Piazza Garibaldi, una occasione per riflettere
17 Mag 2012, 07:04 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
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Ha suscitato una certa sorpresa la comparsa, nella mattinata dell’altro ieri, 15 maggio, di alcuni tavoli in piazza Garibaldi su quella parte di suolo prospicente l’agenzia del Banco di Sicilia.
La concessione d’uso di 30 mq. di quel suolo, a favore della Ditta “Antica Porta Terra”, era operante già dal 2 maggio scorso - data della firma del Responsabile dell’Ufficio Commercio, sig.a Di Fatta (venuta, da alcuni mesi, a sostituire la sig. Di Bella) - ed è valida per 6 mesi a decorrere dal 1 maggio.
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La domanda era già stata presentata nel 2008 ed era stata rigettata dall’allora responsabile Di Bella sulla base di una serie di osservazioni del Comando dei VV.UU. in merito alle refluenze sul traffico veicolare e pedonale; in base alle quali il Comando riteneva che i tavoli e relativi arredi potessero essere installati soltanto nelle ore di chiusura al traffico della Z.T.L.
In tempi recenti, l’area oggetto della richiesta di Concessione si ritrova inserita in un - ancora per me sconosciuto - “Progetto Garibaldi” concernente - mi pare di capire - un sistema di fioriere che creerebbe anche un’area “di rispetto” (dalle macchine) davanti al monumento a Spinuzza.
Il parere del Comando dei VV.UU. - tenuto certo conto anche di questo “progetto” - questa volta è del tutto positivo, cosicchè il 2 maggio viene approvato il rilascio della Concessione.
(clicca per ingrandire)
Qualcuno potrebbe soffermarsi sulla data ma è più interessante andare oltre lo stesso caso che, in sè, resta comunque, mi pare, gradevole e discreto.
E’ soprattutto questa una occasione con cui sottolineare come, a tutti gli effetti, specie con l’arrivo di Corsello, l’Amministrazione Guercio abbia, almeno in tema di traffico, portato avanti una “strategia del sorriso” (per altro annunciata); per cui “non ti faccio una Ordinanza per farti levare le macchine dalla vie del Centro Storico (perchè “politicamente” perdente, in assenza dei parcheggi) ma mi prendo la libertà di concedere il suolo pubblico” - a titolo anche di creare abbellimento con fioriere - senza alcuna clausola di salvaguardia per gli spazi della sosta (e non solo) dei residenti; senza - contemporaneamente quindi - assumersi l’onere di creare loro una alternativa.
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Che gli interessi speculativi sul centro storico - da un punto di vista turistico-immobiliare - mostrassero poca considerazione dei diritti dei residenti (non solo in tema di “sosta” ma, più in generale, di “qualità della vita”) fu d’altra parte reso visibile da significativi atti politici.
Uno fu quello della dichiarazione del Sindaco a Crm il 27 dicembre 2009 (incontro annuale con la Informazione): “Sono convinto che il Centro storico di Cefalù diventerà tutto un albergo (e locali) dove non ci saranno più residenti”.
Un altro fu, ad esempio, quello della D.G n° 67 del 24.04.’09 (Assessore Lombardo) con il quale atto mentre, per un verso, si interdiceva H/24 l’accesso veicolare al Centro storico a tutti i cefaludesi non in esso residenti (per “risolvere il problema del traffico e della sosta” nel C.S.), dall’altra si concedeva un analogo speciale Pass-Residenti (con diritto di transito e sosta) ai gestori delle attività ricettive nella misura di uno per camera.
Un terzo fu certamente l’art. 18 della ordinanza 38/2010, oggetto di accesa discussione tra il Comitato dei cittadini del Centro storico e l’ass.re Corsello alla presenza del Sindaco, nella sua stanza, il 19 luglio 2010 (Vedi: https://www.qualecefalu.it/lac/node/1883).
Il Comitato chiedeva che il rilascio di un’area venisse subordinato al reperimento in area limitrofa di analoghi posti macchina (si parlava solo di traffico e non anche - come si dovrebbe - di spazi sociali), ma Corsello fu irremovibile.
Un quarto atto fu quello di via Bordonaro.
