8 Marzo : Una data per non dimenticare

8 Marzo 1917 le donne di San Pietroburgo guidano una grande Rivoluzione che rivendica la fine della guerra .
In Italia la giornata delle donne fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922 per un'iniziativa del PCI. In quel periodo venne fondato il periodico quindicinale Compagna ( era il 1° marzo 1925).
La connotazione fortemente politica della festa delle donne e le vicende della II° guerra mondiale contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della festa. Così nel dopoguerra cominciarono a circolare diverse versioni una delle quali vuole che nel 1908 a New York in un rogo scatenatosi in una fabbrica di camicie , centinaia di donne che Vi lavoravano trovarono la morte. La tragedia avvenne realmente ma solo qualche anno dopo e nel rogo morirono 146 lavoratori in gran parte donne ma non solo . Se guardiamo quindi agli avvenimenti storici dovremmo considerare l'8 Marzo come il 25 aprile .
Un anniversario di avvenimenti drammatici , simbolici ma che riguardano non solo le donne ma anche gli uomini . Insieme per abbattere gli stereotipi che umiliano tutti e per raggiungere SI pari opportunità ma fra le persone. La festa della donna ha un valore quindi, se festeggiata come un anniversario di giorno che nasce dalla tragedia e dalla lotta , dal sacrificio delle donne che si sono battute e si sono rese protagoniste per rivendicare i propri diritti.
Non concepiamo però la festa della donna così com'è oggi : una mercificazione , una sorta di fiera con regalini , mimose o addirittura con le famose quanto patetiche feste per sole donne con spogliarellista annesso ( in cui ci si comporta come gli uomini tra volgarità e sguaiatezza messe in mostra per la serata ). Fa tristezza e sarebbe da abolire in questo senso.
L'8 Marzo non può e non deve essere una festa in cui veniamo catalogate, definite , incastrate in schemi maschili.
Consideriamo l'8 Marzo un ANNIVERSARIO . Un momento di celebrazione per tutte le conquiste delle donne nei secoli ma anche un modo per ricordare a noi stesse che c'è ancora molta strada da fare per conquistarsi : uguaglianza di genere , accesso al mondo del lavoro in maniera più concreta e con pari stipendio, diritto alla politica ( e non solo come gentile concessione datoci dalla quota rosa) , liberazione dalle violenze di cui ancora siamo vittime.
AUGURI DONNE e non arrendiamoci!