Ancora “pioggia” di milioni di Euro per i comuni del PIST 22 Città a rete Madonie Termini....

ritratto di Gianfranco D Anna

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Eremo Rocca di Sciara

Quattro i comuni del PIST 22 della “Città a Rete Madonie Termini” che hanno presentato progetti mirati ad interventi di restauro e ristrutturazione di beni monumentali e che hanno ricevuto finanziamenti per circa 6 milioni e 700 mila euro.

L’Assessorato regionale Beni culturali e dell’identità siciliana, il 22 marzo u.s., ha pubblicato la graduatoria delle operazioni ammesse a finanziamento dell’Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile” - Linea di interento. 3.1.4.4. del PO Fesr Sicilia 2007-2013, approvata con D.D.G. 176 del 09/02/2012.

Ad aver ottenuto il massimo punteggio nella graduatoria è stato il progetto presentato dal Comune di Caltavuturo che prevede il recupero dell’eremo Rocca di Sciara (nella foto) per una spesa complessiva di 495 mila euro.

Al terzo posto il Comune di Gangi che ha ottenuto il finanziamento più cospicuo, 2 milioni e 133 mila euro, per la ristrutturazione dei corpi annessi a Palazzo Sgadari sede del polo museale che racchiude la Pinacoteca Gianbecchina, il museo delle Armi, quello archeologico ed etnoantropologico;

Al Comune di Collesano, quarto in graduatoria, andranno 1 milione e 334 mila euro per un intervento conservativo che interesserà il convento dei frati minori Santa Maria di Gesù;

A Sclafani Bagni, quinto, infinesarà restaurato il Castello Grande con l’attivazione di una spesa di 900 mila euro.

(Ulteriori informazioni all’indirizzo web: http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/provvedimenti/al...)

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ritratto di Saro Di Paola

SE NON RICORDO MALE

Di mura nelle condizioni dell'eremo della rocca di Sciara, sulla rocca di Cefalù ve ne sono.
Eccome se ve ne sono.

SE NON RICORDO MALE -Salvatore Culotta potrà smentirmi- l'intervento di consolidamento e restauro era previsto nel progetto generale di Salvatore Giardina e Salvatore Culotta in base al quale, a metà degli anni 80, è stata consolidata e restaurata buona parte delle stesse mura.

Con tutta probabilità, Cefalù avrebbe potuto partecipale allo stesso bando solo che il Comune avesse riesumato quel progetto facendolo aggiornare agli estensori.

ritratto di Salvatore Culotta

Credo sia più costruttivo

Credo che il commento più costruttivo possa consistere nell'invitare la prossima amministrazione ad un meticoloso e critico ripescaggio di tanti progetti abbandonati.Quanto alla Rocca penso si debba guardare soltanto a manutenzione e scavi archeologici, anzichè a ipotetici guadagni e folkloristici balletti, e lo dimostrano le seicento persone che sono salite sulla rocca in questo gennaio senza chiedere altro che godere del posto così com'è.

ritratto di Leonardo Mento

Francamente...........

con riferimento al regolamento Edilizio votato in consiglio comunale (all'unanimità ?)non ho visto un solo commento. Non entro nel merito in quanto non sono un esperto, sicuramente ci sono cose che andavano fatte, ma sicuramente nulla o quasi è stato previsto a difesa del Centro storico (e non solo). Vorrei ricordare che in questo giornale/blog, molti di Voi hanno evidenziato e documentato con relative foto lo stato dell'arredo urbano di Cefalù nel centro storico (zona molo e non solo: tubi di scarico e discendenti,condizionatori, parabole televisive, infissi in alluminio, difesa delle mura megalitiche, gli edifici sulla Rocca etc... . Non mi sembra che queste modifiche ad eccezione art 37, eliminazione dei locali igienici pensili(cessi) non prevedano, anche in lassi di tempo diversi, modifiche dell'esistente, niente di particolare. Un Centro Storico che si rispetti deve avere un progetto finalizzato nel tempo con vincoli e limitazioni e qualità della vita per chi vi abita e lo visita. Possibile che non ci sia stata una voce in "dissenso" o proposte alternative? Perchè vi meravigliate che per Cefalù non è stata prevista "una lira"?

ritratto di Brocato Carmen

In realtà...

penso che il discorso della pubblicità su Cefalù poco c'entri con la reale causa di mancanza della ben che minima progettualità
da parte di questa amministrazione uscente...abbiamo perso diversi "treni" in questi cinque anni .
Quindi è necessario, che chiunque sia il nuovo inquilino al Municipio ,abbia la capacità di sfruttare al massimo tutte le opportunità dei vari bandi ,regionali ,nazionali ,comunitari ; solo così potremo recuperare il tempo perso.

ritratto di Daniele Tumminello

Esatto

E' proprio questa la via da percorrere. Non abbiamo bisogno di sensazionalismi, ma di capacità di programmare e progettare. L'obiettivo deve essere questo, per garantire un futuro migliore a Cefalù in termini di vivibilità, occupazione, promozione del patrimonio artistico, monumentale e paesaggistico. In questi ultimi anni il comune non ha saputo presentare neanche un solo progetto per attingere ai fondi europei.L'immobilismo della macchina amministrativa, con la sua girandola di assesori(ben 25 in 5 anni), ha paralizzato la città, in tutti i settori. Bisogna invertire la rotta, credere nella svolta, e impegnarsi tutti quanti per il cambiamento.

ritratto di Mauro Caliò

Progettualità

E' in effetti la parola chiave.
Sono infatti ancora tantissime le forme di finanziamento alle quali si potrebbe accedere per la realizzazione di alcune opere indispensabili per il rilancio della nostra città.
La prima cosa da fare sarebbe quella di verificare i tantissimi progetti già in possesso del Comune, eventualmente da rettificare o integrare, in modo da avere un parco progetti pronto per la presentazione.
Andrebbe poi individuata una figura che sia sempre aggiornata sulla pubblicazione di nuovi bandi, che possa interagire poi con il servizio competente, per consentire di essere fulminei sulla tempistica, in relazione anche alla complessità dei documenti a volte richiesti.
Prima di tutto, è ovvio, è indispensabile esserci, fisicamente ma soprattutto mentalmente, a disposizione della città.

ritratto di Daniele Tumminello

Caro Mauro

Quanto dici è il piena sintonia con il programma elettorale di Saro Lapunzina. Come vedi sono tante le cose che uniscono, e questa è la madre di tutte le altre.