Sull’acqua - Le dichiarazioni del Sindaco, di Lapunzina e Mangano

ritratto di Pino Lo Presti

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al Giornale di Cefalù (murialdosicilia.org) di Carlo Antonio Biondo, e a Radio Cammarata nella rubrica di informazione domenicale, condotta da A. Geraci, “Parliamo di”.

Ci è sembrato opportuno intanto riportare, uno stralcio della lettera che, nel 2005, il Servizio Dipartimentale “Igiene degli alimenti e della nutrizione” della Usl 6, della Regione, (avente come oggetto: Giudizio di Idoneità dell’acqua-rete idrica Comune di Cefalù), ha inviato a Sindaco di Cefalù.

Interessante perchè, oltre a ricordare quanto vi era precisato nel penultimo capoverso, al Punto 2 delle Prescrizioni, ricorda di “Attenzionare” la Disinfezione con Biossido di Cloro,al fine di mantenere, entro i limiti di legge, il parametro CLORITO
Non sembra però che siano mai state fatte analisi al riguardo.

Queste le dichiarazioni del Sindaco a C. A. Biondo

Carlo Antonio Biondo riassume la notizia “l’acqua non è più potabile”!

Il Sindaco

Intanto io eliminerei questo termine “più”; questo termine lo deve togliere. Non appena rientreranno i parametri - per ora aspettiamo il risultato delle nuove analisi -, non appena le avremo, revocherò la ordinanza.
L'acqua di Cefalù potrà essere riutilizzata non appena rientreranno i parametri del clorito. Deve esserci stata una immissione di cloro in più rispetto a quello dovuto - per fatti tecnici -. Nel giro di uno o due giorni, penso di potere revocare la ordinanza di “non potabilità”

Come mai questo surplus di cloro nell'acqua?

Da notizie ufficiose, in poche parole, la Sorgenti Presidiana, nel potabilizzatore, usa una sostanza chimica, per disinfettare l'acqua, che è il cloro; mentre la Aps, a quanto pare, usa un altro sistema. L'unione di questi due sistemi ha creato questa formazione di clorito. Però, posso rassicurare, diciamo, la popolazione, che queste sostanze possono essere tossiche soltanto se utilizzate per lungo tempo, addirittura per molti anni. Se vengono utilizzate per molti anni, si può avere, così, qualche effetto per la salute; però, io voglio rassicurare la popolazione che, anche se è stata bevuta, negli ultimi giorni, non crea problemi di tossicità. Il cloro è la sostanza che viene utilizzata per bonificare le acque, in tutti i serbatoi, eccetera, in tutte le città; è stato utilizzato in maniera un po' errata - per la unione di questi due sistemi - per cui si è formato questo clorito, che è cloro, in poche parole!
La stessa dott.ssa Coniglio, addirittura lei diceva che la ordinanza, diciamo, è stata un qualcosa un “pò cosi”: non doveva essere emessa, in parole povere!

“Un eccesso di zelo”, suggerisce il conduttore

Il Sindaco

Un “eccesso di zelo”! Questo mi dice la dott.ssa Coniglio. Bisogna attenersi alla Ordinanza, però io direi di non allarmarsi. Penso che già i parametri siano già rientrati. Ieri stesso, le sorgenti Presidiana hanno modificato il sistema di clorazione in modo che, se l’acqua potabilizzata da Presidiana finisce all’acqua clorata dalla Aps, non succede più niente: era la “sommazione” di due sostanze, erano, diciamo, due clori diversi: ora, io, in termini chimici, non sò esattamente...
Già, la sorgenti Presidiana ha adottato un nuovo sistema di clorazione che, anche se l’Aps continuerà ad usare questo sistema, non succederà più questa formazione di clorito.
I controlli vengono fatti settimanalmente - anche, diciamo, ogni due settimane -; vengono fatti sempre, quindi possiamo stare tranquilli; fino alla settimana scorsa i parametri erano stati buoni, quindi...