Il 12 maggio 2011 (vedi https://www.qualecefalu.it/lac/node/4575)
Venne inteso e chiarito “che per la Isola pedonale di via Bordonaro, come per tutte le altre, rimane fermo il diritto di accesso, nelle fasce orarie consentite ai Pass rossi, ai soli residenti in loco per operazioni di carico e scarico, e non ovviamente per la sosta” ma si procedette invece non riconoscendo più ai residenti quel diritto.
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Ciò che anche allora si intendeva affermare, da parte del Comitato, è quell’universale principio - in fondo di educazione - per cui risulta offensivo per chiunque quando qualcuno ti dice “spostati da qua” senza gentilmente indicarti “dove” spostarti; perchè è un modo per dirti in realtà “levati e basta”!
Il tema della Concessione del suolo pubblico è strettamente dipendente da quello del traffico e dei parcheggi.
Se non si fanno gli opportuni parcheggi, non si può ridurre - a come “al massimo” si potrebbe - il traffico veicolare e dunque liberamente valutare quali aree concedere. Una politica della Concessione del suolo pubblico non può prescindere dall’attuale stato del traffico veicolare e della relative problematiche di parcheggio.
La concessione del suolo pubblico non può più essere un atto “discrezionale” della Amministrazione, relativamente alla individuazione delle aree (come attualmente è sulla base del art. 18 della 38/2010).
Più volte personalmente ho segnalato su questo blog come qualcosa non andasse nella politica della “gestione” del suolo pubblico e sottolineato la necessità di un nuovo e più ragionato Regolamento al riguardo; che intanto individuasse quali aree si prestassero a questo scopo (soprattutto per tavoli e sedie) e quali no, conformemente ai valori architettonico-urbanistici e al rispetto di aree sacre o di particolare valore simbolico), e poi - tra queste aree - quelle che non creassero intralcio ai mezzi di soccorso.
La concessione inoltre, a mio parere, dovrebbe essere subordinata al mantenimento di una atteggiamento di rispetto, non ultimo, verso i residenti delle case intorno, e dunque alla capacità del gestore di saper rendere ai propri clienti il senso di starsi trovando fra case abitate da gente che non è (sol perchè si è in un paese turistico) obbligata a stare allegra e spensierata sino a tarda notte; condizione nella quale probabilmente invece si trovano quei clienti-vacanzieri (per merito certo anche del buon cibo e dell’ottimo vino).
Ma non solo.
Oggi voglio aggiungere anche: il rispetto delle “aree di aggregazione sociale”, quale, ad esempio, una volta era “la Piazza”.
Cefalù ha ancora una Piazza, nel senso di slargo dove durante il passeggio ci si ferma formando crocicchi? La piazza fu segno della nascita stessa della civiltà perchè esprimeva il momento sociale (slargo-sosta) lungo il percorso della vita individuale.
A Cefalù è prevalentemente il Corso a svolgere questa funzione.
La stessa piazza Duomo - negli anni precedenti le concessioni del suolo - svolgeva questo ruolo di aggregazione solo nei giorni di festa (tra cui gli spettacoli), gli altri giorni quasi vuota.
Piazza Garibaldi e Largo Diaz hanno invece sviluppato una maggiore funzione di piazza “quotidiana” anche per essere all’incrocio di importanti arterie.
Oggi in piazza Duomo quasi non ci si possono fare neanche più i Comizi (che eppure dovrebbero essere tra quei motivi per cui nacquero le “piazze”), non parliamo di spettacoli. Si è creato, proprio per la politica di concessione del suolo pubblico, qualche attrito pure con le manifestazioni religiose più importanti!
In attesa della utopica Nuova Piazza che potrebbero sorgere prolungando lo slargo Diaz su tutta l’Area Miccichè (creandovi sotto tre piani di parcheggi), ci restano solo lo stesso Slargo Diaz (“la Villa”) e Porta Terra ovvero piazza Garibaldi.
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Nella Concessione: “ L’Amministrazione si riserva il diritto di sospendere l’occupazione, in occasione di particolari manifestazioni civili o religiose, per sopravvenuti motivi di interesse o di tutela della sicurezza stradale”.
