Ancora una lettera aperta: parcheggi

ritratto di Angelo Sciortino

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AL COMMISSARIATO P.S. DI CEFALU'
AL COMANDO COMPAGNIA CARABINIERI DI CEFALU'
AL COMANDO GUARDIA DI FINANZA DI CEFALU'

Purtroppo, finché l'Amministrazione comunale non deciderà di applicare rigorosamente la Legge – non casualmente con la maiuscola – mi vedrò costretto a rivolgermi a codeste Autorità giudiziarie, affinché considerino i casi che segnalo per una indagine, che si fa sempre più pressante, se non si vuole che il diritto, la giustizia e il futuro di questo Paese non muoiano definitivamente.
Sono certo che non corro il rischio di finire come quel poveretto, che dovette pagare un'ammenda per schiamazzi notturni, perché impedì un furto alle due di notte, gridando “Al ladro! Al ladro!”. Corro, però, il rischio di finire come Cassandra, se Voi destinatari delle mie denunce non farete le dovute indagini. E, credetemi, non mi consola il fatto che, in assenza di tali indagini, insieme a me soffriranno tanti cittadini e tanti giovani, che avranno ben poco da sperare sul loro futuro. In quale futuro potrebbero credere, se chi li amministra dà esempi di comportamenti negativi?!
Ed ecco un altro comportamento negativo, sul quale urgono indagini giudiziarie, stante alla incredibile inazione dell'Amministrazione comunale.
Nel momento in cui la vendita della distribuzione dell'energia elettrica all'ENEL, nel momento in cui una legge dello Stato aveva tolto al Comune l'ICI sulle prime case, impoverendo in maniera considerevole il suo attivo di bilancio, l'ex sindaco Vicari stipulò un contratto con una ditta per la gestione dei parcheggi – tra parentesi non costruiti, ma rubati ai cittadini con la creazione delle famose “strisce blu”. Tale contratto subì non poche critiche e l'Autorità del Garante finì con l'esprimere un parere negativo sui modi in cui s'era svolta la gara d'appalto e sui termini dell'accordo. In conseguenza di questo parere, l'attuale Amministrazione intervenne con una deliberazione di Giunta per rescindere il contratto. Si trattava di un atto che non competeva alla Giunta, però, per cui fu facile alla controparte ottenerne l'annullamento, senza che il TAR entrasse nel merito della questione. L'atto, infatti, doveva essere del dirigente dell'Ufficio comunale preposto. Fino ad oggi il dirigente, a circa due anni, non ha provveduto né intende provvedervi. Il Sindaco, che potrebbe sollevare dall'incarico il dirigente negligente e persino disubbidiente, lascia che tutto scorra come costui vuole.
Mi chiedo, e chiedo a Voi Autorità giudiziarie: se questo comportamento ha provocato e provoca un danno erariale, perché non lo si imputa al o ai responsabili? Se in forza di quel malaugurato e sciagurato contratto il Comune ha ceduto l'incedibile, il cinquanta per cento delle contravvenzioni, perché meravigliarsi se le strade comunali non subiscono le necessarie manutenzioni per la povertà delle casse comunali? Una povertà causata da scelte forse avventate, forse clientelari, ma certamente nel totale oltraggio delle normative vigenti.
Grazie, anche a nome di coloro che hanno condiviso la precedente lettera aperta.