Queste le dichiarazioni dei consiglieri Lapunzina e Mangano ad A. Geraci

Il problema, recente, della Ordinanza del Sindaco sull’acqua

Lapunzina

Il problema dell’acqua non riguarda né il centrodestra né il centro-sinistra nè l' Udc; riguarda ogni singolo cittadino, minorenne o maggiorenne che abiti a Cefalù.

Geraci

Ricorda che la Ordinanza emanata dal Sindaco vieta l’uso dell’acqua, per motivi alimentari, perché vi sono stati trovati degli ipocloriti: insomma degli elementi tali per cui, in questo momento, l’acqua non è utilizzabile. E' un sentito dire, ma sembra che già la situazione sia migliorata. Ho letto che, domani mattina, ci dovrà essere una nuova analisi per confermare se questa acqua è tornata potabile o meno.

Lapunzina

Le analisi sull’acqua vengono fatte all’uscita dell’impianto del potabilizzatore, da una ditta di Menfi (questa è un’analisi che, diciamo, "di parte"). Poi, viene fatta una analisi dal Sian di Palermo. Ogni mese, queste analisi vengono fatte su un ventaglio di punti prestabiliti: alcune fontanelle di Cefalù, alla fontanella di Sant’Ambrogio (oppure - quando è chiusa - ad uno dei contatori di Sant’Ambrogio), l’ospedale, la scuola materna dello Spinito, Santa Lucia e a tutti i serbatoi. Questo non significa il Sian di Palermo, ogni volta, fa le analisi in tutti questi punti! No! Ne sceglie, tra questi, due o tre. Per esempio, giorno 28, ha fatto i prelievi soltanto a Santa Lucia e a Sant’Ambrogio.
Per la disinfezione, il gestore del potabilizzatore può scegliere tra più prodotti; per scelta del soggetto che gestisce il potabilizzatore, a Cefalù si è scelto il biossido di cloro. E' una sostanza che assicura una adeguata disinfezione dell’acqua, anche a grande distanza dal punto da cui l’acqua viene erogata; però ha degli svantaggi.
Tra questi, c’è la formazione di cloriti. I cloriti hanno effetti ossidativi e sono inibitori dell'assorbimento dello iodio e possono creare dei problemi seri ai bambini e al sistema nervoso in genere.
Nel decreto legislativo 2001, l'indice consentito è stato stabilito in ng/l 200: il limite massimo! Nel 2006, è stato portato a ng/l 700! L'indice che è stato trovato a Santa Lucia e a Sant’Ambrogio, è di ng/l 1.600. Il Sian, con una nota del 29 - arrivata al comune alle ore 13 -, ha chiesto, immediatamente, al sindaco di informare urgentemente la cittadinanza della "non potabilità dell'acqua".
"Io dico che la Ordinanza l'ha fatta già il Sian.

La domanda che dobbiamo farci è: in questi anni, dal 2005 ad oggi, il clorito si è mai misurato, oppure no?
Alcunee analisi, che ho preso al comune, sono del 2006/7/8 fatte sempre dal Dipartimento di prevenzione medica del servizio del laboratorio di Palermo: che vi sia stata una misurazione del clorito non si evince.
È chiara una cosa - che, difficilmente, può smentire anche chi è tra i più innamorati del potabilizzatore -: il potabilizzatore è stato "autorizzato" con una certificazione, del 1 luglio 2005, dove si diceva: "si ritiene che al momento l'acqua della rete idrica del comune di Cefalù si possa ritenere idonea al consumo umano"!
Questa è La fatidica famosa espressione: "si ritiene che si possa ritenere"; ma, fra le altre cose, si dice: "attenzionare la disinfettazione dell'acqua, con biossido di cloro, al fine di mantenere, entro i limiti di legge, il parametro (scritto con caratteri cubitali) CLORITO.

Cosa voleva dire, con questa frase, il responsabile del Sian? "Attenzione, utilizza pure il biossido di cloro, ma tieni a bada, stai attento, al CLORITO.
Non ha nessuna importanza che all'uscita del potabilizzatore il clorito è "sotto soglia", perché secondo studi si forma anche a distanza dall'impianto, si forma lungo la rete perché è il frutto di una trasformazione, è un sottoprodotto del biossido di cloro, che si può anche formare anche a lunga distanza dall'iscitadell'impianto".

