragione divina per non pagare le tasse come tutti i comuni mortali.
Non é sufficiente predicare bene, se poi si pratica male.
La manovra finanziaria approvata dal Governo, prevede anche di abolire le feste civili, (25 aprile, 1° maggio e 2 giugno) proprio quelle feste che sono l'identità della nostra comunità nazionale. Le feste religiose, é chiaro, non si toccano, il Concordato non lo permette (potremmo abolire anche quello).
Questo Governo fascista, ha una concezione proprietaria dello Stato, insieme al Vaticano, e sta cercando in tutti i modi di scardinare la Costituzione repubblicana.
Nella manovra finanziaria non esiste alcun provvedimento contro l'evasione fiscale, che in Italia vale 130 miliardi di euro l'anno. Il popolo degli autonomi e dei professionisti puo' dormire sonni tranquilli, potranno ancora dichiarare redditi da fame, mentre aumenta il numero delle famiglie che realmente vivono con uno stipendio da fame.
Con questo Governo classista eletto con un sistema elettorale perverso, l'Italia non sarà più la Repubblica fondata sul lavoro, nata dalla Resistenza antifascista, ma una comproprietà tra il Papa , il Cavaliere e le associazioni criminali.
Possiamo ancora tollerare tutto questo?
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D'accordo su tutta la
D'accordo su tutta la linea.
Le attività della "Santa Sede" costano allo Stato circa 3 miliardi di euro l'anno.
Ci sono tante attività gestite dalla chiesa cattolica che sono non soltanto a sfondo religioso, ma a sfondo economico.
Sono 35 milioni i turisti che ogni anno partecipano ad attività di turismo a carattere religioso in Italia, il 30% dei quali viene dall’estero, impegnando 120.000 camere, pari al 15% della capacità ricettiva nazionale.
In Italia ci sono oltre 200 mila posti letto gestiti da enti religiosi, per un totale di 3.300 indirizzi, con circa 55 milioni di presenze ogni anno, per un giro d'affari di circa 4,5 miliardi di euro annui.
Com'è giusto che chiunque abbia una struttura turistica, ad esempio un albergo, paghi le tasse, e ne paga già oltre il 50% del totale guadagnato, allora anche quelle attività che sono turistiche, quindi per intenderci non le chiese, dovrebbero essere tassate, sia per una motivazione fiscale sia per una motivazione etica e di giustizia.
In realtà con il suo bigottismo e la sua arretratezza culturale, sono anche molti altri i settori che il Vaticano S.P.A. influenza negativamente nel nostro paese.
Come ad esempio la questione della prostituzione resa illegale, che, voluta fortemente da politici di orientamento cristiano e dalle gerarchie religiose ha:
-Tolto ingenti guadagni allo Stato
-Favorito e incrementato la forza economica della criminalità organizzata e delle mafie
-Causato un minor controllo sanitario sia per le prostitute che per i clienti.
-Favorito una situazione di grandi disagi(violenza,stupro,mancanza di rispetto sociale) per le donne che a questo punto,mentre ad Amsterdam ed in altri posti nel mondo lo fanno per libera scelta(dove è LEGALE),in Italia sono costrette a farlo perché in balia di papponi e di organizzazioni mafiose.
-Reso illegale, reso scabroso da parte della pubblica informazione corrotta, un tipo di lavoro, con conseguente disprezzo da parte di una buona fetta della popolazione di queste persone(così come è un reato e visto male chi usa sostanze vietate, il DROGATO, o chi non ha un pezzo di carta giusto per essere in Italia, IMMIGRATO).
Perché la mafia non è la droga, non è la prostituzione, la mafia è vietare le droghe e vietare la prostituzione, da cui ad esempio la mafia ricava circa il 60% dei suoi profitti(circa 80 miliardi di euro, corrispondenti al 4% del PIl italiano).
Comunque sia, per tornare in tema, ritengo che i Patti Lateranensi vadano aboliti e che la religione(tutte le religioni) vada ad assumere la posizione che le spetta: nessun intervento nella politica, nessuna ingerenza di ogni sorta(compreso l'insegnamento) nelle scuole pubbliche, nessuna agevolazione fiscale, nessuna censura, spazio ridimensionato all'interno dei mezzi di informazione pubblici.
Concludo con una battuta, spero che nessuno si senta offeso:
Il Papa è un bene preziosissimo per il nostro paese, ha un valore enorme, considerando l'attuale deficit forse ci converrebbe venderlo. Carl William Brown
E' soltanto,
con questa lucidità, scindendo le ragioni del Principio da quelle della sua forma storicamente incarnata che, ad un livello diverso e superiore, si potrà creare un rigenerato equilibrio tra loro nella società.