Cefalù cotrocorrente ....

ritratto di Giusi Farinella

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Nel tentativo di diminuire il debito pubblico il Governo Monti ha preso decisioni importanti, ad esempio la dismissione degli edifici pubblici, inserendo una serie di strumenti, soprattutto finanziari, di facilitazione.
La riduzione del debito pubblico si raggiunge soprattutto così.
I nostri rappresentanti politici cefaludesi quasi all'unanimità (se non ricordo male solo uno contario) hanno deciso di acquistare uno spazio privato abbandonato da anni "l'ex ufficio postale":
- pur sapendo che i proprietari di quell'area hanno previsto di investire un ingente somma per realizzare un attività produttiva (non una villa o una civile abitazione) e quindi creare posti di lavoro per i nostri giovani.
- pur conoscendo i limiti delle casse comunali ... VUOTE.

Ancora una volta si perde un’occasione per rendere la città più accogliente e vivibile, preferendo lasciare la situazione così com’é (magari in attesa di tempi migliori) oppure decidendo di inserire servizi (dei quali non si avverte la necessità), che nella realtà, come tutti ben sappiamo, di difficile realizzazione, con standard di funzionalità, allorchè realizzati (??), assai modesti come tutto ciò che è pubblico.
Mentre Cefalù merita che si faccia in fretta che si tolga nel bel mezzo della città, proprio all'ingresso del centro storico, quell'immobile in disuso.
Ci sono luoghi come la villa ove è necessario, opportuno ricucire lo strappo che crea quell'edificio in abbandono e migliorare la qualità urbana e con essa la vivibilità di Cefalù.
C'è .... chi vuole ricucire e accendere un motore che produce benessere e ricchezza, ma c'è anche chi non vuole raccogliere questa opportunità per intervenire su una parte della nostra città degradata.

ritratto di Stephen Davola

Esistono 2 sistemi per

Esistono 2 sistemi per ridurre il debito pubblico:
-Alzare le tasse
-Privatizzare e liberalizzare

Siccome già il primo è in atto, occorre puntare maggiormente sul secondo.
Al di là della singola questione dell'ex ufficio postale, vendere il patrimonio immobiliare, o venderne una parte (visto che di metterlo a reddito non si parla), snellire l'apparato burocratico (informatizzare i servizi, licenziare) e privatizzare in maniera corretta tramite aste libere i servizi potrebbero essere delle modalità corrette secondo le quali operare.
Certo è che in un sistema di federalismo fiscale incompiuto (addizionale irpef comunale e varie sono poca cosa) uno sviluppo commerciale e turistico offre un vantaggio non diretto, ma indiretto.
Senz'altro il vantaggio è percepito e percepibile, ma non è reale.
Cosa ci guadagna il comune da un maggior numero di alberghi?
I maggiori introiti, non si riflettono sulle casse comunali direttamente (o almeno non in misura rilevante): la maggior parte degli introiti vanno allo Stato che li ridistribuisce in maniera più che altro casuale nel concreto, con evidente perdita di logicità e di denaro a causa delle infrastrutture necessarie (e potenzialmente inutili) per svolgere il lavoro di ridistribuzione.
Senz'altro più gente che viene a Cefalù porta una maggiore ricchezza a tutte le strutture commerciali e ricettive.
Il vantaggio è comunque inferiore a quello che spetterebbe di diritto secondo le reali capacità ed i guadagni.
Un'inversione di tendenza, un federalismo comunale compiuto, consentirebbe ai singoli comuni, e quindi anche al comune di Cefalù, di avere un reale guadagno ed un introito nelle casse comunali dalle tasse versate dalla comunità.
La valorizzazione storico-culturale e turistica di Cefalù avrebbe un maggior senso perché si noterebbe un guadagno economico diretto (chiaramente larga parte della popolazione considera l'arte nel concreto inutile e guarda ai propri interessi fondamentali).
La voglia di fare da parte degli amministratori sarebbe chiaramente maggiore e soprattutto la valorizzazione del territorio e del patrimonio artistico-naturale comporterebbe un guadagno economico, il tutto non resterebbe legato ad una questione di forma (l'arte VA valorizzata, la natura VA tutelata per un motivo sì giusto ma tendenzialmente astratto, quanto meno nel breve periodo) ma diventerebbe sostanza.
La maggior parte di noi non ha consapevolezza piena dei benefici long-term ed una visione complessa degli avvenimenti.
Compito degli amministratori capaci potrebbe essere quello di far capire alla popolazione i benefici di certe scelte attraverso un sistema che offra un vantaggio concreto e visibile anche nel breve termine.