Sull'argomento, abbiamo chiesto che il sindaco venga a riferire, come è giusto che sia, in consiglio comunale, martedì alle 20.00.
Il sindaco è il responsabile per quanto riguarda la Salute pubblica, indipendentemente da chi abbia competenza sulla rete. È chiaro che la stessa direttiva del Sian è stata inviata sia al gestore del potabilizzatore che alla Aps, perché sono entrambi che devono trovare soluzione al problema. Il sindaco assicura tutti che la prossima settimana revocherà il divieto. Mi rivolgo a Pippo Guercio medico: a me non interessa solo che la potabilizzazione sia ripristinata subito, a me interessa soprattutto, come a tutti i cittadini, penso, "sapere perché e come" è successo, "sapere" se, in questi anni, sono stati verificati i cloriti. E' questo che vogliamo chiedere al sindaco, martedì sera. Non è la cosa più importante importante che lunedì mattina si facciano le solite analisi, in due punti, e si trovino i cloriti sotto i ng/l700; noi "dobbiamo capire" come è successo, se è stata verificata la presenza del clorito in questi anni.
Senza polemica, ci saremmo aspettati, per tranquillizzare tutta la cittadinanza - compreso il sottoscritto -, una autobotte (senza cloriti, senza niente), messa a disposizione della città, in un qualsiasi punto, per evitare disagi ai cittadini. Si sà, peraltro, che, anche bollendo l'acqua, il clorito non va via in quanto elemento non batteriologico ma chimico.

Mangano

La cosa che mi preoccupa è: oggi, i prelievi li fa lo stesso ente che li ha fatti ieri? L'accertamento è stato fatto altre volte? È preoccupante per due motivi. Primo, perchè si dice: guardate che dovete a attenzionare (al potabilizzatore stesso) la presenza di cloriti - di cloro in eccesso, in pratica -...
(Lapunzina specifica che i cloriti sono un'altra cosa)
(Mangano dice che sono sempre "derivati" del cloro)
...secondo, che non ci sia, nella certificazione precedente, traccia di questi cloriti; 700 parti per milione - visto che è quello che ci mettono in "automatica"-, dovevano essere rinvenuti. La questione mi preoccupa, molto francamente, spero che, nel più breve tempo possibile, possano essere date alla città queste risposte; io non sono un chimico!

Lapunzina

Il problema non è "essere innamorati di un sistema di disinfettazione o di un altro" (tre tipi: Cloro, Biossido di cloro e Ozono); perché ciascuno ha le "sue" contro-indicazioni. Il biossido di cloro assicura un elevato potere disinfettante, in tutta la rete; ma ha, a svantaggio, che bisogna stare attenti alla formazione dei cloriti, che è un sottoprodotto del biossido di cloro. Questo è accaduto nonostante certi campanelli che nel passato abbiamo sollevato.
Bisogna stare attenti a come si manipola l'acqua, sia che lo faccia l'Aps, sia che la faccia la sorgenti presidiana.
Senza voler creare allarmismi, domani mattina, la mensa dei bambini della scuola materna va sospesa immediatamente. Ieri e oggi, c'è stata la caccia al pane di Collesano di
San Mauro, di Castelbuono; questo è un danno che i nostri panificatori ricevono ma, in primo luogo, va fatta molto attenzione principalmente nei confronti dei bambini.
Siccome si cucina comunque con l'acqua del rubinetto (non tutti usano l'acqua minerale per cuocere la pasta), in attesa che si abbiano le certezze, la cautela massima la deve avere il sindaco, il "dottore" Guercio, appunto, perché è un medico. Non riprendere la "potabilità" in assenza di risposte sulle cause (non c'è alcuna strumentalizzazione politica).
Qua, non si deve trovare il "colpevole"; qua si deve trovare "la causa".
Da oggi in poi, l'analisi delle acque dovrà essere più capillare ed estesa sul territorio compiuta con "più punti" di prelievo e ripetuta più volte al mese

