Abolizione Treno Notte Milano-Palermo-Siracusa
13 Gennaio 2012, 19:48 - Nicola Palazzolo [suoi interventi e commenti]
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AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
ON.LE GIORGIO NAPOLITANO
Palazzo del Quirinale
R O M A
AL SIGNOR PRESEDENTE DEL SENATO
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
ON.LE RENATO SCHIFANI
Palazzo Madama
R O M A
AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
ON.LE GIANFRANCO FINI
Palazzo Montecitorio
R O M A
AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
ON.LE MARIO MONTI
Palazzo Chigi
R O M A
AL SIGNOR MINISTRO PER LO SVILUPPO ECONOMICO E
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
PROF. CORRADO PASSERA
Via Molise, 2
R O M A
A nome proprio e di tutti i Siciliani che abitano dagli ormai lontani anni 50 e 60 nel Nord Italia ed in particolare a Milano e Lombardia, e non sono pochi, il sottoscritto Palazzolo Nicola nato a Basicò prov. Messina e residente a Milano dal 1965, si rivolge a codeste Massime Autorità dello Stato, per far presente il gravissimo disagio provocato dalla soppressione dell’unico treno notte rimasto, ormai da anni, Milano – Palermo – Siracusa e viceversa. Ciò, tenuto conto che i predetti Siciliani non hanno mai interrotto i legami con la propria terra d’origine e conseguentemente almeno due tre volte l’anno si recano in Sicilia utilizzando il suddetto treno , che dava la possibilità di dormire la notte o comunque di riposarsi, senza il gravissimo disagio di dover cambiare treno a Roma, come, purtroppo avviene dall’11 Dicembre scorso, data in cui Trenitalia, nel più totale disprezzo di tali cittadini , e dopo avere eliminato da mesi le carrozze letto,ha soppresso il treno diretto suindicato. Non si è tenuto, infatti conto, tra l’altro, che tra i numerosissimi viaggiatori la stragrande maggioranza sono anziani e disabili e molti di essi, non possono utilizzare l’aereo per motivi di salute. Nessuno di codeste Autorità ignora che tale rilevante numero di Italiani del Sud che risiedono al Nord è costituito da lavoratori che con il loro lavoro ed i loro sacrifici, hanno dato un notevole contributo allo sviluppo economico e sociale del Paese. Nessuno di loro si aspettava che Trenitalia potesse prendere una così grave decisione, che di fatto impedisce loro di tornare periodicamente nella propria terra senza i gravi disagi che oggi devono affrontare.
Tale decisione, indegna di un Paese civile, è stata adottata, è bene evidenziarlo, non da una Società privata ma da una Società di proprietà dello Stato. Nessuno ha dimenticato la pubblicità fatta anni fa, anche per televisione, dalle Ferrovie dello Stato, quando sono state scisse in quattro Società. Si diceva in tale pubblicità “ci siamo fatti in quattro per voi”. Alla luce di quanto avvenuto l’11 dicembre scorso si deve, purtroppo, rilevare che si è trattato di pubblicità ingannevole. Se gli interessi dei cittadini Italiani per Trenitalia non esistono, lo scrivente è però convinto che codeste Autorità, che rappresentano i veri interessi di tutti gli Italiani e, quindi, anche di quelli degli Italiani del Sud che risiedono al Nord., non mancheranno di decidere il ripristino di almeno un treno diretto da Milano a Palermo e Siracusa. Non si tratta di una richiesta campata in aria ma basata sulle reali esigenze dei cittadini. Si tratta, quindi, di un Servizio di pubblica necessità che non può essere abolito indipendentemente dagli aspetti economici connessi. Nella certezza che il “ grido di dolore” di tali cittadini Italiani non lascerà insensibili codeste Autorità, si chiede che ciascuna, nell’ambito dei propri poteri, possa intervenire con convinzione e decisione nel senso richiesto.
Ci si chiede con l’occasione, che senso ha celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quando nei fatti l’Unità del Paese viene smentita da questa gravissima decisione che separa il Nord dal Sud?
Se c’è ancora qualcuno che come il Metternich nell’800 pensa che l’Italia sia un’espressione geografica, ci si augura vada smentito da codeste Autorità. L’Italia, dalle Alpi alla Sicilia è, infatti, una e indivisibile, come recita la Costituzione della Repubblica Italiana ancora in vigore.
Nella certezza che la presente istanza non cadrà nel vuoto ed in attesa di cortese riscontro, porgo alle SS.LL. un sentito ringraziamento per quanto faranno in merito, unito ai migliori auguri per il nuovo anno 2012 da tutti i Siciliani interessati.
Palazzolo Nicola
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ha ragione
Il sig. Palazzolo ha ragione da vendere.
Dato che esistono diverse petizioni promosse da altri che come lui richiedono il ripristino dei treni-notte dal nord al sud e viceversa, invito quanti volessero sottoscriverle a collegarsi col sito in cui sono disponibili on-line per la firma:
http://www.petizionionline.it/
anche io
concordo col sig.Palazzolo, e ringrazio Marcello Panzarella per l'informazione sulle petizioni. Penso che tutti noi siciliani dovremmo sottoscriverle perchè come dicevo tempo fa su questo argomento, si tratta di una questione molto importante che coinvolge aspetti pratici e anche aspetti concettuali, riguardando l'idea dell'Italia "dalle Alpi alla Sicilia" e il fatto che i diritti dei cittadini non possono essere cancellati dalla legge del profitto.
Io l'ho firmata,ma
Io l'ho firmata,ma permettetemi di essere pessimista. Ormai andiamo da un disastro all'altro.Ricordo il titolo di un romanzo di fantascienza :"Contro gli stupidi nemmeno gli dei possono vincere".(che forse era a sua volta una citazione)
Abolizione Treni Notte
Mi associo in pieno alla protesta del sig.Nicola Palazzolo relativa all'abolizione di treni notte dal Nord alla Sicilia e viceversa.
Trenitalia ha adottato una decisione veramente incredibile e non ha tenuto conto di tante famiglie che viaggiano con bimbi e bagagli a seguito , costretti , IN PIENA NOTTE , a cambiare treno a Roma con tutti i disagi che ne derivano.
Noi siciliani residenti al nord ci auguriamo che Trenitalia ritorni sui suoi passi e ripristini i treni notte.
Sebastiano Manno - siciliano residente a Bologna