Gli architetti e gli ingegneri del silenzio
11 Novembre 2011, 13:12 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti]
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Mentre gli architetti e gli ingegneri di Cefalù, tranne tre benemeriti, continuano a ignorare l'appello lanciato su queste pagine, il Consiglio nazionale degli Architetti ha diramato il seguente comunicato:
Roma, 10 nov. (Labitalia) - "Gli architetti italiani sono pronti a mettere al servizio della collettività tutte le risorse e tutte le capacità di cui dispongono in un momento così difficile per il Paese. Condividono la logica delle misure sulle professioni previste dal maxiemendamento presentato dal governo alla legge di stabilità che verrà approvata dal Parlamento nelle prossime ore". Così il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
"Il Consiglio nazionale e i 105 Ordini provinciali - continua - sono altresì pronti ad avviare immediatamente un confronto con il governo per concorrere a definire una effettiva, condivisa e organica riforma delle professioni, senza alcun irrigidimento corporativo, ma avendo come fine l'interesse generale e lo sviluppo del Paese".
"I cittadini italiani - conclude - devono sapere che i progettisti italiani, con le loro azioni immediate e future, sono disponibili a contribuire al rilancio del nostro grande Paese, collaborando con la loro cultura e la loro capacità tecnica alla crescita dell'Italia, difendendo, ora e sempre, la qualità della vita dei cittadini e dell'ambiente con progetti sostenibili e innovativi".
Questo è tutto! A Cefalù si continuerà a tacere? Si continuerà partecipare a “tavoli tecnici” nel silenzio più assordante? E dove va a finire “i cittadini devono sapere che i progettisti italiani...”? O quelli cefalutani non sono cittadini?
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Solamente per correttezza
Già in un suo precedente intervento (http://www.laltracefalu.it/node/5911#comment-5103) lei ebbe a scrivere: «Intanto avete risposto con lodevole solerzia tu (Salvatore Culotta - n.d.r), Mauro Caliò e Salvatore Nicchi. Vi ringrazio, anche a nome di quella Cefalù che vuole vivere ancora e non morire di lisi.» riferendosi alle persone, ingegneri e architetti, che avevano risposto al suo “Appello agli architetti e agli ingegneri di Cefalù.” (http://www.laltracefalu.it/node/5897)
A quel suo intervento anch’io avevo dato un mio contributo (Voglio riproporre un mio commento - http://www.laltracefalu.it/node/5897#comment-5096) che cominciava proprio con «Pur non praticando la libera professione, da Architetto e da Cifalutano…», ma, ritenendo la sua una semplice svista, non avevo ritenuto importante evidenziare questa mancanza.
adesso leggo in questo suo nuovo intervento: «Mentre gli architetti e gli ingegneri di Cefalù, tranne tre benemeriti, continuano a ignorare l'appello lanciato su queste pagine…»
allora, mi sento chiamato in causa e, per semplice correttezza, le faccio notare che, pur non praticando la libera professione, anch’io sono uno dei tanti architetti di Cefalù (regolarmente iscritto all’albo professionale), ma sono anche uno dei pochi architetti che, da queste pagine, ha più volte detto la sua in merito alle questioni urbanistiche, architettoniche, ambientali che riguardano più o meno direttamente la nostra cittadina.
Nell'archivio degli interventi ognuno potrà valutare!
I tre architetti
Tanti sono quelli che ho contato, INSIEME A LEI, non essendo Nicchi architetto.
Forse la foga polemica mi ha fatto tralasciare alcuni particolari e persino qualche nome, ma questo, mi creda, senza la volontà di sottovalutare i suoi interventi, che leggo sempre con piacere e con profitto.
Ne ero certo
Ero certo che si fosse trattato di una semplice dimenticanza.
La ringrazio per i suoi apprezzamenti, anzi se mi permette, ti ringrazio
Gianfranco
Io direi Tecnici al tavolo
Solo per amore della realtà e della verità!
Non vorrei che qualche altro dei colleghi mi preceda ed intervenga per primo.
Nel famoso "tavolo tecnico" di cui si parla tanto, sarebbero dovuti intervenire tutti gli operatori del settore edile, economico, turistico, etc., per il tramite di propri rappresentanti.
- Lo scopo, era ed è quello di poter mediare tra le esigenze dell'Amministrazione Comunale, nella funzione dell'UTC, e gli operatori economici della città.
- Perchè, dando seguito alle lamentele provenienti da tutta la filiera turistica che giocoforza coinvolge tutti gli operatori edili, tecnici, economia e commercio si è tentato di poter, nelle more dell'uscita del nuovo P.R.G., poter operare in sinergia tra UTC e tecnici operatori del settore.
- Come, niente di più semplice e trasparente, combinare l'adesione alle norme esistenti con le esigenze progettuali dei committenti e dei tecnici.
Faccio presente che le normative attuali in materia di sicurezza, coordinazione dei lavori e norme igienico sanitarie, fino a ieri non sono state così pressanti come oggi. Pertanto, si sta cercando di attualizzare alcune norme obsolete del regolamento edilizio, senza cambiarne lo spirito originale, ma contestualmente velocizzare l'istruttoria ed il rilascio dei permessi e delle autorizzazioni nel rispetto della normativa.
Nessuna cospirazione alle spalle dei cefaludesi e nessuna commistione con nessuno.
Architetti e capimastri
Non dubito che non c'è alcuna cospirazione e nessuna commistione in vista, nego però che possa esistere una tattica (attualizzazione di norme obsolete ecc.) senza una strategia (quale crescita urbanistica ecc.).
Senza un progetto, caro Salvatore, un capomastro potrà mai costruire?
GIA' .... IL PROGETTO : "COSMESI DEL CAOS"
"........... se da diversi punti di vista ci troviamo policamente, finanziariamente, economicamente, socialmente, religiosamente, comunitariamente,ecclesialmente.... ed in tutti i "mente" che vogliamo, in una sorta di caos è PER LA MANCANZA DI PROGETTI..........
IL PROGETTO COSMESI DEL CAOS".......
Dalla LECTIO MAGISTRALIS che il Prof. Arch. Mons. CRISPINO VALENZIANO ha tenuto il giorno 9 novembre nell'Aula Magna della facoltà di Architettura di Palermo per "NARRARE" PASQUALE CULOTTA.
LECTIO-NARRATIO che, presto, pubblicherò su L'ALTRACEFALU'.
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L'INTERESSE DI ASCOLTARLA
Sono NESSUNO per pensare di riuscire a fugare uno solo dei tuoi 28 punti di domanda.
Se, non appena sarò riuscito a mettere in rete su questo blog la "lectio-narratio" da cui ho tratto, soltanto, un passaggio, avrai
L'INTERESSE DI ASCOLTARLA
spero che "Qualcuno ...... quel tale Crispino Valenziano"
riuscirà a fugartene almeno alcuni.