Geraci

Magari fare, questa analisi, settimanalmente e non mensilmente.
Domani, forse, l'argomento - come emergenza - potrà essere chiuso. Speriamo che il sindaco possa, martedì sera, dare delle delucidazioni e delle rassicurazioni per il futuro, perché non abbia a ripetersi.

ritratto di Saro Di Paola

RESPONSABILI DEI SERVIZI, ITALIANO E BASTONI DIETRO LA PORTA

Se nell’ apparato tecnico-burocratico della Regione Sicilia, i cosiddetti “responsabili dei servizi” fossero veramente tali, fossero, cioè, figure professionali in grado, o all’altezza, di assumersi la responsabilità dei propri atti, non potrebbero, e non dovrebbero, esistere atti in cui si legga l’espressione “SI RITIENE CHE SI POSSA RITENERE”.
Ciò sia che il responsabile del servizio tale espressione abbia usato per carenze strutturali del suo linguaggio e sia anche la abbia usata come espediente per mettersi il classico “bastone dietro la porta”.
Infatti, nell’uno e nell’altro caso, il responsabile del servizio è figura professionale ASSOLUTAMENTE INADEGUATA ALLA FUNZIONE per la quale la collettività gli paga fior di quattrini.

Se poi, quello stesso responsabile, dopo avere raccomandato di “ATTENZIONARE I CLORITI”, ovviamente in primis a sé stesso (è di tutta evidenza), non li avesse attenzionati per quasi sei lunghi anni dovrebbe darne CONTEZZA
A TUTTI ED IN TUTTE LE SEDI!
Quando gli adempimenti di un responsabile attengono alla salute pubblica non possono consentirsi giochi di parole, espedienti, ferri dietro la porta e, neanche, OMISSIONI E INADEMPIENZE TANTO ECLATANTI.

ritratto di Angelo Sciortino

Era stato denunciato!

Circa tre anni fa avevo presentato una denuncia alla Procura della Repubblica per attentato alla salute pubblica proprio in relazione alla questione rete idrica e potabilizzazione.
Da allora, nonostante la denuncia fosse regolarmente sottoscritta e presentata ai Carabinieri di Cefalù, non ho saputo nulla. Nemmeno che contro di me era stata presa l'iniziativa d'indagarmi per calunnia. Silenzio assoluto. Soltanto un muro di gomma eretto a difesa di coloro che avevano non poche responsabilità sulla dichiarazione di potabilità dell'acqua, sul mancato rispetto delle norme riguardo alla idoneità dei luoghi di attingimento e sulla eccessiva superficialità con cui erano state rilasciate le certificazioni igienico-sanitarie.
Oggi potrei dire, come certe mamme alle loro figlie, "io l'avevo detto!". Ma non lo dico, mi limito soltanto a consigliare ai cittadini d'imparare a difendersi, soprattutto dalla burocrazia, da questo virus che avvelena.

ritratto di Saro Di Paola

Caro Angelo, il fatto che a

Caro Angelo, il fatto che a seguito della tua denuncia nulla tu abbia saputo non esclude che la Prucura della Repubblica abbia svolto quelle indagini che, nel caso in ispecie, potendosi configurare "l'attentato alla salute pubblica", come tu hai scritto e come io ho scritto, sarebbero state più che mai di dovere.

Quanto al "muro di gomma a difesa .........." tante volte mi sono chiesto chi avrebbe potuto avere interesse ad erigerlo.
Certamente non la Procura e neanche i Carabinieri di Cefalù cui tu la denuncia hai presentato.

Quanto al "mancato rispetto delle norme riguardo alla idoneità dei luoghi di attingimento" tante altre volte mi sono chiesto dove, in assenza del potabilizzatore, avremmo potuto attingere l'acqua da immettere nella rete idrica di Cefalù se non da Presidiana e dal pozzo di Santa Barbara. Dove la abbiamo sempre attinta sin da quando quella della sorgente Nocilla di Collesano si è rivelata insufficiente.
Mi sono anche chiesto come, tecnicamente, si sarebbero potuti rendere "idonei quei luoghi di attingimento".
Credimi, pur essendo un tecnico, anche se di quelli scarsi, non sono riuscito a dare risposte alle mie domande.

