NAVIGHIAMO nel FANGO !
9 Ottobre 2010, 08:28 - Rosario Fertitta [suoi interventi e commenti]
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Ho sperato che fosse la "solita balla mediatica", magari arricchita dall'ennesima chicca di gossip, ma nulla a che vedere con la Politica.
Mi riferisco al dossier Marcegaglia.
Purtroppo devo utilizzare proprio questo inflazionato, quanto appropriato, termine in questa vicenda che sta vedendo protagonista "passiva" la Presidente di Confindustria, rea probabilmente di aver criticato l'attività produttiva di questo Governo.
Dico probabilmente perchè - da quanto si apprende dalla stampa - non pare ci siano altre chiavi di lettura salvo scoop dell'ultim'ora.
E, ancora una volta, sul banco degli imputati quel Giornale di proprietà del Presidente del Consiglio che, in questi giorni, con il suo Direttore d il suo vice si era letteralmente scatenato nei confronti del Presidente della Camera, guarda caso reo anche Lui di aver criticato......
Quotidiane lezioni di morale e di etica non solo politica rivolte a Fini perchè "accusato" di aver mentito sulla vicenda Montecarlo.
E adesso, direttore Feltri e Porro ?
Ma come ?
Era solo uno scherzo ?????
Questa la giustificazione ?? Così banale ??
Ascoltando l'audio delle intercettazioni non sembra proprio uno scherzo...se lo è quantomeno appare di cattivo gusto....
http://tv.repubblica.it/dossier/caso-marcegaglia-giornale-dossier/caso-m...
http://tv.repubblica.it/politica/caso-marcegaglia-gli-audio-arpisella-cr...
Certo, è incredibile come "in rete" ci siano già i files delle intercettazioni...un fatto gravissimo in pendenza di indagini da parte della Magistratura.
O, forse, una mossa astuta da parte di chi auspica "quella" riforma della giustizia che prevede anche la soppressione delle intercettazioni.....
Intanto..navighiamo nel fango !!
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Riforma della giustizia "Intanto..navighiamo nel fango !!"
Forza avvocato, mi dica che non c’è un problema giustizia in questo Paese, meglio: mi dica che questa giustizia non è impazzita e non è diventata espressamente il problema di questo Paese.
E per una volta non s’intende l’emergenza giustizia dei comuni mortali, quella che necessita di minimo cinque anni per un penale, da otto a trenta per un civile, di sette anni per un’usura di primo grado.
E non s’intende neppure quella giustizia che scoraggia chiunque vorrebbe provare a investire in Italia, quella che può bloccare o congelare qualsiasi iniziativa in qualsiasi momento, quella fatta di inchieste paludose e sequestri cautelari che bruciano tempo e miliardi.
Mi dica perché non c’è caso politico che non riguardi la giustizia e non si parla di giustizia se non riguarda la politica.
Mi dica perchè questa giustizia non divide gli innocenti dai colpevoli, ma i tuoi dai miei.
Ci spieghi lei che è avvocato ....
PS: Bene Pino Lo Presti vedo che cominci a inserire articoli che non riguardano Cefalù......
Riparte il gioco del "copia ed incolla"
Eccovi il link dove trovare le domande poste dal Sig. Farinella:
http://www.libero-news.it/news/506629/La_giustizia_%C3%A8_impazzita.html
ancne se questa volta, in effetti, non gli è stato possibile solamente "copiare ed incollare"
Caro Gianfranco
Bello il tuo intervento.
Hai veramente contribuito al dibattito.
Bravo devi esserne orgoglioso
Intanto..navighiamo nel fango !!
-210 innocenti accusati senza fondamento
-una media di 15 infelici cui ha tirato il collo ogni anno, visto che è entrato in magistratura nel 96
-Il proscioglimento del Savoia perché il «fatto non sussiste», pronunciato dai giudici romani, è l’ultima delle sue capocciate
-Nel 2003, ha visto la luce il «Vip Gate» con il coinvolgimento di personalità politiche, dello spettacolo e del giornalismo. Furono accusati di «associazione per delinquere per la turbativa di appalti»: Nicola La Torre (segretario di D’Alema), Maurizio Gasparri, Francesco Storace, Tony Renis, la conduttrice di Telecamere, Anna La Rosa, altri.
