L’assessore Patanella incontra le associazioni di Cefalù

ritratto di Daniele Tumminello

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Nella mattinata del 10 novembre, si è tenuto nella Sala Consiliare del Comune di Cefalù un incontro promosso dal neo-assessore Vito Patanella con le rappresentanze delle Associazioni Culturali che operano nel territorio cefaludese.

Con l’iniziativa l’assessore ha inteso innanzitutto conoscere i soggetti promotori di attività culturali nella nostra città e le specificità di ognuna delle associazioni presenti in Sala, al fine di poter stilare un programma, nell’immediato, delle attività da svolgere durante le ormai prossime festività natalizie

- L'assistente dell'Assessore, sig.a Rosa Maria Calafiore

- Il nuovo Assessore al Turismo e alla Spettacolo, Vito Patanella.

Il dibattito, pertanto, è stato organizzato in due momenti: un primo, in cui ognuna delle associazioni presenti ha esposto le sue “generalità” e la sua storia, illustrando i campi in cui opera e la propria proposta per il periodo natalizio; un secondo, in cui l’assessore Patanella ha fatto il punto della situazione esprimendo le sue valutazioni sull’incontro e presentando alcune idee che l’amministrazione intende seguire in campo turistico-culturale.
Dagli interventi dei rappresentanti delle associazioni è emerso un quadro quanto mai ricco e variegato, a conferma del dinamico fermento culturale cefaludese, della varietà delle idee, degli interessi e delle iniziative, che coinvolgono tanto i giovani quanto gli adulti: si va dalla musica al teatro, dalla letteratura all’archeologia, dalla promozione del senso civico e dell’impegno sociale alla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Diverse quindi le proposte avanzate per il periodo natalizio: i concerti musicali, il teatro, le mostre iconografiche, le sfilate itineranti sotto la guida di figure tradizionali come Babbo Natale o la “Vecchiastrina”, la “Ninnaredda” e la Novena, la valorizzazione del confronto culturale tra diverse tradizioni natalizie, la realizzazione di un albero di Natale in Piazza Duomo che coinvolga nell’addobbo anche i ragazzi delle scuole.
Si è sottolineato, tuttavia, (per voce di Vincenzo Garbo, dell’associazione culturale Civitas,) come ancora ad oggi risulti gravemente penalizzante, sia per la programmazione a lungo termine degli eventi e delle attività sia per le potenzialità di crescita delle stesse associazioni e di conseguenza di tutto il territorio, la mancata realizzazione di una Consulta delle associazioni così come previsto dallo Statuto Comunale agli articoli 29-30.
L’assessore Patanella nel corso dell’intervento di chiusura ha mostrato la propria soddisfazione per la risposta delle associazioni all’incontro da lui promosso, apprezzando la passione culturale presente in città. Si è dimostrato disponibile ad avviare l’applicazione dello Statuto Comunale in ordine alla costituzione della Consulta delle associazioni “a patto che non diventi un luogo aperto a strumentalizzazioni politiche” e ha assicurato l’impegno della nuova amministrazione per la crescita turistico-culturale di Cefalù.