Siamo certo che i gestori dell’ “Antica Porta Terra” hanno la massima sensibilità in questa direzione ed intenzione di collaborare anche con chi avesse necessità di mettere un semplice Gazebo; sensibilità mostrata peraltro già verso gli anziani che sono soliti occupare la panchine per godersi il “passeggio della vita”, distanziando opportunamente i tavoli dalle stesse panchine e non creando barriere visive.
Le strutture e le fioriere costituiscono un insieme gradevole e discreto.
Restano da verificare alcune possibili complicazioni sul traffico in quanto la “sosta” continuerà a farsi lo stesso (anche per necessità: vedi il Portavalori per il Banco o il furgone per l’Agenzia di viaggi), o all’una in attesa che riapra il Corso (dopo l’uscita dei bambini dalla Mercede).
Per il resto, oltre a ribadire la necessità di procedere speditamente ad un Nuovo Regolamento più ragionato, per piazza Garibaldi ciò che più temo è lo spostamento delle fioriere - attualmente sul lato opposto alla Banca - verso il centro di circa un metro.
E’ una cosa di cui si è sentito insistentemente parlare riguardante proprio quel misterioso “Progetto Garibaldi”.
Ipotesi questa però nettamente smentita dalla Responsabile dell’Ufficio Commercio, sig.a Di Fatta.
In quel caso il flusso pedonale risulterebbe incanalato in un corridoio sul lato appunto opposto a quello del Banco.
Al centro della Piazza, delimitato da entrambi i lati da fioriere, la sezione dedicata al traffico veicolare.
Non sò se anche piazza Garibaldi conserverà a quel punto un carattere di Piazza.
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Svegliamoci ...
Penso semplicemente che sia ora di smettere di criticare e piagnucolare, per inziare a pensare seriamente alla Cefalù che vogliamo.
Da alcuni giorni abbiamo al timone di questa nostra barchetta un comandante nuovo che auspico non faccia tanti inchini ma governi secondo una rotta giusta e affidabile.
Abbiamo votato per cambiare rotta e non banalmente il sig. Tizio perchè magari ci farà qualche favore .., Cefalù ha votato Saro La Punzina che ha promesso solamente di lavorare seriamente e per il bene del paese, senza favorire nessuno, nemmeno chi lo ha votato.
Non dobbiamo pensare alle vecchie glorie, pensiamo al presente .. spero che Saro usi tanta fantasia per migliorare ... fantasia che da un pò di tempo è mancata ...
Oggi fare turismo è sempre più difficile .....e se manca anche la fantasia ... poveri noi ...
Voglio dare fiducia al nuovo Sindaco, al Sindaco di tutti i Cefaludesi
Un augurio a tutti quelli che hanno ancora voglia di continuare e che non sono ancora stufi (come me) svegliamoci e ricominciamo tutto da capo.
RICORDATE ERNESTO CALINDRI ?
Stamattina mi sono seduto su una delle panchine davanti al "Banco".
Il tempo di uno sguardo alla piazza e ....... poppiti :
mi è tornata l'immagine di un vecchio "carosello".
Un carosello che i giovanissimi non hanno visto.
Quello del "CYNAR":
"Laperitivo a base di carciofo ......... contro lo stress della vita moderna"
A reclamizzarlo era Ernesto Calindri.
Seduto al tavolo di un bar.
Il tavolo era al centro di una piazza.
Tra macchine.
Tra tante macchine!
L'unico problema è di
L'unico problema è di capire che cosa intendi farne del carciofo?
E' tornata piazza Garibaldi!
Questa mattina dalle dieci la piazza è libera.
Ci sono vari crocicchi di persone che parlano e ho visto passare con un viso più sereno parecchie signore con il passeggino.
Le panchine dietro i tavoli sono tutte occupate da persone anziane, non più preoccupate di stare attente alle macchine, che parcheggiano a ridosso delle panchine, facendo temere per l'incolumità delle loro gambe.
Sembra che i trenta mq occupati dai tavoli del bar abbiano avuto la conseguenza di rendere finalmente una piazza ai cittadini. E in un Paese in cui non ce ne sono e in cui non si riesce a vivere "a misura d'uomo", non è poco.
E tralascio volutamente ogni considerazione turistica, perché il primo e vero risultato di questa "dilatazione" della piazza è che i cittadini sono tornati ad avere una piazza dove incontrarsi e discutere senza distrarsi, per difendersi dal traffico.
A me piace.
