La storia (e i meriti) del san Raffaele: "I malati sono con noi"

ritratto di Giusi Farinella

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Fonte: il Giornale.it - Articolo di Gabriele Villa - 28 dicembre 2011, 08:46

Lo scandalo mediatico resta fuori da padiglioni e sale operatorie. Il direttore scientifico: "Siamo sempre al top per ricerca e terapie"

Esiste un antidoto contro lo sconforto? Viene il sospetto che al San Raffaele l’abbiano trovato e, almeno per il momento, non abbiano alcuna intenzione di rivelarlo all’umanità. Intendiamoci, anche se i laboratori di ricerca del complesso di via Olgettina a Milano, sono tra i più premiati del mondo, l’antidoto in questione non sembra uscito dalla lente di un microscopio, né dall’incrocio fortunato di cellule che interagiscono tra loro per fare un buon lavoro.
A meno che non si vogliano considerare «cellule che interagiscono tra loro per fare un buon lavoro» gli oltre 700 medici e 1900 tra infermieri e personale di supporto che, pur travolti dalla furiosa bufera mediatica, resistono imperterriti. Al capezzale dei degenti, come in sala operatoria, come nelle cucine. Entri nella megalopoli del San Raffaele, passi sotto la cupola dello scandalo e non puoi non pensare alla fatture gonfiate, ad un uomo che si è suicidato, portandosi via la sua verità, agli aerei che andavano e venivano non solo e non tanto per scopi umanitari. Persino lo sguardo dell’Arcangelo, alto otto metri, che svetta sulla cupola, ingaggiato da quel «diavolo» di don Verzè per vegliare sulla buona sorte di tutti pazienti e dipendenti, sembra un po’, come dire, disorientato dagli accadimenti di questi mesi. Eppure se ti metti a girare per i padiglioni, se ascolti le conversazioni dei pazienti o quelli dei loro familiari, se ti capita di spiare medici e infermieri all’opera riesce difficile pensare e scrivere che questa corazzata della salute si sia arenata.
La professoressa Maria Grazia Roncarolo, direttore scientifico dell’istituto è la prima rompere gli indugi: «Abbiamo fiducia nella magistratura perché faccia chiarezza, ma abbiamo continuato e continuiamo a lavorare in questo posto perché siamo convinti che questo sia l’ospedale dell’eccellenza. Che questo sia il luogo dove la ricerca medico-scientifica in Italia ha prodotto i risultati migliori portando alla conoscenza e allo sviluppo di terapie d’avanguardia, che si traducono in pubblicazioni, brevetti e in studi clinici. Nel 2010 i ricercatori del San Raffaele hanno pubblicato 832 articoli scientifici su riviste internazionali prestigiose. Attualmente il San Raffaele ha 250 brevetti attivi. 566 sono gli studi clinici in corso con più di 10.500 pazienti arruolati». «Dicono che prendiamo troppi finanziamenti istituzionali, io direi che rispetto alla mole di risultati che produciamo ne prendiamo troppo pochi: 18,2 milioni di euro l’anno scorso e quest’anno 17,1. Fondi pubblici che utilizziamo per pagare i ricercatori e le infrastrutture che servono loro. Un budget che abbiamo rendicontato fino all’ultimo centesimo e che non avremmo alcuna difficoltà a rendere pubblico nel dettaglio». Mantenere la barra dritta per governare la corazzata con lucidità anche in acque tempestose. […]

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ritratto di Nicchi Salvatore

Caro Giusi, mi viene da dire

Caro Giusi, mi viene da dire parafrasando una celebre canzonetta" menomale che adesso c'è nerone".-
Credo che la "politica", però stia rovinando tutto anche lì!

ritratto di Giusi Farinella

La politica è tarlata

C'è poco da fare , non ce ne usciamo più in Italia
non è questione di ideologia ma di tarlo ... il tarlo della politica italiana.
Ciaò Totò buon anno (??)

ritratto di Nicchi Salvatore

Volere è

Volere è potere!
Un'abbraccio!