Auspicando che la città “si ponga come un unico bene culturale, turistico e artistico agli occhi del mondo”, l’assessore ritiene che Cefalù deve innanzitutto potenziare le sue capacità di accoglienza, attraverso la coordinazione delle iniziative e la realizzazione di servizi aggiuntivi la cui gestione può coinvolgere le associazioni locali. Ha illustrato come percorribile la strada dell’organizzazione di grandi eventi “a costo zero per il Comune”, intendendo la città come “location a chi vuole portare i propri prodotti alla visibilità del mondo”. Come esempio di possibili eventi “a costo zero” da “destagionalizzare”, ha portato: la prossima organizzazione a Palermo della Festa internazionale del Vino, che consentirà a Cefalù di poter ospitare alcuni dei produttori presenti alla rassegna; l’importazione da Terrasini della manifestazione gastronomica “Dolcemente salato”, per inserirla in un contesto come quello cefaludese sicuramente “più appetibile”; l’organizzazione della Pasta Fest, già rifiutata dal comune di Trabia, ma perfettamente proponibile a Cefalù, di concerto con la Provincia di Palermo.
Le proposte dell’assessore in ambito turistico-culturale hanno trovato la loro sintesi nell’idea di applicare a Cefalù la legge Ronchey, ossia uno strumento - ha spiegato Patanella- che regolamenta tutti i servizi aggiuntivi nell’ambito dei beni culturali. L’idea - ha continuato l’assessore - è quella di elaborare “un bando pubblico che inviti le grandi società e coloro che gestiscono eventi culturali in tutta Italia a prendere in gestione la città di Cefalù, lasciando alle casse comunali quella percentuale garantita dalla legge Ronchey”. Il denaro così ricavato potrebbe non solo servire al finanziamento di attività culturali ma anche all’ordinaria manutenzione delle vie del paese.
Ha inoltre annunciato la delibera in Giunta di sei cantieri scuola per il rifacimento del Lungomare, della passeggiata della Rocca, della sistemazione del manto stradale di via Veterani e delle aree più disastrate del cimitero comunale, deprecando inoltre la pochezza numerica dei funzionari comunali addetti al Turismo.
Ritornando, in chiusura, sul tema dell’incontro l’assessore ha invitato le associazioni a presentare ENTRO SABATO 21 NOVEMBRE i propri progetti per il Natale, raccomandando tuttavia di puntare alla valorizzazione della tradizione locale (sono d’importazione, secondo l’assessore, il presepe vivente e l’albero di Natale). In questa fase - ha continuato Patanella - l’amministrazione cercherà di mettere a disposizione le poche risorse esistenti, promettendo però un impegno economico maggiore da parte dell’Ente nel 2010, grazie alle possibilità offerte dai PIST (Piani integrati di sviluppo territoriale) e dal finanziamento, avviato in questi giorni, dei 12 distretti turistici della Sicilia, di cui fa parte Cefalù, su iniziativa dell’Assessorato Regionale al Turismo. In tale prospettiva è previsto per sabato 21 un incontro con l’assessore regionale Strano. Intanto si farà carico di ottenere il finanziamento, da parte della Provincia regionale di Palermo, della stella sulla Rocca, dei giochi d’artificio e del premio letterario intitolato a Domenico Portera, organizzato ogni anno a proprie spese dall’associazione Polis Kephaloidion.
L’incontro si è concluso con l’intervento della dott.ssa Calafiore, assistente del maestro Veronesi, anch’egli nel novero dei membri della nuova giunta Guercio. L’attenzione si è soffermata sulla inaugurazione, proprio nel periodo natalizio, del teatro comunale con un evento alla cui organizzazione sta lavorando il maestro in questi giorni. Per il futuro del teatro, previa l’approvazione in Consiglio comunale del regolamento di gestione, si pensa alla costituzione di una Fondazione di natura privata in cui il Comune avrà una sua partecipazione e non ad una gestione interamente pubblica dello stesso teatro.

