Corsa a fare il pieno ai distributori!

Solidarietà agli autotrasportatori siciliani in protesta contro un aumento esagerato del prezzo del carburante che ormai sfiora i 2 euro al litro. Prendendo in prestito una felice quanto amara battuta di Maurizio Crozza, "non è possibile che fra poco un pieno costi più di una Panda". Personalmente vado quasi tutti i giorni a Palermo per recarmi alla scuola dove insegno. Per varie ragioni sono costretto a viaggiare in auto, non ultima per il fatto che il servizio di trasporto pubblico palermitano, in attesa dei lavori di completamento della metro, si basa unicamente sui bus: praticamente non riuscirei mai ad arrivare in orario.
Bisogna auspicare e sollecitare un dietro front del governo sulla politica del rincaro del carburante. In questo modo chi lavora e ha la necessità di usare un veicolo vede evaporare nella tanga una buona fetta del suo stipendio,con la conseguente difficoltà a sostenere gli altri consumi.
A ciò si aggiunge inoltre l'incomprensibile fenomeno per cui in Sicilia, dove ci sono le uniche raffinerie di petrolio estratto in Italia, il carburante costi così tanto.

Purtroppo la spiegazione, caro Daniele, è che il 59% del prezzo della benzina è fatto da accise+iva, quindi da tasse.
Ogni 50 euro di benzina, 24 euro è il costo rappresentato per pagare tutte le varie fasi che portano la benzina al distributore, non ultimo il benzinaio, mentre gli altri circa 26 euro sono semplicemente tasse.
Certo, se la benzina fosse considerata bene fondamentale come cibo e acqua, e quindi l'iva fosse ridotta al 4%, un litro di benzina costerebbe, senza accise, solo con l'iva, tra i 0,8 e i 0,95 euro al litro.
Non so che auto hai Daniele, ma ipotizzo che senza accise (necessarie solo per far cassa) risparmieresti tra i 150 e i 200 euro al mese, andando a Palermo 5 o 6 giorni a settimana.

Le accise a cui ti riferisci sono le seguenti (a me tutto questo sembra pazzesco):
- 0,0009 euro per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
- 0,007 euro per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
- 0,005 euro per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
- 0,005 euro per il finanziamento dell'alluvione di Firenze del 1966;
- 0,005 euro per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
- 0,05 euro per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
- 0,03 euro per il finanziamento del terremoto dell'Irpinia del 1980;
- 0,10 euro per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
- 0,011 euro per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina del 1996;
- 0,020 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
- 0,0073 euro in attuazione del decreto legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e conservazione dei beni, enti e istituzioni culturali;
- 0,040 euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della legge 225/92.

Fonte:http://www.firenzetoday.it/economia/alluvione-firenze-1966-accise-benzina.html

Mi sembra riduttivo che vi soffermiate solo sui disagi degli automobilisti, trascurando il fatto che dell'odierna protesta fanno parte anche contadini e pescatori.E forse non ricordate che le ultime proteste degli agricoltori culminarono, credo nel '68,con la morte ad Avola di alcuni contadini per mano dello stato.Ma forse dico questo sol perchè ho memoria di quegli anni.Per ampliare il discorso si può leggere:
http://www.cadoinpiedi.it/img/linkheader.png

ieri la cisterna che ha rifornito l'impianto del Santa Lucia è giunta scortata da una auto della polstrada

Ieri la benzina al Santa Lucia è passata da 1,707 del giorno precedente a 1,738 di oggi..

Anche i pescatori di Cefalù si sono uniti al movimento di protesta. Mi risulta, infatti, che nella giornata di ieri sono state consegnate in Prefettura le licenze di pesca, come atto di protesta per i rincari del carburante. Il diesel usato dalle barche ha subito un aumento secco di 0.50 centesimi di euro.

In totale le accise sono euro 0,2812; i benzinai mi avevano sempre fatto capire che le accise fossero quai 1 euro a litro..
Ed i restanti 1,50 euro a chi vanno?

è circa il 40% del totale il resto sono accise e IVA.......