In tutto 78 imputati.
Giunta però davanti al gip, l’inchiesta si afflosciò come un seno al silicone.
-ipotizzò dei brogli negli appalti lucani. Per sottolineare il legame salsicciottesco con le inchieste precedenti (nate con le Iene), il pm la battezzò Iene 2. Con l’accusa di associazione mafiosa furono arrestate 51 persone e incriminati politici di Fi, Ds, Udeur. Il tribunale del Riesame annullò tutto e gettò alle ortiche il lavoro
-una simile sfilza di fiaschi dovrebbe indurre chiunque a lasciare un mestiere per cui non è tagliato.
O, almeno, a rimeditare in convento i fondamenti della propria vocazione. Resta il pericolo che ciascun cittadino corre con simili magistrati
Di chi si parla? Di Henry John Woodcock
Chi lo ha scritto? Il Giornale
Chi è il pm dell’incredibile inchiesta che vede indagati il direttore e il vicedirettore del Giornale? Woodcock
Coincidenze…vero Avvocato?
Un’indagine senza senso e francamente ridicola che se avesse colpito un giornale di sinistra avrebbe portato migliaia di persone in piazza.
Ora vedremo come andrà questa nuova perla giudiziaria di Woodcock.
E probabile che vada come le precedenti, consentendogli di vincere per distacco la sua gara di fallimenti giudiziari con l’altro fenomeno in questo senso: De Magistris
Come si chiama
Come si chiama in ogni parte del mondo andare a perquisire le redazioni dei giornali per controllare preventivamente cosa verrà pubblicato?
Censura.
E in Italia come si chiama?
Controllo di legalità.
Meglio il resto del mondo.
... E come si chiama...
quando un giornale, anzi guarda caso il Giornale, di proprietà guarda caso di Berlusconi, si mette a cercare notizie - vere, false o montate ad arte che siano - per poter mettere in cattiva luce chi, guarda caso, ha osato mettere in dubbio l'operato del Presidente del Consiglio???
Lei potrebbe chiamarla casualità, dovere di cronaca, attaccamento al lavoro di giornalista, io lo chiamerei in altro modo.
E' proprio vero! navighiamo nel fango, anzi anneghiamo nella m...a!!!!
.............. e come lo chiami ....
.............. e come lo chiami ....
.... una perquisizione preventiva ad un giornale di destra.... un dossier che non esiste ....... meglio che esiste solo nei giornali di sinistra che non vengono perquisiti nonostante tanti articoli contro il presidente di confindustria .... il silenzio della sinistra per un attacco pauroso alla libertà di stampa ..... ecc..............
Bufala certamente ma tanto altro ancora .......
Viva Berlusconi
E’ innegabile che nel
E’ innegabile che nel nostro Paese esiste un problema “giustizia” unitamente (ahimè) a tanti altri problemi quali lo sviluppo, l’economia, i giovani, il lavoro…..
Ed è pure innegabile che la problematica giustizia, in questi ultimi, anni ha avuto la (s)ventura di diventare uno degli argomenti centrali delle discussioni di Palazzo non per i rivolti negativi patiti, quotidianamente, dai “normali cittadini” ma per le disavventure giudiziarie in cui sono rimasti invischiati i nostri politici ed, in primis, il Presidente del Consiglio.
E’un argomento molto delicato e complesso e non ho, di certo, la presunzione di avere soluzioni al riguardo.
Alcune modeste considerazioni, però, ritengo siano condivisibili.
Una delle cause che ha portato al collasso della “macchina giustizia” è da ricondurre, certamente, alla clamorosa insufficienza delle piante organiche, tanto nei ruoli degli amministrativi quanto in quelle dei magistrati .
Su quest’ultimo punto ho una mia convinzione: quando un magistrato decide di intraprendere la carriera politica dovrebbe, necessariamente, dimettersi dal proprio ruolo.
E’ inconcepibile, infatti, che piante organiche rimangano, solo virtualmente, composte da soggetti che magari non eserciteranno mai più le funzioni giurisdizionali per sopravvenute continue investiture parlamentari.
O, peggio ancora, consentire a questi ultimi di ritornare all’esercizio della delicata funzione dopo aver conosciuto ed intrattenuto – in dipendenza del mandato politico – i più svariati rapporti con terzi.