Alcuni dei volti noti e meno noti delle nostre realtà operative culturali, note e meno note, ai quali e alle quali auspichiamo un maggiore protagonismo nella vita sociale e culturale di Cefalù:

ritratto di Vito Patanella

cronaca corretta ed obiettiva

complimenti per la capacità di sintesi e di obiettività nel riferire sull'incontro. spero che si possa continuare nel segno della reciproca collaborazione. p.s. la pochezza numerica dei funzionari deve intendersi esclusivamente nel senso dell'esiguo numero delle risorse umane messe a disposizione del dipartimento per il turismo.

ritratto di Daniele Tumminello

Valorizziamo le associazioni

Ringrazio l'assessore Patanella per l'attenzione e la partecipazione ai contenuti del nostro blog.
Condivido la sua precisazione sull'espressione "pochezza numerica" da me usata in riferimento ai funzionari addetti al turismo: ovviamente anch'io ho interpretato nel senso da lei precisato la sue affermazioni durante l'assemblea. Difatti mi sono preoccupato di specificare il sostantivo "pochezza" con l'aggettivo "numerica", ben sapendo che l'uso del solo sostantivo potesse dare adito a spiacevoli equivoci.
Concordato su questo, desidero esprimere e aprire un confronto con lei e con gli altri lettori sul merito dei contenuti emersi nel corso della riunione. Come lei non ha mancato di notare, in città c'è un rilevante impegno culturale (in svariati ambiti e settori) che, tuttavia non riesce ad essere canalizzato con una programmazione e una progettazione collettiva. Mi spiego meglio: le associazioni di questa città svolgono le proprie meritevoli attività in maniera assolutamente scoordinata il che comporta spesso un accavallarsi delle iniziative. Inoltre l'accesso ai finanziamenti pubblici, non sempre agevole, a causa della limitata disponibilità delle casse comunali, costituisce una ulteriore e pesante limitazione della propria azione. Come lei ha avuto modo di apprendere molte associazioni ricorrono all'autofinanziamento anche per iniziative che hanno una vasta eco e un importante prestigio culturale (porto ad esempio il premio letterario intitolarto a Domenico Portera, di cui si è fino ad ora fatta carico la sola Polis Kephaloidion, o della 'Ntinna a mari). Quindi, la costituzione di una consulta delle associazioni cittadine, come previsto dallo statuto, è un passo quanto mai necessario da fare.
In tal senso la consulta può sicuramente rappresentare una risposta tutta locale alla necessità di gestire i grandi eventi culturali in questa città, con un ruolo,finalmente riconosciuto e valorizzante, da protagonisti e non da attori di riempimento nei soli periodi di magra. L'impegno dell'ammistrazione dovrebbe essere quello di trovare le risorse da mettere a disposizione della consulta delle associazioni.

ritratto di Angelo Sciortino

E' ancora in vigore?

Soltanto una piccola domanda al neo-assessore: è ancora in vigore o è stata abrogata la legge Ronchey?

ritratto di Vito Patanella

gli esami non finiscono mai

La filosofia che ha dato il via alla gestione dei servizi aggiuntivi presso i beni culturali si trova tutta concentrata nella legge madre promulgata grazie allo sforzo ed all'intelligenta dell'ex Ministro Ronchey. La legge 4 del 14.1.1993. Negli anni l'evoluzione del diritto e l'esperienza maturata sul campo, ha fatto si che si sviluppasse un testo unico dato alla luce attraverso il Decr.Lg.vo 29 ottobre 1999 n. 490.
Nel 2004 per ultimo ed al fine di codificare definitivamente l'intero settore, il legislatore ha esitato il Codice dei beni culturali e del paesaggio con Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42,.
Il concetto codiceo, proprio della normativa constantiniana, ha assunto, sino ai giorni nostri, lo sforzo compiuto dal legislatore ultimo di riassumere e riordinare tutta la legislazione preesistente in ordine ad un determinato settore meritevole di precipua regolamentazione normativa, onde offrire agli operatori della materia una organica e completa visione dell'insieme delle norme. Come ognun vede l'intervento di un codice non può che esistere come strumento di riordino e di sostituzione definitiva, al momento della sua emanazione, di ogni e qualsiasi norma ad esso precedente.
Pertanto, in risposta al superiore quesito si rassegnano le seguenti conclusioni:
sotto il profilo meramente letterale del termine la legge Ronchey è oggi abbrogata perchè sostituita dal codice unico dei Beni Culturali,
sotto il profilo concettuale essa continua a vigere proprio nello spirito ultimo del codice stesso.
il suo riferimento lessicale, viene, per ultimo, correntemente usato ogni qualvolta il suo oratore intende riferirsi esclusivamente alla gestione dei servizi aggiuntivi economici da affidare ai privati con ritorno di una determinabile quota in capo all'ente pubblico preposto alla loro tutela e fruibilità.
senza vis polemica ma sperando di essere stato sufficientemente esaustivo per i lettori e il latore del quesito. resto in attesa di proseguire il proficuo dibattitto al fine di realizzare i propositi di cui al resoconto del 10.11.2010.

