“Rifiuti Zero”: la tutela dell’ambiente alla base dello sviluppo e della vivibilità.
29 Febbraio 2012, 20:34 - Svolta Democratica [suoi interventi e commenti]
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Strategia “Rifiuti Zero”, questa la via illustrata dal dott. Luca Boccalatte, Consulente per l'Ambiente del Comune di Collesano,
durante l’incontro-dibattito organizzato dal candidato sindaco Rosario Lapunzina, presso la sede di Svolta Democratica, che ha visto la partecipazione attiva e interessata dei molti cittadini presenti.
Il dott. Boccalatte in via preliminare ha sottolineato la profonda differenza tra la concezione di rifiuto come prodotto finale di un processo di produzione-consumo, improntato ad una logica lineare, e l’idea di rifiuto, insita nella proposta “Rifiuti Zero”, quale parte di un percorso circolare. Il vecchio modo di concepire il rifiuto ha prodotto come risultato il collasso delle discariche, le difficoltà di smaltimento, le problematiche legate agli inceneritori, l’impatto ambientale devastante, di cui sono piene le cronache dei giornali.
La logica “Rifiuti Zero” propone una via alternativa, che richiede impegno e costanza, ma l’unica in grado di garantire sostenibilità e sviluppo.
Il rifiuto è insomma un capitale che bisogna saper reintrodurre nel processo produttivo. Affinchè ciò sia possibile, occorre rendere più sistemica e capillare la raccolta differenziata. L’umido, ad esempio, e tutti i prodotti di scarto di genere animale e vegetale possono essere usati per produrre il compost, un concime totalmente biologico, che arricchisce e fertilizza i terreni in maniera molto più sana dei prodotti chimici, favorendo altresì notevoli risparmi economici da parte degli agricoltori. Nel nostro territorio esiste già un impianto di compostaggio a Castelbuono, dove è possibile rifornirsi del prezioso concime. Un grande traguardo sarebbe anche la produzione domestica del compost, da realizzare attraverso pratiche compostiere che chiunque può piazzare nel proprio terreno.
La raccolta differenziata, portata a livelli di alte percentuali, grazie ad una compiuta sinergia tra cittadini, amministrazione comunale e società che gestisce il servizio, è l’obiettivo primario da raggiungere. Occorre, pertanto, procedere ad una accurata sensibilizzazione dei cittadini e ad un servizio quanto più efficiente e capillare. In tale prospettiva la raccolta porta a porta sembra essere il metodo più efficace e incisivo, in quanto oltre ad assicurare la costanza, consente un più alto livello di controllo della qualità dei rifiuti, grazie al contatto diretto tra cittadino e operatore. Il massimo vantaggio della raccolta differenziata si ottiene, infatti, quando si riesce a diminuire la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti. Difatti, l’aumento dei rifiuti differenziati correttamente (plastica, metalli, carta, vetro, umido), comporta una radicale diminuzione di quelli indifferenziati, i cui costi di smaltimento incidono ad oggi per il 30% nei costi di servizio. Abbattere questi costi significa, per i cittadini, pagare meno, oltre che una drastica soluzione al problema delle discariche e gli immensi vantaggi ecologici e ambientali.
“Rifiuti Zero” è attualmente, a Cefalù, solo un’idea, alla quale il candidato sindaco Rosario Lapunzina e le forze politiche e civili che sostengono la sua candidatura si propongono di dare piena concretezza. Lo sviluppo di Cefalù e il suo benessere futuro non possono prescindere da un serio impegno ambientale che, necessariamente, si coniuga con lo sviluppo e la vivibilità. È una strada lunga ma che bisogna avere il coraggio di cominciare a percorrere.
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Va bene, "rifiuti zero"!
Ma come ottenere questo miracolo? Non continuando con soluzioni vecchie di almeno cinquant'anni e tenendo a debita distanza la tecnologia.
Sono almeno tre anni che insisto nel parlare del "Mulino THOR", una nuova tecnologia brevettata in Italia da ricercatori del CNR. Esistono impianti a decine in Germania e persino in Giappone, ma in Italia soltanto in Sicilia è stato montato un prototipo presso Capo d'Orlando, mentre molto di più si è fatto ad Asti e nel Monferrato.
Non voglio ripetermi sui vantaggi indiscutibili di questa nuova tecnologia, sul costo d'impianto irrisorio, sullo spazio necessario per l'impianto, ancora più irrisorio.
Chi vuole, proprio tramite Internet può raccogliere tutte le informazioni necessarie.
Da esse apprenderebbe che questa nuova tecnologia permetterebbe di raggiungere il miracolo dei "rifiuti zero", producendo anche energia e nello stesso tempo permettendo un abbattimento dei costi di raccolta dei rifiuti, sia differenziati sia indifferenziati.
Il resto, a mio modesto parere e forte dell'esempio tedesco e giapponese, sono soltanto chiacchiere.