LA PIETRA della MEMORIA e IL CATACLISMA POLITICO
18 Febbraio 2011, 13:09 - Rosario Fertitta [suoi interventi e commenti]
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La vicenda della collocazione della Pietra ruggeriana ha avuto l’indubbio pregio di stimolare, in Città, un dibattito – quantomeno mediatico e telematico - che non si avvertiva da tempo.
Leggo che tale vicenda avrebbe “fatto saltare gli equilibri politici della cittadina normanna” e che tale argomento avrebbe “spaccato l’amministrazione comunale, il consiglio comunale, la maggioranza e l’opposizione”.
L’aver vissuto politicamente ed in prima persona le vicende amministrative della mia Città mi fa sorgere una domanda, quasi spontanea : ma di quali equilibri e di quale maggioranza si parla ?
Il quesito non è di poco conto perché, a giudicare dagli esiti dei dibattiti consiliari, a tutt’oggi non ho ben compreso CHI palesemente fa parte di uno schieramento definibile MAGGIORANZA e CHI può dirsi OPPOSIZIONE (naturalmente con le dovute poche eccezioni politiche).
Altrimenti, a mio modesto avviso, si corre il rischio di far passare il messaggio che la Pietra ruggeriana abbia avuto l’effetto di provocare un “cataclisma politico” in una città che, fino ad oggi, aveva vissuto le proprie vicende politiche con soave tranquillità.
Fortunatamente si tratta di Pietra….della Memoria e quest’ultima, ogni tanto, è più che opportuno risvegliarla in quanti – in un passato più o meno recente – hanno continuato ad invocare “il rispetto delle regole” in politica salvo poi……
Ritornando, brevemente, sulla vicenda relativa alla collocazione ritengo che - qualora si percorra la via di rimettere esclusivamente all’organo consiliare la scelta ove allocare la statua in questione - la Città abbia il diritto di “pretendere” le motivazioni che ciascun consigliere comunale (rappresentante del corpo elettorale) porterà a fondamento del proprio eventuale voto a favore o contro una scelta e ciò proprio al fine di evitare che la individuazione del sito sia soltanto il frutto di eventuali contrapposizioni politiche che con l’Arte nulla hanno a che spartire.
Una ultima, breve, riflessione.
In questi ultimi giorni si stanno moltiplicando gli appelli e gli interventi di eminenze del mondo della Cultura e dell’Arte (leggo di Dacia Maraini, di Consolo, del Prof. Tullio).
Dovremmo andar fieri della circostanza che di Cefalù si parli per la tutela del suo Molo, del suo Centro Storico e non di “minorenni” e di quant’altro.
Non ho avvertito, in tali illustri interventi, alcun intento denigratorio dell’opera del maestro Salvato (le cui dichiarazioni, riportate dalla stampa, appaiono un tantino piccate rispetto a quanto avvenuto) ma, al contrario, pieni di affetto ed amore verso la nostra Città.
Condivido in pieno la saggia scelta del Sindaco di sospendere, momentaneamente, ogni determinazione circa la allocazione dell’opera, scelta che avrebbe potuto rappresentare una “forzatura” e che – fatto non indifferente – è stata adottata accogliendo una proposta proveniente dalla Opposizione Politica (quella storica) facendo assumere a tale determinazione un valore politico altamente positivo.
In questa vicenda non servono “tifosi” o atti di fedeltà a questa o quella bandiera politica.
Serve soltanto unità di intenti.
E se la Pietra non dovesse trovare spazio nel sito della Marina…….non sarà una tragedia !
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UN AVVERBIO ED UNA IPOTESI
Caro Rosario,
sottoscrivo, quasi nella intierezza, il tuo intervento.
Nella parte in cui è disamina della attuale situazione partitica e nella parte in cui ti occupi della "vicenda della collocazione della pietra " del mito e degli "interventi di quelle eminenze del mondo della Cultura e dell'Arte" che, indubbiamente, sono Vincenzo Consolo, Dacia Mariani e Amedeo Tullio.
Hai perfettamente ragione : "In questa vicenda non servono “tifosi” o atti di fedeltà a questa o quella bandiera politica. Serve soltanto unità di intenti."
Sono, solo, un avverbio di modo ed una ipotesi che mi permetto di aggiungere all'ultimo periodo del tuo intervento :
"Non sarà una tragedia" COMUNQUE !
Sia "se la Pietra non dovesse trovare spazio nel sito della Marina" e sia anche SE LA PIETRA IN QUEL SITO DOVESSE TROVARE SPAZIO!
Caro Rosario....
concordo con la sua esposizione e considerazioni. La "pietra" della discordia da collocare nel luogo della pietra o dove tutto è pietra e che rimanda alla pietra ed al mare. Lei ricorderà per tradizione familiare, che "o muolo" c'è già "a pietra vucciria" e credo si stia facendo abbastanza "vucciria" sulla questione della collocazione della statua, di un'opera d'arte ( a me la statua piace)alla marina. Sono convinto che la statua di Ruggero II per quello che rappresenta, dovrebbe essere collocata in un luogo lungo la costa del centro abitato di Cefalù, a ricordarci e ricordare anche ai visitatori, la storia e la leggenda (le leggende sono tante)della nostra città. Per questo ritengo che vada collocata in un luogo vissuto della nostra città quale il Bastione e farne il luogo della storia e della o delle leggende (se non ricordo male anche da quelle parti c'è la leggenda della "cappa" di S. Giovanni?)in definitiva la collocazione deve avere un senso che non è solo lo sbarco. Francamente per uno come me che è cresciuto " a marina" e che ha visto tutto le variazione e modifiche apportate, non sempre felici, vedrei quest'ulteriore "sbarco" come una "occupazione" del conquistatore.
LA MIA PROPOSTA
Una soluzione alla collocazione della Pietra ruggeriana andrà trovata.
Il problema sarà quello di concordare una metodologia, quanto più democratica e conducente, affinchè non si perpetui, sul suolo cefalutano, un'altra scelta discutibile ed invasiva.
Ormai è chiaro che un "toto-luogo", rimesso esclusivamente alla forza di asettici numeri, più o meno politici, esistenti all'interno del Consiglio Comunale (qualora si ritenga vincolante la scelta che quest'Organo dovesse effettuare sull'argomento) non potrà MAI risultare la più equa viste le differenti "posizioni" esistenti in Città.
Ritengo che qualunque dibattito - anche telematico - debba, alla fine, essere foriero di proposte e/o tentativi di soluzione, credo che ciascuno di noi abbia il dovere di proporre idee che possano dare un minimo contributo alla vita della propria realtà.
La mia - che butto lì, per essere perfezionata ed integrata o stravolta dal contributo di tutti noi - sarebbe quella di nominare un (mini) comitato composto da personalità locali e/o comunque legate a Cefalù da particolari vincoli affettivi (da non intendersi nel senso giuridico), magari appartenenti al mondo della cultura architettonico-urbanistica, che in un breve lasso di tempo valuti, sotto tutti punti di vista, l'eventuale "impatto" che la collocazione della Pietra ruggeriana possa spiegare all'interno degli eventuali siti prescelti.
Tale motivato parere verrebbe illustrato in una seduta pubblica di Consiglio Comunale, anche mediante utilizzo delle più moderne tecniche audiovisive con simulazione delle varie opzioni, e rimesso alla valutazione del Consiglio Comunale per trarne le opportune valutazioni.
A mio modesto avviso un tale percorso avrebbe il pregio di scardinare le eventuali pretestuose prese di posizione di chi, anche su quest'argomento, sta tentando di "mettere la maglia" a Ruggero II.
Troppo complicato per Cefalù ??