Interventi come autore

Questa notte ho fatto un sogno: una donna con un manto turchino tempestato di stelle riceveva in una incantevole villa, posta in un luogo indefinito del nostro territorio, un numeroso gruppo di persone, che avevano più l'aspetto di cortigiani che quello di ospiti.

E' veramente un episodio da “Fuori le mura” o si tratta di qualcosa sulla quale è d'obbligo che anche noi facciamo qualche riflessione?

Sono passati quasi un mese dalla bocciatura della mozione di sfiducia al Sindaco e quasi tre anni dalla sua elezione.

L'immane catastrofe che ha colpito Haiti era già stata prevista: una ricerca compiuta dal professor Patrick Charles del Geological Institute of Havana e discussa in due articoli di quotidiani haitiani nel 2008, sosteneva la forte possibilità che ci fossero tutte le condizioni di un'attività sismica di grande rilievo a Port-au-Prince e che gli abitanti della capitale di Haiti dovessero prepararsi a questo evento inevitabile.

Ecco una stralcio dell'articolo originale:

“Resto comunque in attesa di essere invitato in pubblici dibattiti al fine di considerare collegialmente le soluzioni per una migliore fruibilità dei Beni Culturali in Cefalù.” Così l'assessore avvocato Patanella conclude un suo commento sul mio intervento intitolato “La trota di Cavour”,

L'intervista rilasciata da un nostro assessore, che propone strane e incomprensibili soluzioni per l'affidamento dei beni comunali di pregio artistico (ci sono ancora?) a società private, che le sfruttino meglio dell'amministrazione pubblica, e il disinteresse di non pochi cittadini per ciò che è bene pubblico, mi sono venuti alla mente nel leggere il graffiante corsivo apparso oggi su "La Stampa" a firma di Gramellini. Questo corsivo lo ripropongo qui di seguito all'attenzione dei lettori.

Mediocrità, il pasto quotidiano di tanta parte della nostra classe politica e no. Una mediocrità che si ingoia per ingordigia, visto che non viene digerita e per questa ragione viene vomitata ad ogni occasione:

Se fossi un consigliere comunale, come mi comporterei, posto di fronte alla mozione di sfiducia, che nei prossimi giorni sarà dibattuta e poi votata in Consiglio?
Premesso che l'avrei sottoscritta, come hanno fatto nove consiglieri comunali, ora non sarei certo di votarla.
A considerare il fatto superficialmente, l'accusa d'incoerenza avrebbe molte ragioni dalla sua; ma se si va più a fondo e si ascoltano le ragioni della mia posizione, allora queste ragioni spariscono. L'avrei sottoscritta per ragioni molto diverse da quelle che la fanno considerare soltanto una sfiducia al Sindaco.

A tutto lo staff e agli amici che leggono L'Altra Cefalù, un sincero augurio.
Un augurio anche ai consiglieri comunali e a tutta la Giunta, perché per qualche giorno siano più buoni con la Città.

Da tre giorni - spinto dalla mozione di sfiducia presentata, dalla lettura delle riflessioni fatte su queste pagine dal professore Riggio e dal comunicato di Lapunzina – non riesco ad allontanare dalla mia mente gravi preoccupazioni per il futuro di Cefalù.

C'è a Cefalù uno straordinario esempio della impotenza che pervade la vita sociale e civile in tutte le sue espressioni. Un esempio di come persino il diritto e la sua amministrazione finiscono per il cozzare su un muro di gomma...,

Sono tra quelli che da almeno un anno sono convinti che una mozione di sfiducia al Sindaco era non soltanto necessaria, ma anche indispensabile. Ora, con nove firme, è stata finalmente presentata. E ora che è stata presentata, io spero ardentemente che non raggiunga il quorum necessario per mandare a casa Sindaco e Amministrazione.

Berlusconi ha dichiarato che mai nessuno, come e tanto questo Governo, ha combattuto con forza la mafia e ha ottenuto gli stessi risultati. Lasciamo stare che fra i risultati ha posto le recenti catture di latitanti, come se esse non fossero dovute soprattutto alla forze dell'ordine, e limitiamoci ad alcune brevi costatazioni sulle iniziative legislative in corso.

“L'imbecillità è un difetto, e come tale va rispettato : chi ne è del tutto immune scagli la prima pietra. Ma il culto dell'imbecillità, no, non è semplicemente un difetto: è ben altro. Il culto dell'imbecillità è una malattia perniciosa, l'imbecillite; questa malattia ingenera un comportamento criminale, l'imbecillismo; questo comportamento sfocia nel più allucinante flagello, l'imbecillocrazia.