Il Sindaco lancia l’accusa: “La mancata raccolta dei rifiuti è una ripicca del Presidente dell’Ato, ing. Norata”

ritratto di Vincenzo Garbo

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Il Sindaco di Cefalù, dott. Giuseppe Guercio, nel corso di una intervista telefonica rilasciata nel corso della consueta trasmissione domenicale dell’emittente radiofonica C.R.M., ha fatto una sorprendente dichiarazione secondo la quale la decisione presa dall’Ato 5 di sospendere la raccolta dei rifiuti, nelle zone esterne al centro storico di Cefalù, a causa della morosità del Comune, sarebbe, in realtà causata da una “ripicca” attuata da parte del Presidente della società d’Ambito “Ecologia e Ambiente s.p.a”, Giuseppe Norata.

Il Primo cittadino di Cefalù, rispondendo ad una domanda del prof. Simplicio che gli chiedeva quali soluzioni immediate l’Amministrazione intendesse porre in essere per far fronte al gravissimo problema dei rifiuti che hanno invaso le strade della città, ha sostenuto, testualmente, che: “ certamente questa situazione preoccupa tantissimo, perché si sta verificando una situazione analoga a quella che si è verificata nei mesi scorsi, e tuttora è in atto, nella provincia di Palermo e, in particolare, nei comuni di Palermo e Bagheria”. Ha poi proseguito l’intervista sostenendo che: “ da parte dell’A.T.O. rifiuti c’è, nei confronti del Comune di Cefalù, una ripicca perché la settimana scorsa il Presidente (Giuseppe Norata n.d.r.) mi aveva chiamato perché non avevamo pagato una fattura e avevamo soltanto pagato la metà. Poi io mi sono interessato e sono stati pagati gli ulteriori 200.000 euro; questa settimana abbiamo liquidato all’A.T.O. rifiuti 400.000 euro.

Nel momento in cui ho informato il Presidente Norata, di questo pagamento, mi ha detto che questo non risolve niente; la responsabile del servizio mi ha mandato una nota dove chiede il personale impiegato e il servizio che viene fatto presso il Comune di Cefalù, e questa è una nota un po’ particolare che io non ho accettato. Quindi, nonostante voi avete pagato la fattura, che noi abbiamo chiesto di pagare, il servizio non può andare avanti. Quindi ci troviamo in questa particolare situazione”.
Aggiunge, poi, di avere interessato la Prefettura di Palermo e annuncia che domani (1 marzo n.d.r) chiederà l’intervento dell’Ufficiale Sanitario, dei Vigili Urbani, dei Carabinieri e della Polizia.

Quindi dichiara che: “se l’A.T.O. non tornerà sui suoi passi, se non raccoglierà i rifiuti, io farò una ordinanza e cercherò di risolvere questo problema che attualmente abbiamo. Però è una ripicca, da parte dell’ingegnere Norata, perché ieri sera ho partecipato alla fiaccolata a Termini Imerese e ho chiesto ad altri sindaci che, come il Comune di Cefalù, erano inadempienti per i pagamenti e mi hanno detto che, presso i loro comuni, veniva effettuata lo stesso la raccolta, quindi è un fatto che viene effettuato soltanto contro il Comune di Cefalù e credo che sia una ripicca nei confronti del Comune per quella lettera che la responsabile del servizio ha mandato all’ingegnere Norata”.

L’intervista continua, poi, con il primo cittadino che ammette che: “il comune non può pagare dei servizi che vengono resi alla città perché giustamente, come tutti sappiamo, ogni anno queste spese aumentano sempre più e quelli che ne piangono, in prima persona, le conseguenze sono i cittadini, ma anche il comune di Cefalù, perché, come sapete, noi dobbiamo coprire circa il 30% dell’intera spesa”.

Prosegue, poi, affermando che: “poi ci sono i mancati introiti dovuti ai morosi e quindi la situazione è tragica per noi”. Aggiunge, inoltre, che: “ sono convinto che gli A.T.O rifiuti devono essere aboliti, che ci deve essere una nuova normativa, che gli A.T.O. rifiuti hanno rappresentato un fallimento perché non si fa più la raccolta differenziata, e questo rappresenta un fallimento per il Presidente dell’A.T.O. rifiuti, ingegnere Norata”.

