L'iceberg alla deriva

ritratto di Salvatore Solaro

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Immaginate Cefalù - per la sconfortante storia politica e sociale che la sta attraversando - posata su un'enorme iceberg alla deriva. Immaginate i suoi abitanti che, incuranti, indifferenti, incoscienti, continuano noiosamente a campare alla meno-peggio, presi soltanto a curare gli affari loro. L'iceberg, intanto, comincia a sciogliersi..... Si allontana sempre più dal continente che l'ha generato.... ed in questo lento, lungo viaggio senza ritorno, "Gafludi" comincia a disperdere nell'acqua tutti i suoi segni caratteristici che l'hanno da sempre distinta da mille altre città: era unica, un gioiello incastonato tra le rocce della Rocca.
Nel mentre, conquistatori senza scrupoli, venuti da altre terre, senza nessun legame - amore - relazione con la storia di "Gafludi", approdono sull'iceberg, pensando di essere arrivati sull'isola del tesoro. La popolazione autoctona, continua incurante, indifferente, incosciente, a girarsi dall'altro lato, i propri affari "uber alles". "Gafludi" non gli appartiene, ci vivono dentro e la sentono come un corpo estraneo, la vivono con un senso di fastidio e ne parlano pure male.
I conquistatori, in un simile contesto, trovano terreno fertile per le loro scorribande, si arricchiscono e scappano via. Nessuno li ostacola, anzi a "Gafludi", fra gli abitanti, trovano servili collaboratori che in cambio di qualche favore, danno via tutto, l'anima stessa della città che inesorabilmente scompare, inghiottita non dal mare che la sostiene, ma dall'ingordigia degli uomini che la divora.