La contabilità ammorbidita

ritratto di Angelo Sciortino
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Un giorno, poco dopo la nomina ad assessore di Cocco, il Sindaco Guercio ebbe a dirmi che aveva trovato in lui, finalmente, l'uomo adatto per l'incarico e aggiunse che gli si doveva il merito di “aver fatto trovare tanti soldi nelle pieghe della contabilità”.

E' trascorso un anno, ma dalle pieghe della contabilità non sono venuti fuori soldi, ma debiti. Così tanti, che la Corte dei Conti è stata costretta a intervenire e la parte più responsabile del Consiglio sta tentando ogni azione possibile per evitare il dissesto finanziario dell'Ente.

Il Sindaco e la Giunta tacciono, invece. Tacciono e non prendono alcuna iniziativa, come se il problema non li toccasse. Neanche gli uffici finanziari del Comune sembrano preoccupati della situazione, sebbene, come si dice in un comunicato dell'UDC, “le responsabilità vanno ricercate altrove e anche nei ritardi della macchina burocratica: uffici comunali e assessore Cocco in primis”.

Anche se il gioco di parole non mi piace molto, non so resistere alla tentazione di cedervi: ora capisco perché l'assessore Cocco piaceva al Sindaco e a qualche suo collega Assessore e forse al solito ragioniere Meli. Data la sua non eccelsa statura fisica, egli fu scambiato per l'ammorbidente Coccolino, con il quale speravano di ammorbidire i conti e forse perfino i debiti. A mortificare questa folle speranza sono stati i giudici della Corte dei Conti e altre Istituzioni regionali preposte al controllo degli Enti Locali. Costoro si sono accorti che non ci si trovava in presenza di un ammorbidente, ma piuttosto di una dura noce, e hanno ritenuto comodo e utile usarla come arma o proiettile in difesa dei cittadini, così come fanno le scimmie nella giungla, quando dall'alto di un albero lanciano le noci di cocco contro chi li attacca.

Ecco perché alcuni consiglieri comunali stanno tentando di trovare soluzioni per evitare che accada il peggio. Sempre nel comunicato dell'UDC si legge che i consiglieri: “Lapunzina, Calabrese, Terrasi, Noto e Barracato, non stanno lesinando energie per cercare di porre rimedio ad una situazione che potrebbe diventare drammatica. Il loro lavoro è esemplificativo di come la politica debba guardare, in primo luogo, alle esigenze della cittadinanza, senza anteporre a quest’ultime interessi partitici e personalistici”.
Speriamo bene, ma soprattutto speriamo che i cittadini evitino scelte elettorali come quelle del passato.