Manifesti elettorali in spazi non autorizzati in Via G. Matteotti

Vuoi vedere che nella nostra ignoranza non capiamo che lo sforzo dei candidati a sindaco è volto al miglioramento del decoro urbano?
Per migliorarlo usano persino la loro faccia: che coraggio e che altruismo!

Condivido: non devono essere votati!

Anch'io mi impegno a non votare chi dimostra, al di là di questo caso specifico, di non avere rispetto per le regole e per il decoro della città. Invito i lettori de L'altra Cefalù, qualora lo condividessero, ad assumere un impegno simile. Se fossimo in tanti potremmo convincere qualcuno dei candidati...

Caro Peppe, probabilmente, come dici tu, il candidato sindaco non sapeva dove sarebbero stati affissi i suoi manifesti ma lui, o chi per lui ha dato l'incarico, quantomeno, avrebbe dovuto raccomandare a chi li ha materialmente attaccati di rispettare quanto previsto in materia di affissione utilizzando esclusivamente gli spazi autorizzati e, soprattutto, un candidato sindaco "presente", attento e rispettoso,...., anche alla luce di questa segnalazione - leggibile da ovunque ci si trovi - che dimostra che così non è stato, si sarebbe dovuto premurare con la massima sollecitudine di farli rimuovere.

l'affissione abusiva è anche un "male" della politica "chi attacca attacca e poi tutti perdonati". Nondimeno Cefalù vive di turismo e come tale dovrebbe essere salvaguardata. La scusa che il candidato, sia esso di sinistra,destra, lista civica, non sappia dove vengono affissi i suoi/loro manifesti non è una giustificazione; basta dare disposizioni di affiggere nei luoghi consenti. In quei manifesti c'è il loro nome e faccia e pertanto devono avere rispetto per la città e per i cittadini che ci vivono. Molti consiglieri non hanno votato ( o non potuto votare) per il Nuovo Piano Regolatore, sapevano che avrebbero dovuto farlo e pertanto non hanno avuto rispetto per chi li ha votati: " L’obbligo in capo al consigliere comunale di astenersi dalla discussione e votazione di delibere comunali riguardanti propri interesse, non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta.".