Era stato previsto!

ritratto di Angelo Sciortino

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L'immane catastrofe che ha colpito Haiti era già stata prevista: una ricerca compiuta dal professor Patrick Charles del Geological Institute of Havana e discussa in due articoli di quotidiani haitiani nel 2008, sosteneva la forte possibilità che ci fossero tutte le condizioni di un'attività sismica di grande rilievo a Port-au-Prince e che gli abitanti della capitale di Haiti dovessero prepararsi a questo evento inevitabile.

Ecco una stralcio dell'articolo originale:

"Secondo Patrick Charles, Port-au-Prince è attraversata da una grande faglia che fa parte della Zona della faglia Enriquillo. Questa inizia a Petionville e continua per tutta la Penisola Sud e finisce in Tiburon. Già nel 1751 e nel 1771, questo paese è stato totalmente distrutto da un sisma.

Come prove della sua teoria sono state registrate lieve scosse in Petionville, Delmas, Croix des Bouquets, e La Plaine.

Le scosse sono frequentemente segnali dell'avvenimeto di un sisma.
Haiti non è estranea ai forti sismi: la distruzione del Palais Sans Souci vicino a Citadelle nel 1842 ne fu un esempio, evento successo a quasi 200 anni dalla maggiore attività sismica percepita a Port-au-Prince .

Questo significa che il livello di aumento dello stress energetico della Terra potrebbe un giorno sfogarsi in un sisma di 7.2 o più gradi della scala di Richter.

Questo potrebbe essere un evento di proporzioni catastrofiche in una città senza regole edili e con abbondanti baraccopoli costruite in anfratti e altri posti sconvenienti."

In calce all'articolo un commento del professore dichiarava che "la scienza ci ha fornito gli strumenti che ci aiutano a predire questi tipi di catastrofi e ci mostrano come siamo arrivati a queste conclusioni".
Ai lettori ogni riflessione.