I giovani, i nuovi illuministi

Ieri sera, sul palco troppe volte occupato da ciarlatani, sono saliti alcuni giovani più maturi di certi vecchi arnesi della politica, che sta seppellendo se stessa.
Sono saliti sul palco i giovani della lista Urbe-Città nuova. Quando hanno cominciato a parlare, si è subito sparsa in piazza Duomo un'aura di freschezza e di entusiasmo.
Ho, fino a oggi, assistito a tutti i comizi, ma soltanto quando hanno parlato i giovani, sia questi sostenitori di Croci e sia quelli sostenitori di Lapunzina, ho avuto la consapevolezza che Cefalù ha ancora speranze per il futuro.
Loro, questi giovani, sono i veri portatori di un messaggio rivoluzionario, tanto quanto lo fu quello della Francia del 1789, che debellò la “casta” dei profittatori e ridiede civiltà.
Loro, questi giovani, saranno i portatori di una simile rivoluzione, che spazzerà insieme una becera casta politica e la irrazionale antipolitica di certo grillismo, nutrito soltanto di odio, ma incapace di proporre il nuovo.
Loro, oggi divisi nel sostegno a candidati a sindaco, domani saranno i nuovi “illuministi”. Non avranno più i paraocchi delle ideologie né subiranno più il fascino del “guerriero” o quello del finto “politico colto”. Si ritroveranno uniti sotto l'unica bandiera della loro autonomia politica e della loro cultura.
Saranno razionali, come hanno dimostrato nei loro interventi in piazza Duomo, e come tali non si faranno ingannare da coloro nei quali oggi credono. Se traditi, se ne accorgeranno in tempo e sapranno reagire con consapevolezza della loro forza: la forza dell'entusiasmo al servizio di idee vere.
Né Sgarbi né Croci sono stati credibili, ai miei occhi, tanto quanto questi giovani. Non so come si concluderanno queste elezioni, ma mi auguro che il prossimo Consiglio ne veda tanti di questi giovani. Faranno esperienza e questa esperienza darà al loro entusiasmo la saggezza necessaria per correggere i loro eventuali errori di oggi e per evitare che ne possano commettere in futuro.
Ormai quasi vecchio, ringrazio i giovani di Urbe e quelli candidati nelle liste di Lapunzina, per avermi regalato la speranza che sapranno rendere migliore questo martoriato Paese.