Quanto alla "eccessiva superficialità" con cui sarebbero "state rilasciate le certificazioni igienico-sanitare", ritengo sul potabilizzatore, mi permetto di farti io una domanda :
se le predette certificazioni fossero state rilasciate come tu avresti voluto e come io avrei voluto,cioè, quantomeno, in corretta lingua italiana, che valenza avrebbero avuto, oggi, che è stato acclarato il superamento del valore massimo stabilito dalla Legge per i cloriti ?

Sono certo non me ne vorrai per le domande che io mi sono ripetutamente posto e per quell'altra che ti ho posto.
Sul potabilizzatore l'abbiamo, sempre, pensata in maniera assolutamente diversa.
Ritengo nel presupposto della buona fede reciproca e con l'obiettivo di contribuire alla chiarezza su una questione assai delicata perché attiene alla salute di tutti noi.

ritratto di Angelo Sciortino

Soltanto un risposta e non una polemica

Entrambi sappiamo che non è più tempo di polemiche: non se ne fanno davanti a un morto. In questo caso davanti alla morte di una garanzia per la salute dei cittadini.
Quindi, soltanto per rispondere alla tua domanda, ti dico che una valenza l'avrebbe sicuramente avuta: non sarebbero stati ingannati i cittadini, ai quali si disse che l'acqua era potabile.
Sulla possibilità di rendere idonei i luoghi di attingimento non servono capacità tecniche (le tue non sono scarse, comunque), ma il rispetto della normativa vigente.
Quanto ai muri di gomma, ti basti pensare all'inazione di questo e dell'altro sindaco o alle risposte evasive di un tecnico idraulico come l'ingegnere Gucciardo.
Ormai ci conviene attendere, comunque.

ritratto di Saro Di Paola

GRAZIE A "L'ALTRA CEFALU' "!

Caro Angelo nel ringraziarti per il tono e per il contenuto della tua risposta, certo che tu nel contesto dei miei reiterati commenti abbia colto il mio pensiero e possa, anche, intuire come, potrei ulteriormente replicarti, al fine di non tediare i lettori voglio approfittare della tua risposta alla mia domanda per esprimere a "L'altra Cefalù" il mio GRAZIE, assai sentito, per averci fatto METTERE LA FACCIA.

SENZA LE FACCE IL CONFRONTO, su una problematica così delicata, SAREBBE DEGENERATO, come in passato, senza facce, è avvenuto.

Non sarebbe stato, ne sono certo, il nostro caso.
Ma, ne sono altrettanto certo, così, senza facce, sarebbe avvenuto.

ritratto di Rosario Lapunzina

a proposito di denunzia

Dopo quella di Angelo Sciortino, in data 04/12/2008, è stata depositata presso la Procura della Repubblica di Termini Imerese una denunzia, firmata da nove cittadini tra i quali i consiglieri comunali e provinciali del Partito Democratico, per l'accertamento di eventuali reati tra i quali distribuziione di acque non idonee al consumo umano e commercio di sostanze alimentari nocive.
Non ci resta che aspettare l'esito delle indagini che a quanto pare sono in corso.

ritratto di Saro Di Paola

DENUNCE, INDAGINI E DIRITTI

Da cittadino cefaludese e da utente del servizio idrico che, pure, beve e fa uso alimentare dell'acqua del civico acquedotto AUSPICO CHE AL PIU' PRESTO SIA RESO PUBBLICO L'ESITO DI TUTTE LE INDAGINI che sono state espletate dalle competenti Autorità a seguito di tutte le denunce che, nel tempo, sono state presentate.

NE VALE DELLA CREDIBILITA' E DEL PRESTIGIO DELLE ISTITUZIONI COINVOLTE E INTERESSATE!

NE VALE DEL DIRITTO ALLA TRANQUILLITA' CHE, COME CITTADINI E COME UTENTI DEL SERVIZIO IDRICO DI CEFALU', NON PUO' ESSERE MINATO, come lo è stato, da quando è entrato in funzione quel potabilizzatore che, paradosso dei paradossi, avrebbe dovuto garantircelo e per il cui funzionamento paghiamo fior di quattrini.