La anomala durata dei processi (tanto penali quanto civili) è, il più delle volte, da ricondurre proprio a tale patologica situazione. E la situazione sarebbe ancora più grave se non esistesse l’ibrida figura dei “giudici onorari” che, quotidianamente, smaltiscono una mole più che notevole di carichi processuali.
Ben più complicato il rapporto giustizia-politica.
Una complicazione che potrebbe essere eliminata se ce ne fosse la volontà di tutte le forze politiche.
Chi “scende in politica” lo fa – o, meglio, dovrebbe farlo – per libera e personale scelta e perché ritiene di potersi mettere a servizio della collettività.
E, proprio in quanto rappresentante dei cittadini di un Paese che si vanta di essere la culla del diritto, dovrebbe essere l’esempio del rispetto delle “regole” intese in tutte le varie accezioni.
Non è condivisibile in alcun modo che – fino a quando non vi sia una sentenza definitiva (e, quindi, nel rispetto del sacrosanto diritto alla presunzione di innocenza) – un individuo possa ricoprire o continuare a ricoprire cariche istituzionali e politiche.
E’ assolutamente necessario stilare un “codice etico o deontologico” – così come esistente per le varie categorie di liberi professionisti – che stabilisca le incompatibilità e le ineleggibilità stante la pendenza e/o sussistenza di procedimenti penali, quantomeno per quelle ipotesi aventi ad oggetto alcune specifiche tipologie di reato ( magari connesse alla Pubblica Amministrazione).
E’ sotto gli occhi di tutti che il rimetterci al puro senso del dovere dei singoli ed alla “mera opportunità”……trova il tempo che vuole.
E’ vero, a volte procedimenti penali iniziati con arresti e sequestri si risolvono, dopo anni, in sentenze di assoluzione.
Ma non dimentichiamo che per adottare provvedimenti di arresto e sequestri sono sufficienti degli “indizi”, per quanto gravi, mentre per condannare sono necessarie le “prove”, da acquisirsi dopo lunghe e complesse attività dibattimentali.
E non è per niente pacifico che gli iniziali indizi si tramutino, automaticamente, in prove.
Questo, però, non autorizza nessuno di noi ad affermare e/o dichiarare pubblicamente che la Magistratura, o parte di essa, è deviata ovvero persegue un “progetto” contro il singolo.
Quando si ritiene che i propri diritti siano stati lesi dal singolo, quand’anche magistrato, si denuncia innanzi le sedi competenti e si attivano le procedure esistenti.
Altrimenti la considerazione “questa giustizia non divide gli innocenti dai colpevoli, ma i tuoi dai miei” sarà una amara e reale constatazione.
E i nostri politici non saranno più credibili.
Caro Saro, un problema
Caro Saro,
un problema giustizia esiste. E' vero. In realtà, il problema della giustizia non si racchiude di certo in presunte persecuzioni da parte della magistratura nei confronti del presidente del consiglio. Queste sono solo becere speculazioni serventi nel raffigurare la falsa immagine di un perseguitato politico, che, bontà sua, ci ha salvati dalla deriva comunista. La sua megalomania gli permette di leggere la storia con tutti i "ma" e i "se" che gli tornano più comodi.
Tu, ancor meglio di me, conosci le difficoltà concrete e le carenze della "macchina giustizia" e come scoraggiante sia per chi vi incappa fare i conti con un sistema elefantiaco, che spesso, a causa dei lunghi tempi, riesce a trasformare la legittima pretesa avanzata in pregiudizio sofferto.
Naturalmente, di quelle problematiche che infliggono il sistema e che sperimentano sulla propria pelle i cittadini comuni, l'odierno legislatore non ritiene opportuno occuparsi, impegnandosi, piuttosto, nel ricercare meccanismi e sperimentare istituti atti a sottrarre il presidente del consiglio dalla celebrazione dei processi che lo riguardano.
Esistono singoli magistrati deviati? Può darsi. Tutta la magistratura è deviata? Impossibile. Il sistema garantisce l'indagato? Più di quanto avvenga altrove. Ogni provvedimento è soppesato, verificato, riscontrato? Più di quanto altri ordinamenti prevedano.
