Gli stregoni e la malattia

ritratto di Angelo Sciortino

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Quando qualcuno scopre, dopo aver cercato inutilmente nella scienza medica e nella chirurgia una cura per il male, che ha colpito un proprio caro, allora non è raro che costui interroghi gli astri o gli stregoni o che si dia alla preghiera, per ottenere un miracolo.
In genere queste azioni non ottengono alcun risultato, neanche quando sono accompagnati da viaggi della speranza in luoghi ritenuti miracolosi.
A nessuno viene in mente di cercare nel proprio comportamento precedente una causa scatenante di quel male: per esempio una cattiva alimentazione o l'ingestione irresponsabile di medicine.
La stessa cosa accade, in questo momento, a Cefalù.
Cefalù è malata, ma i suoi cittadini, invece di interrogarsi sulle loro responsabilità, sono in cerca di un miracolo, per cui li si vede, disperati e persi nelle nebbie dell'ignoto, andare alla ricerca di stregoni.
Così, mentre la città muore, essi non fanno nulla per darle le cure necessarie. Come la madre immersa in preghiera e in attesa del miracolo rimane sorda alla richiesta del malato, che chiede un po' d'acqua, così i Cefalutani rimangono sordi al grido della Città che chiede almeno un po' di rispetto da parte loro: basta con i sacchetti dei rifiuti penzolanti dai balconi o lasciati per strada, basta con l'inquinamento del centro storico con macchine e motorette in tutte le ore, basta con i vandalismi. Chiede soltanto un po' d'acqua, ma nessuno la sente, presi come sono tutti dalla preghiera.
La lasciano assetata e non sentono alcun peso sulla loro coscienza, perché aspettano, come ormai da troppi anni, il miracolo per il quale stanno facendo la loro parte, pregando.
Pregando gli stregoni, che se pregati e scelti faranno il miracolo, come lasciano credere nelle loro promesse. Ecco come hanno scelto i candidati a sindaco.
Commercianti mai sorridenti e mai disposti a restare aperti oltre le ore fissate, rimasti per questo senza clientela; albergatori per la massa, che si fa sempre più rara per la crisi economica internazionale, tutti costoro hanno trovato il loro stregone, dal quale si aspettano il miracolo di un incremento del turismo, non accorgendosi che quel turismo l'hanno ucciso loro.
Altri scelgono altri stregoni, ma a nessuno viene in mente che forse basterebbe che ognuno di noi desse un bicchiere d'acqua alla Città assetata.
Che aspetti, presto avremo il miracolo.

ritratto di Nicchi Salvatore

Acqua Minerale?

E sì!
Se non ricordo male, cefalù non ha mai potuto usufruire dell'acqua di presidiana, al suo prelievo sono stati posti tanti impedimenti e scuse.
Poi avvenne il miracolo del "PelliKano", e l'acqua come per incanto finì a Palermo.
Anche i posteggi sul lungomare non poterono mai essere fatti, perchè su area demaniale.
Poi qualcuno se ne occupò e come per incanto ecco i parcheggi sul lungomare!
Intelligenti pauca.