Il conduttore della trasmissione chiede, quindi, se i proventi della riscossione della Tassa Rifiuti Solidi Urbani siano stati destinati a pagare l’A.T.O.; a questa domanda il Sindaco risponde che: “ da un anno la Giunta ha fatto una delibera in cui impegnavamo il ragioniere Meli ad utilizzare gli introiti della tassa rifiuti solo per questo servizio della raccolta dei rifiuti. Questo è stato un deliberato di Giunta che è stato fatto qualche anno fa, e quindi vengono impegnati soltanto per questo; il problema è un altro: che ci sono molti morosi e che molte ditte, a dirittura, hanno fatto dei ricorsi, per cui i pagamenti sono bloccati. Noi, man mano che incassiamo, diamo il dovuto all’A.T.O. rifiuti, io se non ho cassa non posso pagare le fatture. Comunque, ripeto, che è un servizio che costa moltissimo, costa circa, alla comunità, otto miliardi delle vecchie lire (quattro milioni di euro circa), costa moltissimo e poi i servizi sono quelli che sono. Ritengo che gli A.T.O. rifiuti sono un fallimento e hanno portato al fallimento tutti i comuni dove sono in piedi”.

Aggiunge poi che: “ ieri avevo pregato, l’ingegnere Norata, di mandare dei mezzi per cercare di alleggerire la situazione sulle strade principali, e mi aveva garantito che lo faceva. Poi, purtroppo, questo servizio non è stato fatto; ho chiamato qualcuno che doveva farlo e mi ha detto che aveva avuto contro disposizioni, di non toccare niente completamente”.

In precedenza era intervenuto, telefonicamente, anche il capogruppo del Partito Democratico, Rosario Lapunzina, il quale ricorda che la grave situazione nella quale il comune di Cefalù si trova non è affatto nuova; infatti già il 4 giugno 2009 la società “ Ecologia e ambiente aveva dimezzato i servizi, nei confronti del Comune di Cefalù, proprio a causa della grave situazione debitoria nei confronti del Comune, tanto che il P.D. presentò, in data 5 giugno, una interrogazione per chiedere se e come il Comune intendesse concordare, con la società d’ambito, un serio piano di rientro per far fronte a questa situazione.

Il capogruppo del P.D., inoltre, delinea una cronistoria della vicenda, affermando che: “ le somme che vengono incassate dal Comune (a seguito della riscossione della Tassa Rifiuti n.d.r.), non vengono poi accantonate per coprire il costo del servizio, ma vengono utilizzate come cassa. Questo è qualcosa di incredibile, rispetto al fatto che noi abbiamo un contratto di servizio con la società e, per cui, diventa una spesa obbligatoria, prevista per legge, coprire lo stesso servizio con i soldi che si riescono ad incassare. Inoltre, noi abbiamo dei debiti, nei confronti dell’A.T.O., che provengono già dal 2006; in particolare abbiamo 970.000 euro di debiti fuori bilancio del 2006, 300.000 euro, circa, del 2007. La situazione è molto delicata, per cui l’appello che rivolgo, ancora una volta, all’Amministrazione comunale è che sia fatto un serio piano di rientro che sia rispettato.

Il Sindaco, in Consiglio, rispondendo alla mia interrogazione, ha dichiarato che il Comune ha effettuato un pagamento di 200.000 euro alla società, io l’indomani mattina, come mio diritto, ho chiesto copia del mandato, ma non esiste ancora. Infatti, probabilmente, sarà firmato solo domani e prima che arriveranno i soldi alla società (che rappresentano meno del 5% di quanto noi dobbiamo alla società) passerà ancora qualche giorno. L’amministrazione Comunale deve avere comportamenti seri, non si può giocare con queste cose; se si prendono degli impegni, questi devono essere mantenuti, anche perché, noi non ci possiamo permettere, tanto più alla vigilia di pasqua, e quindi dell’inizio di una nuova stagione estiva, di avere disservizi di questo tipo.

Nel tempo sono state fatte scelte sbagliate, da parte della precedente amministrazione, con assunzioni a dismisura, rispetto alle reali esigenze del Comune di Cefalù, la spesa per il servizio di raccolta è cresciuta enormemente, noi paghiamo ogni anno 3.820.000 euro (cioè oltre 7 miliardi delle vecchie lire), questa è una spesa che deve essere messa sotto controllo e deve essere razionalizzato il servizio. In questo momento quello che è importante è recuperare l’ammontare del debito maturato.

Al momento il servizio è stato assicurato all’interno del centro storico, è stato assicurato davanti alle scuole, è stato assicurato davanti all’ospedale e davanti agli alberghi. Questo, però, è stato possibile solo perché c’era lo spazio, all’interno di un auto compattatore per una capienza di 5.000 chili di rifiuti; se non si risolverà questa vicenda entro domani ( 1 marzo n.d.r.), la spazzatura del centro storico, e degli altri luoghi di Cefalù, resterà non raccolta, con gravi conseguenze.

