DAL BLOG DI GIANFRANCO MICCICHE': IL MUSEO RISO? UNA QUESTIONE DI “FAMIGLIA”

ritratto di Club Forza del Sud Cefalu

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Post di redazione

La chiusura del Museo d’Arte Contemporanea di Palermo ha destato, fin dall’annuncio della direzione, tre giorni fa, scalpore e polemiche.

Si sono susseguite dichiarazioni al fulmicotone e difese disperate, ma fino a poco tempo fa non sembravano chiare le cause dello stop all’attività del Riso, tra voci di fondi europei bloccati dall’amministrazione regionale e di complessi lavori di ristrutturazione alla struttura.

Gianfranco Miccichè, a suo tempo promotore del progetto, stamane ha illustrato, nel corso di un’intervista rilasciata all’Ansa, il dietro le quinte di questa triste vicenda.

“La questione dei fondi europei è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La vera questione riguarda la sistemazione della moglie di Gesualdo Campo”.

Micicchè riferisce nello specifico di un incontro col superburocrate.

“Un giorno questo dirigente della Regione mi è venuto a trovare dicendomi che era sua intenzione mettere a capo di Palazzo Riso la moglie, una ‘ottocentista’. Ci sono rimasto di stucco: ho obiettato che un museo d’arte contemporanea guidato da un’esperta di arte dell’Ottocento non era proprio un’idea geniale. Lui ha insistito, adducendo per altro delle motivazioni legate al ricongiungimento con la moglie”.

In seguito Miccichè spiega di avere riferito dell’incontro al governatore Raffaele Lombardo: “Ho raccontato questa vicenda al presidente e tutto è finito lì. In questa vicenda, non credo che Lombardo, né l’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Missineo c’entrino poi molto. Non considero loro i responsabili, qualche altro componente del governo, sì”.

Poi, rivolgendosi all’assessore Missineo, gli rivolge un appello: “Non lo conosco, mi hanno detto che è persona seria. Se ciò è vero, allora, mi auguro che non si pieghi ai capricci di Campo. E’ incredibile come ogni volta che in Sicilia qualcosa funzioni, esce fuori un alto burocrate che si mette di traverso per rovinare tutto”.

Miccichè precisa anche quali sono i suoi rapporti con l’attuale direttore del museo, Sergio Alessandro: “Mi accusano di essere il big sponsor del direttore? Se questo legame è inteso come amicizia affaristica e clientelare allora lo nego assolutamente. In tutta la mia vita ho incontrato il direttore una sola volta, se non ricordo male nel corso di una mostra della Biennale a Venezia. Se big sponsor, invece, significa difensore di una persona e di un team che hanno dimostrato, con i fatti, di sapere lavorare in maniera eccellente, allora non posso che rivendicare con orgoglio questo appellativo”.

Miccichè ricorda che “l’idea di realizzare un museo d’arte contemporanea a Palermo è nata a metà degli anni 2000 quando al ministero dell’Economia decidemmo che anche l’arte poteva essere protagonista dello sviluppo del Sud. Siglammo un accordo con la Biennale di Venezia per esportare nel meridione alcune delle loro mostre in nuovi spazi espositivi. Con l’allora governatore Totò Cuffaro e l’assessore regionale ai beni culturali Fabio Granata abbiamo individuato in Palazzo Riso la sede siciliana”.

A quel punto, “quando ho saputo che a direttore del museo era stato scelto un dirigente regionale, Sergio Alessandro, sollevai i miei dubbi. Mi ero sbagliato. In questi anni Palazzo Riso, grazie al lavoro del direttore e del suo staff, è diventato un polo museale di prim’ordine. Un giorno navigando su internet in un sito specializzato in arte contemporanea ho addirittura letto che palazzo Riso e il Maxxi di Roma erano indicati come i musei italiani del futuro.

Insomma la scommessa è stata vinta, Palermo può vantare uno spazio espositivo tra i più innovativi e ricercati d’Europa, rovinare tutto per assecondare le mire clientelari di qualcuno è assurdo, un vero delitto”.

ritratto di Gianfranco D Anna

Sergio Alessandro revocato dell'incarico

Fonte: ANSA Sicilia - 14 gennaio, 18:22

Sergio Alessandro, direttore del Museo d'arte contemporaneo Riso di Palermo, ha comunicato che gli e' stato notificato da parte del Dirigente Generale Gesualdo Campo l'avvio del procedimento disciplinare volto alla revoca dell'incarico di direzione del Museo.

Articolo originario: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2012/01/14/visualizza_new...

ritratto di Saro Di Paola

LA SICILIA NON C'ENTRA

Allora non mi ero, proprio, sbagliato.
Avevo letto bene tutta la vicenda!

E devo dire che ancora una volta MICCICHE' HA RAGIONE !

E' proprio una questione di "famiglia".
NON DI FAMIGLIA!

Quel che certo è che nella vicenda LA SICILIA NON C'ENTRA e, meno che meno, L'ARTE MODERNA.