Cefalù, Sgarbi mette in scena annunci e siparietti politici

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Fonte: LaVoceweb - Articolo di Riccardo Gervasi - 17.03.2012

Calabrese si ritira, Caliò si fa avanti

Sgarbi spariglia le carte ma contribuisce almeno a mettere in chiaro anche alcune posizioni dei protagonisti della campagna elettorale a Cefalù. Francesco Calabrese si ritira perché ora sta con Sgarbi e Mauro Caliò si fa avanti duettando con il critico e scambiando con lui la promessa che uno sarà l'assessore dell'altro. Molte sono le notizie che vengono fuori dall’annunciata uscita del critico in una sala gremita del Sea Palace. Intanto la certezza che Sgarbi sarà appunto candidato. Proprio questa evenienza qualcuno ha cercato di scongiurare prima negli incontri romani con i maggiorenti del Pdl e del centrodestra e poi con l’ultimo appello lanciato oggi da Gianfranco Miccichè perché si facesse da parte. Tanto pressing si spiega con il fatto che la candidatura di Sgarbi sottrae spazio e visibilità a quella di Edoardo Croci e mette in crisi il progetto costruito da Simona Vicari e Gianfranco Micccichè attorno a Croci.
L’altra notizia è che Francesco Calabrese non sarà più il candidato dell’Udc, ultimo indirizzo conosciuto del suo inquieto pellegrinaggio politico. Fa un passo indietro e, inaspettatamente, compare al fianco di Sgarbi. In sala si è poi rappresentato un duetto tra lo stesso Sgarbi e Mauro Caliò, candidato di Cefalù possibile, che come aveva fatto con Edoardo Croci è venuto a rendere omaggio al candidato concorrente. Gli scambi di battute e il clima d’intesa fanno pensare comunque che il siparietto tra Caliò e Sgarbi sia la rappresentazione pubblica di un rapporto politico non proprio estemporaneo. Tanto che Caliò ha proposto a Sgarbi di averlo come assessore in caso di vittoria. E Sgarbi ha ricambiato la cortesia proponendo, a parti rovesciate, la stessa cosa. L’uno, in sostanza, assessore dell’altro. Resta da capire a questo punto quale diversità di proposta politica rappresentino due candidature così simili.
C’è ancora un’altra notizia. A fianco di Sgarbi è comparso, pure lui inaspettatamente, Guglielmo Serio, l’ex presidente del Tar Sicilia che pochi giorni fa è stato nominato commissario al Comune di Salemi. Sgarbi si era dimesso da sindaco perché pendeva sul Comune una richiesta di scioglimento per inquinamento mafioso. E adesso Serio, che dovrebbe garantire l’imparzialità della funzione di commissario, appare a fianco dell'ex sindaco addirittura come suo supporter elettorale. C’è una commistione di ruoli che non contribuisce, almeno in questo caso,a fare chiarezza. [...]

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ritratto di mauro zito

VITTORI SGARBI SHOW

Lo aveva annunciato da 2 settimane....... "Il Laboratorio della Rivoluzione" Articolo: www.cefaluestate.it

ritratto di Mauro Caliò

Nessun accordo

Mi spiace deludere il Sig. Gervasi, che sappiamo non parteggiare per me, sul fatto che nessun accordo si trova dietro lo scambio di battute sugli assessorati.. I due progetti, sia concretamente che politicamente, sono esattamente opposti. Noi pensiamo che si debbe ripartire da Cefalù, dalle piccole cose e con un sindaco a portata di mano e vicino alla gente, tutti i giorni. se poi ci sarà la possibilità di utilzzare anche altri canali per rendere Cefalù visibile, ben venga, ma non può essere questo il fulcro del progetto per la città, che pertanto si trova in posizione diametralmente opposta a quello del PDR. Altro messaggio è quello che la città non dovrebbe subire certi balletti ma premiare la coerenza. Mi spiace, caro Riccardo, ma anche questa volta è saltato lo scoop..

ritratto di Gianfranco D Anna

In questo hai ragione...

In questo hai ragione...

«…la città non dovrebbe subire certi balletti ma premiare la coerenza.»

Cefalù non deve subire certi “balletti” ma deve premiare e, sono certo, premierà la COERENZA oltreché l’IMPEGNO e la COMPETENZA.

ritratto di Nicola Piro

Micci. . .

che m... vai cercando ?

Che Sgarbi sia un istrione lo sanno anche i pesci delle acque di Cefalù. Ma che debba essere proprio un nullafecente come il principe palermitano a suggerige a Sgarbi cosa deve fare e. . . poi. . . per dare a spazio al Signor Croci, mi sembra cosa da stupidi. Micci. . . ché, Vicari, e tutto il vuoto a perdere che li avvolge, non hanno nulla da dire o da proporre né per Cefalù, né per Palermo, men che meno per la Sicilia. Alla Signora Vicari e al Signor Caliò suggerisco semplicemente di esprimere un atto di coerenza e di professionalità professionali, nella loro veste di "architettori" (Vasari) - non hanno ancora sbandierato di essere anche "urbanisti" -anche se come tali dalle loro meningi neanche il canovaccio di uno Statuto urbano sia skizzato fuori. Che vadano a studiarsi quelli medievali di città come Arezzo, Pisa, Pistoia, Firenze, Perugia, Urbino, Ferrara (città dov' è nata l' urbanistica moderna), etc. e a consultare saggi-capolavoricome : "Mittelalterliche Stadtbaukunst in der Toskana" (L' arte di costruire la città medievale nella Toscana) di Wolfgang Braunfels ovvero "Die Entdeckung der mittelterlichen Staplanung" (La scoperta della pianificazione urbana medievale) di Klaus Humpert/Kartin Schenk, prima di mettere - o continuare a tenere - le mani (o i piedi) su Cefalù. È grave (oserei scrivere: decadente) che il Signor Caliò,architetto, non abbia sino ad oggi formulato un concetto di alta cultura urbatettonica per la città della quale vorrebbe diventare "primo cittadino". Ritengo che tra un perbenismo populista à la Lapunzina e il nullismo sino ad oggi espresso dal Caliò-architetto, sia - pur con tutte le riserve del caso - da meditare seriamente sulla possibilità, o meno, di fare dell' istrioneria e le nubi che avvolgono la figura di Vittorio Sgarbi una chance concreta per Cafalù. Di una persona (nelle sue remore di ex-Sindaco e di architetto, s' intende), comunque la cittadina normanna non assoluto bisogno: della Signora Simone Vicari.