LETTERA DI RISPOSTA DI VITTORIO SGARBI AL SINDACO DI CEFALU'
28 Marzo 2012, 11:32 - Staff [suoi interventi e commenti] |
La disgustosa retorica della ridicola lettera di Guercio, rinnegato dal suo vice sindaco e abbandonato dai suoi alleati per la sua inettitudine politica e amministrativa
Povero Guercio. Verrebbe da commiserarlo se, sconfitto, e rinnegato, senza accorgersene, dal suo stesso vice sindaco (che, insieme ad altri, venne, certo non da me sollecitato, a chiedermi di candidarmi, per la sua manifesta inettitudine) non cercasse adesso di farsi vedere in una questione che non lo riguarda. Anzi, lo riguarda come testimone, perchè egli era presente al mio ricordo delle belle parole di Agnese Borsellino, non diverse da quelle, da molti ricordate, di Goethe.
Dovremmo essere prudenti e circospetti nel ricordare le parole di chi ha manifestato pensieri positivi invece che continuare a schiacciare la Sicilia con il continuo ricorso a fantasmi e a memorie del male.
Io non ho attaccato «il dott.Borsellino», né sua madre. Ho ristabilito la verità delle parole contro il tentativo di farmi tacere o di impedirmi di parlare di ciò che di buono è stato fatto ed è stato detto.
Perché Corsello e gli altri amici di Cefalù sono venuti da me? Perché tutto il mondo - Agnese Borsellino compresa - hanno riconosciuto la bellezza dell’esperienza di Salemi.
Io ho semplicemente e legittimamente citato gli «auguri alla Sicilia» di Agnese Borsellino. Ed eccomi aggredito dal figlio Manfredi, dal Pm Gozzo, dall’alleato Fabio Granata (il cui partito, il Fli, sostiene, «a sua insaputa», la mia candidatura di assessore alla Cultura a Palermo) e da Guercio.
Ho individuato l’evidente concussione di Manfredi Borsellino. Reato che, se può essere contestato al Presidente del Consiglio, amico di Saverio Romano, imputato per mafia, del partito nel quale si è candidato Guercio, senza che io esprimessi indignazione per la sua incoerenza, non si capisce perché non possa essere ipotizzato anche per un dirigente di polizia. Il quale non è santo o incolpevole solo perché figlio di Borsellino.
A Guercio ricordo che il primo a chiedermi di candidarmi a sindaco di Cefalù è stato il suo vicesindaco, Roberto Corsello, evidentemente per la piena e diretta esperienza che egli aveva di lui. A questo mi riferisco quando dico di non avere alcun interesse personale a candidarmi. E non cerco, come egli intende attribuire a me, d’ingraziarmi la famiglia Borsellino con ridicole lettere di solidarietà non richiesta, su argomenti inesistenti, per smentire i quali basta leggere le parole di Agnese Borsellino, come ha fatto serenamente Dino Cofrancesco.
La disgustosa retorica e i riferimenti al «sangue», al «grido della terra» e agli «stupri», del ridicolo Guercio, che continua a commemorare la violenza distruttiva della mafia iscrivendosi nel «partito degli onesti», nonostante la sua conclamata inettitudine politica e amministrativa (per la quale è stato abbandonato anche dai suoi sostenitori politici) ben si accordano al significato del suo cognome: «…Trasversale, obliquo, storto, bircio, losco…».
Vorra smentirmi inviando gli uomini di Borsellino a chiedere l’originale di questo testo?
Addio Guercio. Stringiti ad Agnese e Manfredi Borsellino con il tuo collega Lapunzina, per difenderli dalle loro belle parole e dalle loro cattive azioni. Poi io cercherò di capire in che cosa li ho offesi.
Sarebbe infine interessante un riscontro, per tornare al centro del problema: di quanti sindaci di Sicilia, Agnese Borsellino, ha detto le cose che ha detto di me?
Perché, pur definite «di circostanza», non le ha dette di Guercio o di altri?
Vi sarà una ragione.
A questo e a quelle precise parole chiedo che rispondano i Guercio, i Gozzo, i Lapunzina, i Granata, il Borsellino…
Loro oggi solidarizzano con lei, ma di loro, lei, cosa ha detto?
Vittorio Sgarbi
- Accedi per inviare commenti.
Appunto!
Di loro non ha detto niente. Di Sgarbi, invece, "ha detto".
Ma ciò avrebbe dovuto obbligarlo a rispettare in silenzio la stima - più o meno convenzionale - ricevuta.
Non l'ha fatto e continua nelle sue fragorose polemiche.
Purtroppo!
ANCHE LE "CAPRE" LO HANNO CAPITO !
Secondo te quante altri, incontrando a Salemi cotanto sindaco, hanno detto MIRABILIA della sua sindacatura, della sua missione in terra di Sicilia ?
Secondo me tantissimi.
Anzi tutti quelli che lo hanno incontrato.
Di più avranno detto quanti, a Salemi, lo hanno incontrato per rispondere ad un suo invito.
Perchè, all'atto di presentarsi candidato sindaco a Cefalù, ha tenuto a rimarcare, soltanto le parole della Signora Borsellino ?
ANCHE LE "CAPRE" LO HANNO CAPITO !
Qualche giorno addietro, in
Qualche giorno addietro, in un mio breve post di commento alla iniziata campagna elettorale, ebbi a scrivere "...prevedo scintille..".
Mi auguravo di sbagliarmi in quella amara previsione.
Invece no!
Ho errato...in difetto.
Siamo già alle fiamme !
Ed è solo il preludio.
Non è questo il clima che la nostra Città e la nostra Gente merita. Sarebbe OPPORTUNO o, ancor di più, DOVUTO che si abbassassero i toni polemici e si focalizzasse l'attenzione sulle modalità di risoluzione dei PROBLEMI di CEFALU'.
E, sopratutto, non si continui a tirar dentro ad argomentazioni pseudopolitiche il nome di UOMINI che, per il loro immenso impegno per la Democrazia e la Legalità, hanno sacrificato la propria vita.
Mi verrebbe da dire che ho
Mi verrebbe da dire che ho le idee confuse e mi sento frastornato dalla quantità di parole in libertà che, mio malgrado, mi sono cadute addosso.
E invece NO!
Penso di aver capito molto bene il tenore di tutte queste polemiche innescate da un solo aggettivo, forse mal interpretato ma di sicuro diretto all'indirizzo sbagliato.
Quello che mi sento di esprimere, a seguito di tutto questo bailamme di parole dette e non dette, mi appare chiarissimo, e mi verrebbe d'accostare l'accaduto ad un certo periodo storico, se non temessi di essere denunciato dal Prof. Franco per il reato d'apologia.
Pertanto siccome la paura fà novanta, da oggi in poi ripudierò, i primi VOI, asserendo che io non ho più alcun "Am...o" forse solo conoscenti e parenti.-
"nelle grandi cose gli uomini si mostrano come conviene loro di mostrarsi; nelle piccole, si mostrano quali sono"
(Nicolas de Chamfort)
..a volte per capirti ci
..a volte per capirti ci vuole un "decoder" tutto particolare.... affettuosamente ;-))
Riflessione del giorno dopo.
Sto cominciando a pensare, seriamente, di cambiare il mio cognome!
accosta il mio cognome a
accosta il mio cognome a quello del celebre detenuto!