Ingiusta e penalizzante soppressione punti nascita Cefalù e Petralia

ritratto di Gaetano Lapunzina

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La scelta di sopprimere i punti nascita di Cefalù e Petralia, resa nota con la pubblicazione del Decreto adottato il 02 dicembre 2011 dall’Assessore Regionale alla Sanità, è inaccettabile, perché penalizza pesantemente ed ingiustamente l’intero comprensorio delle Madonie. Senza volersi lanciare in inutili e dannose dispute territoriali, appare insostenibile la motivazione con la quale, tra le strutture di Termini, Cefalù e Petralia, tutte catalogate al di sotto del limite dei 500 parti l’anno, si è deciso di tenere aperta quella di Termini Imerese, “ poiché dovrà accogliere anche i parti provenienti dai punti nascita dismessi di Petralia e Cefalù”, che finiscono, così, con l’essere il bacino d’utenza di un Ospedale, quello di Termini, il cui Comprensorio sarebbe stato viceversa assai meno penalizzato, per la maggiore vicinanza con le tante strutture del Capoluogo. Assurdo, poi, dichiarare che si è inteso “privilegiare la struttura pubblica, anche considerata la mission principalmente oncologica prevista per la sperimentazione gestionale della fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù, nonché in considerazione dei minori tempi di percorrenza dal punto nascita di Petralia”, fingendo di ignorare che la sperimentazione gestionale, da tempo dichiarata conclusa, portava con sé, come garanzia, il mantenimento dei principali reparti a tutela della salute nel territorio, e che asserire la maggiore vicinanza con Termini di comuni come Pollina o San Mauro Castelverde significa ignorare, del tutto, la geografia e la viabilità di quelle zone. Una decisione sbagliata, assunta alla chetichella, dopo aver sopito le proteste autunnali con l’ipotesi del rinvio, ed adottata con la complicità della Commissione ARS, in cui nessuna voce contraria si è alzata. E’ auspicabile che il Territorio sappia nuovamente organizzare forme di civile ed incisiva protesta, per scongiurare ciò che oggi appare un imminente scippo.
Gaetano Lapunzina - Consigliere provinciale

ritratto di Angelo Sciortino

Non appoggiamolo

Che dici, si deciderà questo PD a togliere il suo appoggio a un governo Lombardo, ignaro delle realtà geosociali della Sicilia e sordo al grido di protesta dei cittadini?