Iniziativa privata per la manutenzione del tratto stradale Fiume Carbone - Guarneri
28 Giugno 2010, 14:49 - Giovanni Messina [suoi interventi e commenti]
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Lo stato di abbandono in cui versa la nostra città è ormai universalmente noto. Non passa giorno in cui non si osservino le vie urbane, le contrade (inurbate!) e talvolta i punti nevralgici di quella che una volta era considerata “la perla del Tirreno” caratterizzati da un degrado sempre più aberrante.
Non pretendo di entrare nel merito di questioni lungamente dibattute come quelle relative al porto, al doppio binario, al palazzetto dello sport, all’emergenza rifiuti sulle quali persone tecnicamente qualificate hanno più volte espresso la loro opinione, venendo sistematicamente ignorate, né tantomeno sulla mai sopita utilizzazione dell’area Miccichè, per la quale qualsiasi cittadino dotato di buon senso, se interpellato, non tarderebbe a trovare una risoluzione volta a favorire il bene pubblico.
Ammettiamo che lo scioglimento di tali situazioni richieda del tempo (ma sono passati degli anni!) e dei progetti adeguatamente ponderati, discussi, approvati; tuttavia non si può altrettanto giustificare o comprendere il pietoso stato del manto stradale che in alcune zone della città e, soprattutto extraurbane, mette a rischio l’incolumità dei cittadini e dei loro mezzi. Così si giunge, laddove è strettamente necessario, alle soluzioni più immediate che in mancanza di un’amministrazione presente e attenta alle elementari esigenze della comunità, equivalgono all’intervento diretto dei privati.
È quanto sta avvenendo in questi giorni per il segmento stradale che dal bivio di Fiume Carbone conduce al colle di Guarneri. Infatti un comitato di abitanti della zona si sta facendo carico di raccogliere dei fondi per i lavori di ordinaria manutenzione come la decespugliatura e la pulizia delle cunette e del terreno a ridosso di esse, nonché della bitumatura dei tratti più rischiosi che insistono sulla via Lancenia. È inevitabile che per un lavoro del genere occorrano attrezzi e manodopera che il Comune ha dirottato senza un preciso criterio, se non quello del tornaconto politico, ad altre zone già in passato privilegiate.
Occorrerà una cifra cospicua per la messa in sicurezza della strada ma è ormai chiaro che il futuro di Cefalù per i bisogni essenziali è quello dell’iniziativa privata. In settimana verrà affisso un avviso per la formale comunicazione dei lavori e allo stesso tempo verranno reperiti i fondi per la loro immediata attuazione, nella speranza che il buon senso degli abitanti abbia il sopravvento sulle tante deficienze di un’amministrazione evanescente.
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E' davvero il tempo
che i cittadini scoprano, sebbene dolorosamente, cosa significhi "cittadinanza attiva"!