Cosa ne pensate, signori candidati a Sindaco di Cefalù?

ritratto di Pino Lo Presti

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Ho avuto modo (ieri 25 aprile, alle ore 19) di assistere ad una scena mortificante ai margini delle grandi enunciazioni e lungimiranti intenzioni che popolano piazza Duomo in questo periodo.
Proprio all’angolo della piazza, davanti la vetrina del bar Duomo che dà sul Corso, una persona con la divisa di guardia municipale invitava un portatore di handicap (di quelli veri), a bordo della sua mini-car, a spostarsi all’angolo di via 25 novembre per dare meno fastidio al traffico pedonale.Il signore a bordo della vetturetta invece avrebbe inteso spostarsi qualche metro più avanti per potere udire - e magari “vedere” - il comizio che stava per iniziare, ma rimase dietro l’angolo.
Non ho voluto fotografare la cosa, nè citare i nomi dei soggetti in questione per comprensibili ragioni.
Non faccio una colpa alla vigilessa perchè evidentemente in buona fede credeva di stare facendo il proprio dovere: prima di tutto assicurare la scorrevolezza del traffico!

Lasciamo perdere che il portatore d’handicap in questione sia un signore che negli anni passati ha dato un esemplare contributo alla politica locale con il suo personale impegno - facciamo conto che sia soltanto un semplice portatore d’handicap (ripeto: di quelli veri, che a Cefalù muniti di mini-car sono davvero pochi) -; ha diritto questa categoria di cittadini ad assistere a questi o ad altri tipi di eventi “di massa” nella nostra città?

Ricordo che qualche anno fa questo signore dovette persino rinunciare ad assistere, per un lungo periodo, alle sedute del Consiglio comunale perchè, in assenza di un apposito addetto (sic), non si faceva funzionare l’ascensore, nè, a tutt’oggi, potrebbe andare nell’ufficio del Sindaco o in tanti altri della nostra “Casa” comunale per evidente assenza di infrastrutture favorevoli.

Personalmente - se fossi stato io della Polizia municipale - avrei fatto fare largo alla folla, accompagnando quel cittadino in un posto della piazza adeguato al suo diritto di partecipare alla vita sociale cittadina, non so voi!

Cosa ne pensate, signori candidati, del fatto che in questa città il problema delle barriere architettoniche (in tutti i suoi aspetti: marciapiedi, accessi interclusi, etc...) a nessuno mai è passato per la mente?
Certo il nostro unico problema è rendere godibile la città ai turisti!
E’ questo il vostro “volare alto”?

ritratto di Nicchi Salvatore

Ci sono Portatori e Portatori

Caro Giuseppe, la cosa mi rammarica e mi rattrista, non tanto perchè è stato limitato il diritto di Totò, della quale amicizia mi pregio da moltissimi anni (perchè questa non è la vera ingiustizia) ma perchè la vera ingiustizia è quella di consentire che molti falsi invalidi o presunti invalidi, continuino a transitare in qualsivoglia ora del giorno e trovino parcheggio in qualsivoglia luogo della città e del centro storico.
Conoscendo Totò, e la sua, nostante il suo endicap, autonomia di movimento, esprimo la mia più grande solidarietà e vicinanza, auspicando che la prossima amministrazione predisponga dei corsi di "bon ton" per i funzionari comunali, siano essi Vigili e non.
PS: La cosa sarà portata all'attenzione.

ritratto di Cefalù Possibile

Concordo sull'ingiustizia

e concordo sul fatto che avrebbero dovuto invece aiutarlo a raggiungere la piazza per ascoltare i comizi.
La città, come ho avuto modo di dire, è di tutti ii cittadini.

ritratto di Rosario Vizzini

Uso e abuso

Anche attuali (per poco ancora) consiglieri comunali e candidati al consiglio utilizzano il pass per invalidi (loro non lo sono e non hanno a bordo dell'auto chi del pass ne ha diritto) per accedere e parcheggiare nelle zone a traffico limitato. Certo non per trasportare invalidi ma per fare i propri comodi.

ritratto di mauro zito

25°) CEFALU' CAPITALE DELLE MADONIE

Non so se vi ricordate il "botta e risposta" tra me e Claudio Pepoli durato 7 giorni e precisamente dal 22 al 28 febbraio. Abbiamo elencato ben 24 "motivi" per cui Cefalù dovrebbe essere nominata Capitale delle Madonie. Questo caso è il 25°. Il futuro sindaco dovrà fare di questi "motivi" UNA RIVOLUZIONE ovvero una grande presa di coscienza per garantire una convivenza sociale più serena e corretta. Non se ne può più di queste "carenze sociali" (abusivismi, errori, regole, trasgessioni, differenze...) e poi fingere di non sapere niente e di non essere complici anche se indirettamente.