ritratto di Angelo Sciortino

Senza vis polemica

Caro Assessore, innanzitutto grazie della risposta e della sua disponibilità al dialogo, che finora soltanto un suo predecessore aveva dimostrata. Gli altri, Sindaco compreso, preferivano il silenzio.
Per entrare subito nella "polemica", comincio con il dichiarare la mia condivisione del suo giudizio sulla filosofia, che animò Ronchey e quelli che lo appoggiarono nella stesura della legge che porta il suo nome. Quella legge, nonostante tale filosofia che l'animava - qualcuno direbbe nonostante le buone intenzioni - mostrò presto i suoi limiti e fu quindi necessario "aggiornarla" e migliorarla con altre leggi. Si finì con l'abrogarla e con il sostituirla con il Codice dei Beni Culturali.
Tale codice si rifà più a una codicea giustinianea che costantiniana e in questo senso è e dev'essere "glossato" per non finire con l'essere soltanto un reperto storico, una testimonianza di una cultura e una società appartenenti al passato. Non, quindi, un "riordino definitivo", ma strumentale alla semplificazione della sua attuazione e soltanto finché è condivisa la sua "filosofia".
Queste considerazioni, a mio parere, obbligano qualsiasi oratore a non dare per scontati "riferimenti lessicali", tra l'altro per riferirsi non alla legge in toto, ma a parti di essa. Ciò per non ingenerare errori o cattive interpretazioni negli ascoltatori.
In ogni caso considero esaustiva la sua risposta grazie alla frase: "sotto il profilo meramente letterale del termine la legge Ronchey è oggi abbrogata perchè sostituita dal codice unico dei Beni Culturali".
Di questa frase le sono grato e mi auguro che la sua attività di assessore a Cefalù non sia motivo di polemica, ma di condivisione. Cefalù, dopo più di un decennio d'inganni, ha bisogno di amministratori che siano portatori di buone strategie e che siano a loro volta buoni tattici.

ritratto di Giuseppe Aquia

volevo ringraziare la

volevo ringraziare la signora calafiore, che sicuramente vista la cassa comunale vuota, viene a cefalù a titolo gratuuito.penso che sia cosi? o mi sbaglio? qualcuno può dirmi se ho ragione a ringraziarla?

ritratto di Saro Di Paola

Affan.... Bertolaso meglio Don Abbondio!

Non appena ho letto i nomi di quattro dei nuovi assessori dell’ultima giunta Guercio mi sono ricordato di Don Abbondio.
Subito.
Per via di quel “Carneade chi era costui ?” che il Manzoni gli mise in bocca.

Non appena ho letto su “laltracefalu” il resoconto dell’incontro del signor assessore avvocato Vito Patanella con le associazioni culturali di Cefalù mi sono ricordato di Bertolaso.
Subito.
Per via di quella “salsiccia” che Egli vorrebbe gli amministratori degli enti locali togliessero dalla bocca degli italiani.

Altro che toglierci la “salsiccia”.
A Cefalù, il prossimo anno, l’assessore ce ne darà di più!
A tutti : residenti e turisti.
La “Pasta fest” (sic!), rifiutata (sic!), da Trabia (sic!) !
“Dolcemente salato” (sic!), da importare (sic!), da Terrasini (sic!) !
Per destagionalizzare (sic!), il turismo di Cefalù (sic!) !

Sarà una salsiccia “più appetibile”.
Sarà “a costo zero”.
Sarà a spese della Provincia!

Mentre mi chiedevo se i soldi della Provincia non fossero, anche, di Cefalù ho urlato :
AFFAN.... BERTOLASO MEGLIO DON ABBONDIO!
Subito!

ritratto di Angelo Sciortino

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Caro Saro, condivido e non ti nascondo che ho una terribile paura di un'indigestione. Speriamo bene, perché dopo l'indigestione di inconcludenti amenità, questa sarebbe mortale.