Ed allora dov'è la stortura? Può un pubblico ministero inventarsi notizie di reato per sottoporre un soggetto ad indagine? Di certo, non può.
Stiamo vivendo una fase storica piuttosto umiliante per la vita democratica del Paese. Non dimentichiamo che non sono mancate proposte (leggi commissione parlamentare di inchiesta) che ci riportano alla preistoria dell'ordinamento giuridico, a quella soggezione del potere giudiziario al potere esecutivo propria del Ventennio.
Naturalmente, non siamo così sciocchi da non carpire il senso concreto e reale di tali proposte, di certo non finalizzate a produrre l'effetto cui apparentemente tendono, ma piuttosto atte a tenere in ostaggio le istituzioni parlamentari, brandendo la minaccia di nuove elezioni che, per molti onorevoli e senatori, di fatto, segnerebbero la fine dei "benefits" connessi alla carica.
Ed ancora "copia ed incolla"
Scusami Maria Luisa se mi permetto di prendere il tuo posto.
All'inizio volevo anch'io apportare un mia riflessione personale all'intervento ma il Sig. Farinella, col suo "copia ed incolla", è troppo veloce e così mi diverto di più a trovare le sue "fonti di riflessione"
In questo caso il link da cui l'intervento è stato copiato senza cambiare neanche una virgola, è:
http://www.ilfazioso.com/killeraggio-pm-fallito-woodcock-nei-confronti-g...
P.S. Caro Pino se questo è il risultato per avere inserito un articolo riguardante una questione sopra le mura, è meglio non inserirne più perchè c'è poco su cui riflettere
Un'osservazione
Un'osservazione, caro avvocato, da questa vicenda o da questo fango.
Il concetto di "coincidenza".
La cosa più interessante da notare è un concetto di cui si abusa fin troppo.
Srettamente collegato al concetto di "cosa che accade a orologeria".
I più moderati lo evocano con "proprio ora?"
Chi dice "ma che combinazione proprio il Giornale ...".
Ma quando queste storie apparsero su altri giornali.. tipo Unita' o Repubblica, qualcuno telefono' ad Emma per dimostrarle solidarieta'??
Cara Emma, vada avanti, l'importante che ci dica sempre la verita' su come vanno le cose.....a prescindere dalla solidarieta'.....
Si può anche commentare questa vicenda"chi è senza peccato scagli la prima pietra", ma quello che mi preoccupa è il "pronto intervento "dei PM sempre dopo il discorso di Berlusconi alla festa del PDL a Milano ,strano,casuale o mirato?
Ho paura che la libertà o parte della libertà è in pericolo e la "difesa della persona"vada in un'altra direzione e a maggior favore basta guardare gli eventi a partire dal 13 dicembre 2009 l'attentato al Premier.
Essere chiamati PROVOCATORI e poi subire attentati o perquisizioni è un controsenso ma per "qualcuno" ha una logica.
La CONFIDUSTRIA è contenta del Governo quando regala appalti o elargisce fondi la storia non mente se poi si pensa che la Confindusrtia è difesa oggi da chi una volta gridava
"PADRONI LADRONI" è TUTTO DA CHIARIRE.
Caro Gianfranco
Caro Gianfranco
Sarà copia e incolla, sarà tutta farina del tuo sacco, ma sappi che la verità non è solo quella dell'avv. Fertiita ..
Il fango sta da un'altra parte come la verità ed io con i miei copiati la vorrei fare emergere .... tu continua a cercare da dove copio.... se ti diverte ..
Oppure potresti anche ....... lasciamo perdere
Ciao e stai tranquillo che io mi diverto..... mentre tu da come scrivi ??????????
Una precisazione
Il link che compare nel mio intervento "Ed ancora copia ed incolla" si riferisce all'intervento del Sig. Farinella "Intanto... navighiamo nel fango".
Un intervento davvero bello, Sig. Farinela, un contributo alla discussione veramente importante e, sopratutto, una riflessione personale di cui Lei deve essere veramente orgoglioso.
Voglio aiutarla, per potere a sua volta rispondere al mio precedente intervento "..e come si chiama" cerchi su internet una versione scaricabile e copiabile di un libro di Diritto o anche della Costituzione Italiana e faccia un nuovo "copia ed incolla" - che sia però attinente - di cui essere fiero.