Cefalù, evasa TARSU per centinaia di migliaia di euro

ritratto di Polizia di Stato di Cefalù

Versione stampabile

La notizia secondo cui il Comune di Cefalù non avrebbe incassato centinaia di migliaia di euro per tasse ed imposte sui servizi erogati era apparsa già su taluni mass media locali.

Gli investigatori del Commissariato di Cefalù diretto da Manfredi Borsellino hanno adesso accertato che diversi commercianti ed esercenti locali non avrebbero effettivamente pagato la tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Sarebbe un paradosso, ma in effetti gli investigatori, riscontrando la veridicità delle informazioni avute, hanno verificato che almeno dal 2007, titolari di stabilimenti balneari, società gerenti aree adibite a parcheggi ed esercenti di attività di ristorazione con annesse aree scoperte condotte in concessione, non avrebbero mai pagato la TARSU su queste aree, sebbene dovuta. Nessuna di queste categorie sarebbe infatti stata inserita nel ruolo dei contribuenti.

Gli investigatori hanno accertato che la questione si sarebbe protratta almeno a partire dal 2007 e cioè da quando era stata denunciata dall’Ispettore del Ministero dell’Interno che aveva scoperto talune irregolarità nella gestione delle finanze del Comune.

Da allora purtroppo, per motivi a tutt’oggi non chiari, il Comune non avrebbe incassato questi soldi rischiando anche la prescrizione.

Da circa un mese, grazie anche all’impegno straordinario dell’Ufficio Tributi, sono stati avviati gli accertamenti con l’invio delle cartelle di richiesto pagamento che ammonterebbero complessivamente a centinaia di miglia di euro.

Questa tuttavia sarebbe solo una parte delle somme che il comune dovrebbe incassare, poiché gli uomini del Commissariato hanno anche accertato che diversi contribuenti fra i quali FS e grandi alberghi, da anni impegnati in un contenzioso con il Comune, non pagherebbero oltre che la TARSU, anche acqua potabile ed energia elettrica, questi ultimi servizi ormai non più gestiti dal Comune, per un ammontare complessivo superiore ai tre milioni di euro.

L’impegno degli investigatori rimane quello di verificare se talune inadempienze abbiano mascherato condotte illecite per favorire altrui interessi.

Un dato è certo, il danno erariale è stato rilevante.

ritratto di Salvatore Culotta

E' ovvio e umano che tutti

E' ovvio e umano che tutti vorrebbero veder pubblicato l'elenco degli evasori.

ritratto di Nicchi Salvatore

Per una questione di

Per una questione di trasparenza?
Perchè se è per questo, la trasparenza è tale e tanta che l'enco non si riuscirà a leggere!

ritratto di Giuseppe Aquia

lettera per il professor macaluso

Quello che è assurdo in questa vicenda e l'insistenza del professor Macaluso il quale continua a pubblicizzare chi non ha fatto altro che attestarsi meriti che non ha!!!! mandando in giro una menzogna fine a se stessa, caro professore sono anni che noi denunciamo questo cose in questo blog nel suo e nel defunto don lappanio. Persino il sindaco a me inviso!!! AVEVA DENUNCIATO QUESTE COSE 2 ANNI FA!!!! L'OPPOSIZIONE CON Rosario La Punzina IN QUESTI ANNI HA SCRITTO DEGLI EVASORI ECCELLENTI, MA LEI INSISTE NEL SUO GIORNALE A CREARE PERSONAGGI!!! Pino Lo Presti a sua volta aveva scritto quasi dei reportage di tutto ciò!!!!! ma lei caro professore vuol far entrare l'asino con la coda, non me ne voglia la stimo e la rispetto ma non può continuare a scrivere cose non veritiere se mi permette lei deve dire che semmai un ex assessore a lei gliene parlò per primo ma noi gente comune eravamo al corrente di tutto ciò. Da ANNI