Come forza politica del Partito Democratico abbiamo interessato i nostri parlamentari e il nostro consigliere provinciale e sollecitiamo l'Amministrazione comunale ad assumere impegni seri. E’ chiaro che se dovessimo verificare, questo è quello che mi ha risposto il sindaco in Consiglio Comunale, che come Ente non siamo in grado di far fronte a questa massa debitoria, non ci resterebbe altro che prenderne atto e poi, a quel punto, il Consiglio Comunale dovrà prendere decisioni che, seppur amare, devono portare una soluzione a questa vicenda, perché Cefalù non merita questo, e i cittadini di Cefalù, che pagano la tassa per i rifiuti, non possono sopportare, ulteriormente, questo degrado e questo stato di cose”.

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Per quanto sopra esposto, chi scrive ritiene che (alla luce dell’indecoroso spettacolo che in questi giorni è sotto gli occhi di tutti, con le strade, di quella che una volta era definita “la perla del Tirreno”, invase dai rifiuti) sia auspicabile che si ponga fine, al più presto, a questa drammatica situazione.
Come cronista, però, mi permetto di rivolgere, a tutti i soggetti politici e istituzionali, e agli attori della vicenda,al fine di fare chiarezza, le seguenti domande: 1) com’è possibile che la situazione economica del Comune (in riferimento alla quale l’Amministrazione ha presentato un rendiconto di gestione dell’anno 2008, poi approvato dai consiglieri che sostengono l’Amministrazione, che presenta un avanzo di cassa) si trovi in una situazione vicina al collasso economico tanto da aver accumulato una enorme massa debitoria nei Confronti dell’A.T.O. rifiuti? 2) come sono state utilizzate, negli anni, le somme incassate dal Comune per il pagamento della Tassa rifiuti? 3) rispondono al vero le notizie secondo le quali la delibera di Giunta, richiamata dal Sindaco nella sua intervista, che impegnava a destinare i proventi della riscossione della T.A.R.S.U. per pagare la società d’ambito, non è stata attuata? 4) quali azioni intende intraprendere l’Amministrazione per il recupero delle somme da parte di quei grossi contribuenti che, come diceva il Sindaco, non hanno ancora pagato le somme richieste per la Tassa rifiuti? 5) Risponde al vero l’informazione secondo la quale gli altri comuni che si trovano in una situazione debitoria, nei confronti della società “Ecologia e Ambiente”, non hanno subito la sospensione del servizio perché hanno concordato un piano di rientro che stanno, puntualmente, rispettando? 6) Il Comune di Cefalù è, economicamente, in grado di proporre un piano di rientro, con scadenze da rispettare puntualmente? 7) La questione, della sospensione della raccolta dei rifiuti, può essere ricondotta, come dichiarato dal Sindaco, ad una “ripicca”? 8) Risponde al vero la notizia secondo la quale, ad oggi, non è stata ancora corrisposta la somma di 400.000 euro che l’Amministrazione ha deciso di liquidare all’A.T.O? 9) a cosa sono da addebitare gli aumenti del costo del servizio, a partire dalla precedente amministrazione? 10) come va realizzata una gestione virtuosa della T.A.R.S.U, in attesa che si attui il passaggio alla T.I.A (tariffa di Igiene Ambientale), introdotta dal Decreto Ronchi (D.lgs. 05/02/1997, n. 22)?

ritratto di Rosa Di Francesca

io penso

io penso che se il sig.sindaco chiedesse agli albergatori di pagare la tarsu a qualcosa potrebbe servire!.

ritratto di Pino Lo Presti

Nel libretto di istruzione c'è scritto:

di fronte a qualsiasi contrasto, ripetete a papagallo: "Noi siamo il Partito dell'amore e della bontà, del fare; voi sapete solo odiare ed essere invidiosi e dispettosi, capaci di distruggere solamente".

ritratto di Giuseppe Aquia

caro pino chi sarebbe il

caro pino chi sarebbe il partito dell'amore?non certo quello del sindaco e dei suoi sostenitori i vari ex consiglieri di opposizione, ed albergatori, che hanno saltato il fosso pur di restare attaccati al potere

ritratto di Pino Lo Presti

Caro Peppe

Ben tornato. Sono d'accordo, per quanto sia il Sindaco che Corsello nelle prime battute dell'ultima versione di Giunta abbiano cercato di farlo credere.