Simona Vicari, un giorno di gloria a Palazzo Madama.

ritratto di Staff

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Fonte: SiciliaInformazioni.com - 01 marzo 2012

Simona Vicari, 44 anni, architetto, senatrice Pdl, ha avuto il suo giorno di gloria come relatrice, insieme ad un collega del Pd, del decreto sulle liberalizzazioni in esame nella Commissione industria di Palazzo Madama. Un indubbio successo.

Se lo meritava, una sorta di risarcimento per la sua “scomparsa” dall’oggi al domani, e senza alcuna spiegazione, dal ventaglio dei possibili candidati Pdl alla sindacatura a Palermo.

La senatrice, ex sindaco di Cefalù, aveva le carte in regola ed uno sponsor d’eccezione, il presidente del Senato, il palermitano Renato Schifani, che su di lei aveva puntato fin dalla prima ora. Sembrava che riuscisse a spuntarla dopo che le candidature più agguerrite, il rettore Roberto Lagalla e Francesco Scoma, fra gli altri, il provvisorio ritiro di Francesco Cascio, le avevano lasciato un prato davanti.

Che cosa sia mai avvenuto, non lo sapremo mai. Un sondaggio andato male, la rinuncia della stessa Vicari a mettersi in corsa, un suggerimento di Schifani?

Comunque sia, la ruota è girata, stavolta a suo favore. È stata Simona Vicari, infatti, con Filippo Bubbico (Pd) a compiere un autentico miracolo: portare in porto il decreto sulle liberalizzazione del governo senza stravolgerlo. [...]

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ritratto di Giusi Farinella

Brava Simona

Complimenti senatrice ...

ritratto di Rosario Lapunzina

Aspettiamo ancora la restituzione dell'indennità di carica

ritratto di Nicola Piro

Simona Vicari, un giorno di . . .

Architettura che, poi, dei 3 ne farebbe proprio a meno visto il ruolo che come "architetti" hanno svolto all' interno della malapolitica e, ahinoi, al servizio della società). "Noi architetti abbiamo un punto di vista avvolgente, non ci concentriamo sul dettaglio ma guardiamo l' insieme", ha filosofato la Signora Vicari. Si vede che oltre a non aver mai letto e, se letto, non aver capito Mies van der Rohe* (e il suo ispiratore: Tommaso d' Aquino), assente è stato nella sua esperienza di vita e professionale il contatto con la realtà (di progetto e di cantiere). Per questo ha fatto, prima, il Sindaco di Cefalù senza lasciare nulla, e, poi, purtroppo, la parlamentare in un partito senza programma e morale, continuando a produrre vuoto pagato, però, da contribuenti-italiani "minch....". Come architetto è andata a finire in una Commissione del Senato che nulla da vedere ha con il suo habitus professionale del quale, ritengo, indossi ancora la taglia sbagliata. Né da architetto ha sollecitato, allorché sarebbe stato necessario e urgentissimo, il suo ancora padroncino, l' ex premiere ed ex palazzinarto Silvio Berlusconi, ad istituire un Ministero per lo Sviluppo, la Pianificazione urbana e territoriale e il Traffico, del quale da sedicente architetto la Signora Vicari ne avrebbe potuto assumere la responsabilità, né - sempre da sedicente architetto - si è fatto promotrice di una iniziativa parlamentare mirata alla formulazione di un Ordinamento naz. le sull' uso dei suoi suoli e dei lotti edificabili, alla elaborazione di una legge urbanistica naz. le (o all' aggiornamento della legge 17 Agosto 1942 n.1150) - avendo precedentemente provveduto a fare abrogare le cretine leggi urbanistiche reg. li che hanno consentito e consentono (anzi legittimano) il magna-magna dalla Regione-Sicilia alla Regione-Lombardia, passando da Napoli e Roma -, a che ai Comuni delle città storiche italiane (cosa non è storia, cioè cultura urbana, in Italia ?), nell' annovero fa parte di diritto anche Cefalù, venisse prescritta la redazione di Statuti urbani e alle Regioni la redazione di Regolamenti edilizi (motore di innovazione, ricerca e volani dell' economia). No, i due Signori, Bubbico e De Vincenti - in quanto sedicenti architetti - ho l' impressione essere dei Signor "Nessuno". E, poi, che invocata dal Signor Renato Schifani, la Signora Vicari non abbia participato alla corsa nel sacco "balermitana", ritengo sia stata una chance per il capoluogo.

* "Weniger ist Mehr" e "Gott ist im Detail"

ritratto di Saro Di Paola

PER I MIEI LIMITI

Se, come Lei ha scritto, l'architetto Simona Vicari non ha "capito" Mies van der Rohe - sia che lo abbia letto e sia anche che non lo abbia letto-, io, in tutta sincerità, devo dirLe di non aver capito Lei.
Pur avendo letto, e riletto, ciò che Lei ha scritto.

Non se ne abbia.
E' PER I MIEI LIMITI.
Ovviamente.

ritratto di Nicola Piro

Rispondo così: . . . è una semplice . . .

. . . questio di pauperismo . . . lo aggettivi come vuole Lei.