Mozione sul "Punto nascita"

ritratto di Rosario Lapunzina
Versione stampabile

Al Presidente del Consiglio Comunale di Cefalù
- SEDE –

Il Consiglio Comunale

Visto

Il Decreto dell’Assessorato Regionale alla Salute del 02/12/2011 “Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita”, pubblicato in G.U.R.S. del 05/01/2012, con il quale, tra gli altri, si sopprime il punto nascite dell’ospedale “San Raffaele – Giglio” di Cefalù;

Atteso Che

Nell’allegato 1 del sopra descritto decreto si legge che “Il P.O. di Termini nonostante al di sotto degli standard previsti di 500 parti anno viene mantenuto poiché dovrà accogliere anche i parti provenienti dai punti nascita dismessi di Petralia e Cefalù fermo restando, presso questi ultimi, tutta l’attività relativa al percorso nascita che verrà in ogni caso garantita con la sola esclusione dell’evento parto. La scelta di mantenere il punto nascita di Termini Imerese è dettata dall’esigenza di privilegiare la struttura pubblica anche considerata la mission principalmente oncologica prevista per la sperimentazione gestionale della fondazione “San Raffaele Giglio” di Cefalù nonché in considerazione dei minori tempi di percorrenza dal punto nascita di Petralia”;

Considerato che

1.L’ospedale di Cefalù è nato come ospedale ostetrico, come si legge nel testamento olografo del cefaludese professore G.Giglio del 20/05/1926, depositato presso il Notaio Rao, con verbale del 13/08/1938. La destinazione principalmente ostetrica è stata imposta dal testatario, pena la decadenza in favore dell’orfanotrofio “Regina Elena” di Cefalù;
2.La Sperimentazione che ha dato vita alla “Fondazione San Raffaele Giglio”, rinnovata fino al 2013, prevede il mantenimento di tutti gli attuali reparti e servizi (che rispetto ai precedenti sono stati implementati in accordo con la Regione, per Statuto e Convenzione), almeno fino al termine della stessa;
3.La soppressione del Centro nascite di Cefalù non ubbidisce a nessun principio di razionalità della spesa ed è da considerare intempestiva prima della scadenza della Convenzione di cui si è detto ed in forza della quale è immodificabile il mantenimento di tutti i servizi, compreso il Centro nascita, nonché lo status giuridico del personale comandato.

Ritenuto Che

- Il centro nascite dell’ospedale di Cefalù ha incrementato, negli anni, il numero di parti, tanto che nell’anno 2010 si sono registrate 480 nascite, numero che è inferiore di sole 20 unità al limite minimo fissato dalle linee di indirizzo Ministeriali;
- il Centro nascite di Cefalù viene scelto ogni anno da gestanti provenienti sia dall’entroterra madonita, sia da alcuni comuni della provincia di Messina e della fascia costiera;
- il Centro nascite di Cefalù garantisce alle puerpere e ai nascituri buoni livelli di assistenza, grazie al fatto di essere dotato di:
a)una banca del sangue;
b)una unità di rianimazione interna all’ospedale;
c)personale e mezzi in grado di garantire la possibilità di ricorrere all’anestesia peridurale per tutte le partorienti;
d)di personale e mezzi in grado di effettuare la diagnosi prenatale di 3° livello;
e)una elevata professionalità del personale che può contare su ginecologi formatisi per chirurgia radicale in campo oncologico;
f)personale medico (anestesisti, ginecologi, pediatri, ostetriche, etc.) presente 24 ore su 24;

Valutate

Speciose e irrazionali le argomentazioni, riportate nell’allegato 1 del Decreto in oggetto, mediante le quali l’Assessorato Regionale alla Salute motiva la soppressione del punto nascite di Cefalù;

Richiamata

La Delibera, approvata all’unanimità dei presenti, in data 02/10/2011

Impegna il Sindaco e l’Amministrazione comunale:

1.Ad attivare immediatamente ogni e qualsiasi contenzioso in sede amministrativa avverso il Decreto Dell’Assessorato Regionale alla Salute del 02/12/2011 “Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita”, pubblicato in G.U.R.S. del 05/01/2012;

Si riserva

di procedere (insieme alla cittadinanza tutta e cercando il coinvolgimento delle popolazioni dei comuni limitrofi) alla definizione di ulteriori e più incisive forme di mobilitazione a difesa del diritto alla salute delle partorienti e dei nascituri.

Cefalù,13/02/2012

Approvata all'unanimità dei presenti

ritratto di Angelo Sciortino

Non sarebbe stato più

Non sarebbe stato più direttamente conseguente che una identica mozione i consiglieri del PD e gli iscritti la inviassero alle Direzioni regionale e provinciale del loro Partito, chiedendo di togliere la fiducia al Governo Lombardo, responsabile dell'insano programma di salvezza della Sanità?
E questo, se fatto per tempo, forse non ci terrebbe nelle attuali ambasce.
Ma io sono stanco di assistere al quotidiano suicidio della nostra classe politica. Un suicidio coperto da facile populismo "adirato".
Voglio tornare a fare il Cincinnato!