Una proposte concreta per cercare di risollevare le sorti del turismo cefaludese e delle Madonie

Una proposte concreta per cercare di risollevare le sorti del turismo cefaludese e delle Madonie, che possa rendere piu' attrattivo il prodotto 'Cefalù'.

Nonostante il 2011 abbia evidenziato un aumento di circa il 5% delle presenze è bene non farsi illusioni: se è vero che il settore continua a crescere, è altrettanto vero che la quota cefaludese di mercato tende a diminuire.

In particolare, a Cefalù emergono una serie di disorganizzazioni che abbracciano l'intero settore: dalle riscontrate incongruenze alla mancanza totale di programmazione .

Allo scopo di attrarre flussi turistici sempre maggiori ed avviare percorsi di destagionalizzazione dell'offerta turistica, nella linea programmatica del futuro mio Sindaco al “capitolo turismo”, non potrà mancare un capitolo dedicato agli eventi e alle manifestazioni, e alla creazione di itinerari tematici e/o di itinerari integrati, all'ideazione di un marchio di qualita' “Cefalù e le Madonie” e alla pianificazione di strumenti promozionali dedicati.

E' necessaria quindi una figura specialistica e professionale per guidare un ufficio (extracomunale e territoriale che abbracci tutte le Madonie) dedicato agli eventi, alle manifestazioni e alla promozione ………

e chi meglio di Vittorio Sgarbi.

In poche ore, attraverso la scoperta del quadro di Caroselli, Cefalù è apparsa su tutti i media italiani, come non è avvenuto in cinque anni di amministrazione Guercio.

Il primo passo di Sgarbi, “Presidente della Provincia delle Madonie” o “Sindaco delle Madonie”, deve andare in una direzione ben precisa: « Coordinare le iniziative dell’intero territorio madonita e definire un programma di iniziative promozionali», ma anche stabilire a quali segmenti del mercato rivolgersi, scegliere quali prodotti vendere e valutare «come stimolare la crescita delle imprese, ad esempio dando impulso al costituente Distretto turistico.

Un comitato permanente di coordinamento in materia di turismo costituirebbe sicuramente un passo avanti rispetto ad uno dei tasti dolenti del sistema “Cefalù e le Madonia” : la mancanza di collaborazione.

Purtroppo l’azione promozionale del nostro territorio è al momento frammentata in molteplici iniziative locali che non riescono a realizzare utili sinergie.

Solo facendo squadra, e concentrando le energie su azioni mirate, il turismo potrà contribuire allo sviluppo economico e sociale.

Una struttura che deve recuperare un ruolo centrale nell’ambito del sistema turistico e deve consolidarsi come braccio operativo.

Altro tema: Un “No” deciso alla tassa di soggiorno.

Lo ribadiscono tutti Confindustria Alberghi e Federalberghi che si dicono contrarie ad una tassa che penalizza fortemente il comparto turistico alberghiero e che si conferma dannosa per l’economia, lo sviluppo e il mercato.

Un tassa di soggiorno che rischia di affossare definitivamente i conti economici degli operatori turistico alberghieri e indebolire ulteriormente la competitività del prodotto Cefalù.

C’e’ già forte preoccupazione anche per la nuova Imu, per la prevista rivalutazione dei valori catastali e delle addizionali che vanno ad aggiungersi ai già elevatissimi costi che le Aziende alberghiere sostengono per la Tarsu ed altri tributi comunali come l’imposta sulla pubblicita’, insegne, suolo pubblico.

Le falle ci sono, eccome.

Tra queste, il grave deficit infrastrutturale, la dimensione ridotta della grande maggioranza delle imprese del settore.

Detto ciò, la strada per la ripresa è lunga, ma va percorsa in tutta fretta.