Nonostante tutto è stata fatta chiarezza

ritratto di Vincenzo Garbo

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La seduta del Consiglio Comunale di ieri sera, nel corso della quale è stata posta in discussione e respinta, con 9 voti favorevoli, 9 contrari, 1 astenuto (il Presidente Barracato), la Mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, Giuseppe Guercio, ci impone una riflessione.
Non appena appresa la notizia del raggiungimento del quorum di firme, necessario per la presentazione della mozione di sfiducia (sottoscritta, è bene ricordarlo, dai consiglieri: Barranco, Calabrese, Fatta, Franco, Gattuso, Genovese, Lapunzina, Liberto, Lo Verde), avevo sostenuto che ciò avrebbe, indiscutibilmente, contribuito a far uscire la situazione politica della nostra città, dalla palude nella quale si era impantanata, contribuendo a fare chiarezza davanti all’opinione pubblica.
La chiarezza, tuttavia, come sosteneva Goethe è “una giusta distribuzione di luci e di ombre”. Chi ha seguito il dibattito consiliare di ieri sera, sia dall’aula consiliare sia attraverso la diretta effettuata da Radio Cammarata, ha potuto constatare che nel corso del dibattito, e poi nella conseguente votazione, di luci e di ombre ne sono emerse tante.
Personalmente tra le prime ritengo di poter annoverare la coerenza dei firmatari della mozione che hanno mantenuto fede agli impegni assunti davanti all’opinione pubblica, dichiarando la propria contrarietà al proseguimento di una esperienza amministrativa asfittica, priva di una seria progettualità e, spesso, del tutto inconsistente. Una amministrazione che ha visto dissolversi l’originaria maggioranza consiliare, decretata dagli elettori, senza che se ne formasse un’altra frutto di un chiaro dibattito politico, attorno ad una seria progettualità.
Una amministrazione che ha visto, in due anni e mezzo, un vorticoso avvicendarsi di assessori che, spesso, entravano e uscivano dall’Amministrazione della città (come attraverso virtuali tornelli, tanto cari al Ministro Brunetta) con una velocità tale da impedire anche agli stessi protagonisti di rendersi conto di aver fatto parte della Giunta civica (in ultimo la mia solidarietà va agli ex Assessori, dott. Perna e dott. Spallina, immolati(si?) sull’altare della realpolitik e della strenua conservazione del potere, dopo poco più di un mese dalla loro nomina).
Tra le ombre di quanto accaduto ieri sera, nella Sala delle Capriate, credo di poter annoverare la surreale situazione che si è venuta a creare dopo che il Sindaco, con un colpo di teatro, ha annunciato in extremis di aver nominato una nuova giunta, composta da: Maestro Veronesi, Avv. Patanella, dott. Bonaviri, dott. Bondì, Ing. Torcivia, Avv. Corsello, con l’ingresso ufficiale del PDL, che può, al momento, contare sulla fiducia di 10 consiglieri.
Personalmente mi sembra, anche se legittimo, molto discutibile il riposizionamento politico attuato, per l’ennesima volta, dal Sindaco che dopo aver fondato il proprio progetto politico, presentato agli elettori (e attorno al quale ha aggregato la coalizione che lo ha fatto eleggere) sul principio della discontinuità nei confronti della precedente Amministrazione Comunale e dello slogan, più volte risuonato durante i comizi di piazza Duomo: “ liberiamo Cefalù dalla Vicari ”, ora da vita ad una alleanza politica con il partito che rivendica orgogliosamente l’esperienza amministrativa del presunto “decennio felix” dell’era Vicari.
Altrettanto in ombra ci appaiono le, pur se altrettanto legittime, opinioni di quei consiglieri che, bocciando la mozione di sfiducia, hanno privato gli elettori di Cefalù della possibilità di ritornare alle urne, per dar vita ad una nuova Amministrazione che, ad oggi, non gode di una maggioranza consiliare sulla quale fondare un nuovo progetto di sviluppo della città.
Ritengo, in conclusione, che, nonostante tutto, ieri sera sia stata fatta chiarezza: da oggi i cittadini possono avere degli elementi in più sui quali fondare il loro giudizio politico la prossima volta che saranno chiamati alle urne.
Non penso, contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno, che la mozione sia il frutto di un modo di concepire la politica al chiuso delle mura del Comune, al contrario ritengo che è stato un atto di trasparenza e che, invece, coloro che hanno ricevuto dagli elettori il diritto – dovere di amministrare debbano esercitarlo coinvolgendo in maniera limpida l’opinione pubblica, specialmente ogni volta che si ritiene di mutare gli assetti politici e gli impegni assunti con gli elettori.
Infine, se ha ragione chi sostiene che “chi non ha memoria non ha futuro” auguro alla mia città di preservare la memoria per cercare di costruire un futuro migliore e più giusto.

ritratto di Vincenzo Nastasi

dopo avere assistito al consiglio comunale........

mi ritorna in mente quanto dicevo all'amico Saro Fertitta di cambiare il titolo GIU' LA MASCHERA,sostituendolo con IL BALLO DEL POTERE.Ieri sera si è arrivati ,secondo me ,al capolinea;si è arrivati alle offese personali,qualche consigliere ha superato il limite scatenando le ire di tutti gli astanti.Finalmente le posizioni assunte da ognuno dei 19 consiglieri sono chiare a tutti e,parlando in gergo calcistico ,adesso bisogna cambiare per l'ennesima volta tipo di schema,bisogna trovarne uno che dia dei risultati SUBITO!continuando di questo passo si retrocede senza dubbio .Come direbbe Pizzul:le due squadre si sono equivalse,non sono bastati i tempi regolamentari,adesso dopo i supplementari ,si va ai calci di rigore ad oltranza;chi sbaglia può dare l'addio alla competizione!Speriamo bene........

ritratto di Rosa Di Francesca

Io come te

Io come te Vincenzo ieri sera ero al consiglio comunale; è stata veramente una vergogna in assoluto.Non avrei mai immaginato che l'Avv.Corsello, che qualche seduta precedente ha annunciato di votare la sfiducia,ieri in cambio di un assessorato cambiava idea!Come si può essere cosi?.Si deve necessariamente essere senza rossore!

ritratto di Vincenzo Nastasi

cosa vuoi che ti dica...........

i misteri della politica sono indecifrabili,più di quelli religiosi,almeno nel caso di quest'ultimi crediamo in qualcosa!