Nicola non è mai stato critico d'arte, eppure...
9 Gennaio 2012, 17:23 - Salvatore Di Majo [suoi interventi e commenti]
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E TU CHINI LA TESTA
Fanno ciò che vogliono
perché tu non sai.
E questo tuo stato
corrode le nostre pietre,
fa abbattere le case
dei tuoi antenati,
regalandoti la superbia
degli scienti, di quei furbi
che ti comandano e decidono
di affamarti o di darti
i loro avanzi.
E tu chini la testa
attaccandoti ad un pezzo
di latta che, se vuoi,
puoi chiamare frigo, auto
o altro;
e loro ti strappano la terra,
i tuoi alberi, le tue erbe,
e tu sei convinto
che nulla puoi perché
così sempre è stato.
E il mutare del tempo
più non ascolti,
come tuo figlio più
non conosce la mucca o la gallina
chiuso in un recinto per uomini
tra le illusioni di una follia
che giorno per giorno
cancella il tuo volto come
i tratti esenziali di questa
terra.
E ripeti le ingiustizie
subite dai tuoi padri,
spogliandoti di secolari tradizioni
che, nel tempo, ti hanno reso
compagno, amico, fratello.
E i giorni sorgeranno
e nessuno più ricorderà
quel pescatore che
stendeva la sua rete
nelle mattinate assolate
d’inverno.
Questa poesia è di Nicola Imbraguglio, un nome che dovrebbe ancora dire qualcosa a molti di noi. Lo riscopro dopo gli eventi "culturali" degli ultimi giorni, dei quali si parla solo per il turpiloquio un tantino spinto. Suggerisco una visita al sito http://www.poesia-creativa.it/nicolaimbraguglio.htm. Mi rendo conto che leggere un libro o andare sul web per delle poesie è una pratica priva di qualunque mondanità ma tant'è...
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Non penso che leggere i
Non penso che leggere i libri di Nicola sia qualcosa di fatuo. Certo non è un gigante della letteratura e certamente, forse per motivi "politici",è negletto. Ma nessuno credo possa disconoscere l'intensità dell'unione tra lui e questo nostro paese,testimoniata in tante poesie,racconti e in un ultimo scritto ancora,che io sappia,inedito.Mi ha fatto grande piacere che lo si ricordi e lo si citi.Grazie.