DEMOCRAZIA ITALIANA VENDESI PER CESSATA ATTIVITA'
21 Marzo 2010, 15:34 - Salvatore Solaro [suoi interventi e commenti]
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Pezzi di democrazia si vendono a prezzi da saldo a Roma nei pressi dello "Shopping Center Montelittorio".
Si informano i signori acquirenti, meglio se spregiudicati, che la stagione dei saldi volge al termine, visto che del desueto "prodotto democrazia" sono rimasti, ormai, gli ultimi scampoli.
L'incessante attività dei banconisti a Montelittorio, ha raggiunto risultati strabilianti.
La svendita a prezzi da saldo comincia quando, nel gergo della politica di tipo liberista, consegnata brevi-manu agli "imprenditori",entra la parola magica "privatizzazione".
In virtù di questa nuova sgangherata ideologia lo Stato comincia a cedere parti importanti della sua sovranità, si spoglia delle proprie funzioni e diventa soltanto l'impositore di tasse e gabelle, senza offrire in cambio nulla che possa essere sinonimo di efficienza, funzionalità e garanzie in termini di salute, lavoro, scuola, trasporti, giustizia, acqua, rifiuti ed informazione. La scatola é vuota.... ed i cervelli anche.
L'ultimo obiettivo raggiunto é stato quello di eliminare alcune trasmissioni, quali Annozero, Ballaro', compreso Porta a Porta capace di regalare interminabili monologhi a Silvio senza alcun contraddittorio. E' chiaro che per eliminare Annozero e Ballaro' hanno dovuto zittire, anche, il ronzio di qualche vespa.
Imbavagliare l'informazione é un'obiettivo per chi governa, irrinunciabile soprattutto ora, prima delle elezioni, perché la drammaticità dei fatti che investono l'Italia, se raccontati, possono "DISTURBARE LE OPINIONI" e quindi cambiare il voto. Meglio allora ipnotizzare i sudditi devoti e farli restare in uno stato di riflesso condizionato o più semplicemente in uno stato di... rincoglionimento mediatico ...per non disturbare le opinioni.
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Condivido pienamente
Condivido pienamente l'analisi inappuntabile sullo stato della democrazia in Italia. Dante l'aveva definita "non donna di provincia ma bordello" adesso sembra una malata terminale a causa di medici che amano farsi un'immagine ma non sanno preparare la giusta diagnosi.
scusatemi ma chi dovrebbe
scusatemi ma chi dovrebbe tutelare la democrazia di pietro? bersani?e quale partito?i democratici hanno governato e hanno fatto peggio di berlusconi allora a chi la tutela?diamo la diagnosi a di pietro.e poi vedremo.hahaha
La Democrazia....
nel nostro paese, la tutela il rispetto della " COSTITUZIONE ITALIANA". Inoltre:
"Democrazia, un termine rassicurante, di sicuro fascino, che indica il sistema politico che fin qui si è dimostrato storicamente migliore, il meno statico e il più capace di mantenere vivo il germe del dubbio e della critica. Eppure, anche la democrazia non è priva d'imperfezioni e di rischi. Un sistema democratico, per esempio, è innanzi tutto un insieme di regole formali, il cui rispetto è un principio assoluto e non derogabile. E così deve essere, in quanto quelle regole sono la garanzia a tutela del cittadino, dall'amministrazione dello stato fino a quella della giustizia. Ma proprio perché sono assolute, spesso finiscono per risultare inadeguate rispetto all'evoluzione degli eventi. E la distanza tra il cielo formalista della politica e il materialismo della società, che tante critiche suscitò in Carlo Marx, può a volte risultare intollerabile e suscitare pericolose forme di rigetto. Altrettanto delicato è l'equilibrio che regola il principio di maggioranza, su cui le democrazie si basano. Il rischio è di sconfinare in una sorta di democratica dittatura. Un'applicazione meccanica del principio di maggioranza infatti può schiacciare le minoranze, siano esse linguistiche, culturali, politiche o religiose, riducendo quegli spazi di agibilità che una democrazia compiuta dovrebbe invece tutelare con particolare cura. Infine, anche la sovranità popolare, asse portante di ogni sistema democratico, può portare al suo interno i virus delle malattie degenerative: stanchezza e disaffezione rispetto ai tempi lunghi della democrazia possono infatti portare a forme improprie della rappresentanza, resuscitando il mito inossidabile dell'uomo forte, che concentri su di sé quei poteri, che in origine si riteneva di dover separare, quasi che troppa democrazia possa risultare dannosa"