Per tornare all'argomento, l'ex ufficio postale a mio parere, adesso che è nelle mani degli amministratori comunali, sarebbe sensato se si demolisse e si allargasse la piazza, valorizzando maggiormente quello che è considerato come un punto nevralgico della vita cefaludese.

ritratto di Giusi Farinella

Cosa ci guadagna il comune da un maggior numero di alberghi?

Caro Stephen

Cosa ci guadagna il comune da un maggior numero di alberghi?

Il Comune di Cefalù incassa solo di ICI dagli alberghi e dall'indotto turistico almeno Euro 500/mila ogni anno.
Poi incassa anche l'IRPEF (la quota spettante ai comuni) che non so quantificare.
Una parte dell'IRES ecc. ecc.
Penso che di soli tributi locali il settore turismo dia un reddito non inferiore al milione di euro.
Poi eventuali nuovi alberghi da costruire darebbero oneri di urbanizzazione e di costruzione.
In ogno caso la maggiore ricchezza derivante dal turismo per il comune di Cefalù e non solo è l'occupazione che da a tanti cittadini direttamente e indirettamente.

Può bastare ??

ritratto di Stephen Davola

La mia obiezione verteva sul

La mia obiezione verteva sul fatto che i guadagni sarebbero di gran lunga maggiori in un sistema di federalismo fiscale compiuto, in cui l'IRPEF va ai comuni e non allo Stato.
Ad oggi, la gran parte della quota IRPEF va allo Stato.
La somma di cui lei è importante, ma capisce da sé che potrebbe e dovrebbe essere di gran lunga maggiore, ottenendone quindi un maggior beneficio.

ritratto di Giusi Farinella

Non vi è dubbio ........

federalismo fiscale più soldi per gli enti locali ... ma non cambierebbe nulla in ogni caso saranno e sono sempre spesi male.
Con affetto

ritratto di Stephen Davola

Questo dipende

Questo dipende dall'amministrazione pubblica che è penosa.
Comunque sia si otterrebbero due conseguenze positive:
-la macchina burocratica verrebbe snellita e ci sarebbero meno sprechi da parte dell'ente pubblico, per forza di cose.
-ci sarebbe una maggiore logicità e proporzionalità (e quindi correttezza) nella distribuzione delle risorse.
Poi è chiaro che se al comune sono degli incapaci, non si avverte molto cambiamento.
Ritengo comunque che il federalismo comunale sia l'unica soluzione giusta a livello concettuale ed etico.

ritratto di mauro zito

Ex Ufficio Postale

Secondo il mio modesto parere l'edificio non dovrebbe essere demolito ma ristrutturato e successivamente dato in gestione tramite asta pubblica. Immaginatevi un internet Point, un Ristorante, un club giovanile, un sito di prodotti tipici siciliani o una struttura ricettiva per turisti... dove poter passare un paio di ore al giorno della loro permanenza. Io sinceramente se ci avessi i soldini necessari avrei fatto una proposta al Municipio ma....

ritratto di Giusi Farinella

Ex ufficio postale

Egregio Mauro Zito,e caro Stephen

Forse v è sfuggito come che l'ex ufficio postale non è di proprietà del Comune.
In realtà a tutto oggi appartiene ad una società che ha presentato un progetto per il restauro e per impiantare un attività produttiva (credo un bar o un ristorante).
Per quanto proposto da Stephen sulla demolizione dell'edificio, potrei essere d'accordo a due condizioni:
1) che venga espropriato e pagato almeno al prezzo acquistato dai proprietari (non dimentichiamo che è stato venduto all'asta ed il comune non ha partecipato)
più le spese sostenute per far redigere il progetto e altro (con quali soldi ??).
2) che l'acquisto per demolizione sia permesso dal patto di stabilità all'ente pubblico in un periodo di crisi nera come quello che sta attraversando Cefalù e l'Italia.
La realtà è che si preferisce lasciare la situazione così com’é perchè chi a Cefalù vuol fare impresa non è gradito anzi è osteggiato

ritratto di mauro zito

L'ex uff. postale

...Ottima idea quella dell'esproprio ma con un indennizzo superiore di almeno il 10% del prezzo di acquisto altrimenti si potrebbe parlare di abuso di potere o quanto meno di speculazione. Saluti.