Le palme muoiono ed il comune dorme 3...un buon esempio ed..il villone della Sidis.
15 Dicembre 2011, 10:03 - Vincenzo Gerone [suoi interventi e commenti]
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Mentra abbiamo esempi di responsabilità dati dal proprietario dell'hotel Villa Gaia, continuano ad accumularsi le foto delle palme infette lasciate la' a covare centinaia di punteruoli.
Eppure le palme che ho fotografato ricadono in aree i cui propetari, a mio avviso, sono in grado di sostenere questa miserrima spesa...poi non lo so.
Se i proprietari riescono ad arrivare prima della denuncia, invece di 5mila euro possono spendere 50-100 euro..
Ricordando che è reato penale e che per colpa di una palma non possiamo farne morire centinaia invito i proprietari del villone a tre piani adiacente la Sidis a provvedere quanto prima per il bene delle nostre amate palme.
A chi mi ha detto di farmi i fatti miei vorrei rispondere che mi sto facendo e i fatti miei e i fatti di tutta la collettività!
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Volevo ricordare i
Volevo ricordare i precedenti interventi:
http://www.laltracefalu.it/node/6296
http://www.laltracefalu.it/node/6310
Non possiamo lasciarle morire!
Se qualcuno a Cefalù è in grado di fermare l'epidemia si faccia avanti subito... si faccia pubblicità. Non possiamo stare con le mani in mano ad aspettare che il Comune interviene. Campa cavallo! Fate girare.. Le palme sono state piantate dai nostri padri e dai nostri nonni e non possiamo lasciarle morire!
Approfittare dell'inverno!
Da un vivaista ho saputo che, con l'inverno, il Punteruolo rosso smette di riprodursi e si annida all'interno della palma ormai infetta senza migrare su altre ancore sane.
Bisogna, quindi, approfittare del periodo invernale sfruttando il doppio vantaggio:
1 - tempi di intervento relativamente più lunghi prima che il coleottero si riproduca;
2 - velocità di propagazione dell'infestazione ridotta.
Debbo, purtroppo, dire che i costi di intervento a carico del proprietario non sono certamente di 50 – 100 Euro ma di qualche centinaio di Euro in caso di risanamento - previo nulla osta dell’Ufficio del Servizio Fitosanitario competente – della palma infestata ad uno stadio iniziale.
L’intervento di risanamento prevede, infatti:
- il trattamento di potatura di risanamento consistente nella rimozione del materiale vegetale infestato e nella copertura delle superfici di taglio attraverso mastici attivati con prodotti insetticidi e fungicidi;
- la distruzione del materiale vegetale infestato rimosso attraverso triturazione meccanica fine o idoneo trattamento termico;
- il trattamento ad azione insetticida con l’impiego di prodotti fitosanitari registrati;
I costi, ovviamente, lievitano se è necessario procedere all’abbattimento e distruzione della palma nel rispetto delle procedure elencate nell’allegato 1 al D.D.G. n. 1984 del 1/7/2011.
Ma se la pianta è ancora sana?
Che si fa per prevenire? Solo sperare che non venga attaccata?
Assolutamente NO!
Mi limito a riportare quanto previsto nell’Allegato B al Decreto Dirigenziale n. 1984 del 1/7/2011 all’art.4:
«Interventi preventivi sulle palme sensibili non infestate.
La strategia di difesa di tipo preventivo dal Rhynchophorus ferrugineus (Olivier), si basa sull’utilizzo di accorgimenti tecnici, che evitino o limitino la possibilità d'insediamento dell’organismo nocivo sulle palme, consistenti in:
- accurate ispezioni periodiche su tutte le piante sensibili all’attacco del parassita;
- idonea potatura di foglie e infiorescenze secche da effettuarsi nel periodo invernale, quando gli adulti riducono sensibilmente i voli, con eliminazione dei residui ottenuti;
- evitare i tagli delle foglie verdi durante il periodo primaverile-estivo o, se proprio indispensabili, coprire e disinfettare le ferite con mastici eventualmente associati a insetticidi autorizzati per l’uso, in quanto la superficie di taglio è attrattiva nei confronti dell’insetto. Se i tagli sono effettuati in inverno, quando l’attività di volo dell’insetto è minore, bisogna tenere in considerazione che le ferite possono essere suscettibili di attacchi fungini, in quanto cicatrizzano più lentamente;
- trattamenti con l’impiego di prodotti fitosanitari registrati (in generale nei giardini domestici si possono usare solo prodotti per piante ornamentali “PPO”; nelle aree pubbliche solo prodotti registrati su alberature stradali, parchi pubblici, etc..). In ogni caso, tenuto conto della possibilità di autorizzazioni concesse dal Ministero della Salute solo temporaneamente, è opportuno contattare preventivamente il Servizio Fitosanitario Regionale, per acquisire informazioni aggiornate sui prodotti autorizzati, o formulazioni contenenti nematodi entomoparassiti (vedasi allegati n. 1 e 2) idoneamente formulati. I volumi di soluzione da utilizzare devono essere adeguati alla dimensione della palma ed assicurare la copertura, con cadenza mensile, dalla primavera all’autunno.»
Maggiori informazioni, riferimenti normativi, documenti e recapiti dell’Ufficio provinciali del Servizio Fitosanitario Regionale di Palermo nell’articolo “Il Punteruolo Rosso a Cefalù” (http://www.laltracefalu.it/node/6163)
domani alcuni tecnici romani
domani alcuni tecnici romani saranno a Cefalù. Saranno in città per capire cosa sta succedendo e per questo quanti vogliono avere una loro consulenza possono chiamare al numero 320.7498564.