A mio avviso, tralasciando
A mio avviso, tralasciando inizialmente ogni possibile motivo per il quale i tavoli potrebbero rappresentare un problema, l'effetto è positivo e gradevole nel complessivo per la Piazza.
Sono perfettamente d'accordo con il post di Angelo Sciortino sulla potenzialità che i tavoli hanno anche riguardo a ridare la Piazza ai pedoni.
Mi lascia perplesso la presunta intenzione del neo sindaco di revocare l'autorizzazione, per quanto bisogna capirne le motivazioni di fondo.
Secondo questa modalità bisognerebbe sgomberare anche Piazza Duomo dai tavoli ad esempio, il che mi sembra sconveniente per Cefalù.
Anche a me piace.
Senz'altro tutto ciò va accompagnato chiaramente alla chiusura del traffico del centro storico, anche in maniera radicale.
Il centro storico DEVE essere pedonale e ciclabile unicamente.
Allora sparirebbero anche i presunti problemi dovuti al passaggio di veicoli.
E' quell' "anche in maniera radicale"
che mi preoccupa, caro Stephen.
L'allora ass.re Manzo ebbe a dirmi una volta che mi dovevo rassegnare perchè il Centro storico "non appartiene ai cefalutani" (intendendo forse dire che appartenesse alla "Umanità").
Non riferendomi chiaramente a questo caso di piazza Garibaldi, ma al problema in generale, vorrei ricordare in primo luogo che il Centro storico è abitato da cittadini che hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini italiani, e in secondo che il diritto all'Abitare (con il corollario di diritti conseguenti) vi DEVE restare prevalente rispetto ad altri di natura turistica e commerciale.
La convivenza è possibile ma a partire dal rispetto del primo.
Dunque nessuna "maniera radicale": la chiusura del traffico non può prescindere da parcheggi (convenientemente raggiungibili), ed essa non può mai essere totale perchè i residenti (come tutti gli altri cittadini italiani) hanno il diritto, nei limiti e con le regole del caso, di potere raggiungere casa con un veicolo per portare anziani o persone con difficoltà o volumi ingombranti e pesanti.
E la rastrelliera per le biciclette?
Premesso che anche a me esteticamente il risultato piace (ma non posso ancora fare considerazioni sull'ergonomicità della soluzione), l'unica cosa che mi lascia un po' perplesso è quella rastrelliera davanti la quale, a questo punto, sono posizionati i tavolini.
Sicuramente a giudicare dalle foto resta comunque accessibile ma non so se sarebbe il caso di spostarla (dove?), anche considerando che la presenza di eventuali biciclette precluderebbe l'accesso al tombino.
Francamente......
tra macchine e tavolini non c'è un solo luogo pubblico privo di "occupazione" di mezzi, anutomezzi, tavolini. Anche la scogliera è anch'essa occupata da tavolini.
Capisco che dobbiamo fare turismo ma qualche spazio da potere ammirare quello che c'è, intorno a qualche piazza lasciamolo o no? Vogliamo parlare del molo, del bastione, dei parcheggi accanto al sagrato della Cattedrale? Vogliamo parlare della puzza di fritto di qualche strada di Cefalù, eppure esistono mezzi idonei affinchè questo non avvenga eppure.......eppure....
Appunto
serve un nuovo e più ragionato Regolamento di Concessione del suolo pubblico.
e che sia frutto del
e che sia frutto del concorso di persone qualificate nei tanti settori interessati e che non hanno interessi singolari da privilegiare.
Regole “oggettive” per tutti (funzionari e cittadini)
Il ricco (per documentazione e spunti di discussione) articolo di Pino mi suscita alcune riflessioni sulla “oggettività” di attuazione delle regole: nel 2008 l’allora Responsabile del Settore Sig.ra Di Bella, anche sulla base delle osservazioni dell’allora Comandante della Polizia Municipale Blasco, rigettò la richiesta; nel 2012, invece, il nuovo Responsabile del Settore Sig.ra Di Fatta, visto il parere favorevole rilasciato dall’attuale Comandante della Polizia Municipale Fertitta, concede l’occupazione del suolo pubblico; eppure, allora come oggi, il “Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico e per l’applicazione del relativo canone” di riferimento era ed è sempre quello approvato con Delibera di Consiglio Comunale N° 81 del 20/07/2006, ciononostante le due richieste basate sullo stesso progetto hanno avuto esiti opposti.
