Denunciato per turbativa d'asta?
10 Febbraio 2010, 18:44 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti]
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In relazione al documento approvato nell'ultimo Consiglio, che impegna l'Amministrazione a una trattativa diretta con l'Ente Parco delle Madonie per la sua vendita, il Sindaco ha dichiarato di aver consultato un avvocato per accertare se nella libera e democratica espressione dei consiglieri possano riscontrarsi gli estremi di reato di turbativa d'asta.
Nell'augurarmi che l'avvocato interpellato non sia uno dei tanti che ha fatto perdere non poche liti giudiziarie al Comune, con grave danno della tasca dei cittadini, che oltre al danno – il pagamento delle richieste – hanno subito anche le beffe del pagamento delle parcelle del loro difensore, mi propongo come “turbatore d'asta” e come tale passibile di denuncia.
Anch'io, infatti, sono convinto che la disponibilità dell'Ente all'acquisto del bene, che tra l'altro lo ospita da alcuni anni, è un'occasione per consentire che il bene in vendita continui a essere utilizzato per uno scopo funzionale anche agli interessi di Cefalù in quanto cittadina turistica, tra l'altro compresa in quel Parco. Mi sembrano speciose le argomentazioni di coloro, Sindaco e Vicesindaco in testa, che dichiarano che l'asta potrebbe dare aumenti, in questo momento indispensabili alle casse del Comune per evitare il dissesto finanziario. Mi spieghino e spieghino ai cittadini, il Sindaco e il Vicesindaco, come potrebbero due, tre o quattrocentomila euro in più fronteggiare una situazione debitoria che supera i dieci milioni. E questo sempre che questo cospicuo aumento ci sia.
Aggiungo che comunque si tratterebbe soltanto di un aumento di prezzo e non di valore. Il valore deriverebbe da una destinazione al servizio del turismo, come quella attuale e che l'Ente Parco garantirebbe, e non dal fatto che lì nascerebbe un outlet o qualcosa di simile. Tra l'altro si tratterebbe di un valore che si proietterebbe nel futuro e del quale godrebbero le future generazioni, che intanto sono già state depauperate di una biblioteca e di qualsiasi luogo di ritrovo dove potersi conoscere, scambiando opinioni e non ascoltando assordante e rimbecillente musica da discoteca.
Sembra, però, che questa Amministrazione sia in grado di seguire soltanto ideali ragionieristici, dimentica di ogni valore e soprattutto dimentica degli interessi veri della Città.
Avrò turbato l'asta?
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Siamo al delirio
invece di promuovere una commissione di inchiesta per accertare come mai il Comune di Cefalù, abbia - inspiegabilmente - sospeso le trattative in corso con le Poste per l'acquisizione dei locali della Posta Vecchia e, di fatto, ne abbia favorito l'acquisto, da parte di privati, tramite Asta pubblica (a cui, benchè informato, il Comune non si è, poi, neanche presentato), ora si minacciano denunce contro chi invece, ancora oggi, si oppone alla filosofia vicariana del "meglio in mano al privato che al pubblico".
Ma di quale discontinuità parlava, allora, il "nostro" Sindaco?
Stranezze!
Anche nel caso degli immobili di Corso Ruggero qualcuno dovrebbe spiegare come mai la lettera del 03/11/2009, con la quale l'Ente Parco delle Madonie ha manifestato la disponibilità ad acquisire gli immobili al prezzo stabilito dall'U.T.E., non è stata portata a conoscenza dei Consiglieri comunali che in data 16/11/2009 hanno approvato il piano delle alienazioni.