L’accoglimento o meno di una richiesta dovrebbe essere dettato in modo oggettivo dal rispetto o meno delle regole vigenti - e non, certamente, essere legato alla soggettività del responsabile di turno.
Occorre, quindi, che tutti all’interno dell’amministrazione lavorino all’unisono, assumendosi ognuno le proprie responsabilità in base alle specifiche competenze e non “rimandando” ad altri le decisioni.
Le eloquenti foto di Pino, in particolare le ultime sei, sono, invece, la testimonianza concreta della mancanza di rispetto delle regole - non solo di quelle in materia di codice della strade ma, soprattutto, di quelle del senso civico e del rispetto altrui - da parte di ancora troppi cittadini: auto e pulmini posteggiate sul lato sinistro del tratto finale di Via Matteotti – laddove, a questo punto, andrebbe posizionata qualche altra fioriera - che, impedendo ai bus di linea di allargarsi per affrontare la svolta a destra della piazza, li obbligano a passare vicino ai tavoli; auto posteggiate accanto alle fioriere - quelle vecchie posizionate sul lato opposto alla banca e quelle nuove poste davanti al Monumento a Spinuzza e alla Chiesa di Maria SS. della Catena - che restringono ulteriormente il passaggio ai veicoli e ai pedoni; ciclomotori e motocicli parcheggiati tra le fioriere vicino la fontana e all’inizio di Via Umberto I, sul lato sinistro e sul lato destro.
Il decoro alla città non lo si restituisce solamente sistemando tavoli, sedie, ombrelloni, fioriere.
Occorre ri-creare una centro abitato a misura di pedone, soprattutto con l’ausilio di vigili urbani, a cui nel periodo estivo affiancare degli ausiliari, che con oggettività ed imparzialità “ricordino” a queste persone il rispetto delle regole.
La cosa più importante
La cosa più importante adesso e che si trovi il sistema giusto ed equo per i residenti e finalmente chiudere il centro storico le polemiche lasciamole stare e lavoriamo tutti perché anche questa diventi animata propongo che i gestori delle piazze facciano per tutta l'estate degli intrattenimenti musicali e culturali solo così i vantaggi saranno equi per tutti.animazione e pulizia delle nostre stupende piazze porterebbero benessere e vantaggi per tutti.
L'idea di porre dei tavolini
L'idea di porre dei tavolini in piazza Garibaldi è sicuramente INNOVATIVA e COSTRUTTIVA.
I tavolini posti in piazza Garibaldi oltre a creare ordine (evitando che vari mezzi possano sfrecciare da ogni dove) , sono sinonimo di attrattiva, decoro e sicurezza.
Se i tavolini dovessero esser "eliminati" per far si che prima venga attuata una graduale limitazione del traffico nel corso Ruggero , ben venga, a patto che poi questi espedienti INNOVATIVI vengano ripristinati o attuati.
Il posizionamento dei tavolini in una piazza non è sinonimo d'occupazione bensì esenta un voler creare ordine ed attrattiva!
Piazze d'ogni luogo(Taormina,Capri etc) vengono "occupate" da tavolini ed ombrelloni ed il tutto non mi sembra possa equivalere ad un qualche disagio.
Il disagio viene si creato invece dalle auto che continuamente sfrecciano all'interno del corso (senza alcuna limitazione d'orario) , dai pedoni che sono obbligati a scansarsi per far passare le auto in maniera tale da non essere investiti.
Il corso Ruggero deve essere chiuso al traffico con ovvie agevolazione per chiunque sia obbligato a passare e non può farlo senza un qualche mezzo; concedendo così ai cittadini BISOGNOSI certificazioni che autorizzino il passaggio.
Non ci biasimerà infine il busto del nostro caro Salvatore Spinuzza se al posto di ingombranti auto saranno posti di fronte a lui vasi fiorati.
francamente, non entrando
francamente, non entrando nel merito della qualità estetica e materiale dell'arredo urbano, su cui magari si potrebbe discutere, credo che siano meglio i tavolini che fanno tanto "piazzetta" che le macchine posteggiate "dentro" il Banco di Sicilia.