Addio ai treni notturni tra Nord e Sud, cancellato anche il "Treno del sole"
6 Dicembre 2011, 21:01 - Gianfranco D Anna [suoi interventi e commenti]
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Fonte: laRepubblica Palermo.it – Articolo di Salvo Catalano, 06 Dicembre 2011
PALERMO - Per decenni i loro nomi evocativi sono stati un simbolo dell'Italia unita e dell'emigrazione: Treno del sole, Trinacria, Treno dell'Etna. Un simbolo che adesso finirà nei ricordi: dal prossimo 12 dicembre chi dalla Sicilia vorrà raggiungere Milano, Torino e Venezia non potrà più farlo in treno. Con il nuovo orario invernale, Trenitalia ha deciso di cancellare gli ultimi tre collegamenti diretti che erano rimasti con le città del Nord. Fermata obbligata diventerà Roma. […]
Attualmente sono 26 i treni che uniscono le città siciliane al resto d'Italia, dal 12 dicembre diventeranno cinque da Palermo e cinque da Siracusa, tutti con destinazione Roma. Verranno cancellati del tutto il Palermo/Siracusa-Torino (Treno del sole), il Palermo/Siracusa-Milano (Trinacria) e il Palermo/Siracusa-Venezia (Freccia della Laguna). Soppresso anche l'Agrigento-Roma e viceversa. Se gli abitanti della città dei Templi vorranno raggiungere la capitale dovranno optare per il pullman.
Chi, invece, sceglierà di viaggiare in treno verso una città più a nord di Roma, sarà costretto a scendere comunque nella capitale e cambiare convoglio. […]
Resta incerto anche il futuro dei vagoni letto sui treni notte per Roma, visto che ad oggi è impossibile prenotare un posto per il 12 dicembre. Secondo i dati della Fit Cisl in quattro anni, dal 2006 al 2010, a causa dei tagli operati da Rfi e Trenitalia, il numero di passeggeri trasportati tra le due sponde dello stretto si è ridotto di un milione e duecentomila unità. Sulle decisioni di Trenitalia ha influito il pesante taglio sul trasferimento di risorse da parte del precedente governo, che ha spinto i dirigenti dell'azienda pubblica a tagliare le linee economicamente svantaggiose. […]
Leggi l’articolo completo all’indirizzo web: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/12/06/news/addio_ai_treni_nott...
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I dubbi sull'appartenenza
I dubbi sull'appartenenza della Sicilia all'Italia diventano sempre più forti.
Sicilia - Italia
Il numero di passeggeri che negli ultimi anni preferiscono viaggiare in treno si è notevolmente ridotto a causa dei voli low cost sempre più convenienti economicamente. Il problema è riscontrabile solo con coloro che temono il "pericoloso" nuovo mezzo di trasporto o con chi ha qualcosa da "nascondere" dentro le proprie valigie.
In ogni caso la linea per Roma è sempre disponibile da cui poi è possibile collegarsi con il resto d'Italia.
Sicuramente la notizia riportata non è un dramma a livello pratico e neanche politico sull'appartenenza della Sicilia all'Italia. Sicuramente il problema meno preoccupante di quest'ultimi giorni.
Semplicemente bisogna
Semplicemente bisogna privatizzare il settore dei trasporti via treno.
E' da notare come Trenitalia sia un'azienda statale, e per questo fallimentare da OGNI punto di vista.
Il livello qualitativo dei treni è infimo, i prezzi, avendo il monopolio, sono particolarmente elevati e le norme igienico-sanitarie è meglio non nominarle.
E' quasi più facile che i treni arrivino in ritardo piuttosto che puntuali.
I treni italiani sono un pò il simbolo dello Stato italiano, il simbolo del declino e del disastro pubblico di questi decenni.
Da notare che delle sane privatizzazioni che non siano nepotismo, mafia o corporativismo (scambiato spesso per capitalismo) hanno prodotto, come naturale effetto dovuto alla libertà economia e alla competizione, qualità migliore e prezzi minori.
Per tornare in topic, di certo la notizia non è così grave, ciò che invece è grave è come un'azienda con il monopolio e senza nessuna competizione riesca ad andare in perdita tanto da dover operare dei tagli.
Semplicemente bisogna
Semplicemente bisogna mettersi nei panni di una persona anziana con bagagli che deve andare a Milano.
Allora bisogna mettersi nei
Allora bisogna mettersi nei panni di una qualsiasi persona anziana che voglia andare nella penisola. Privilegiamo quelle di Milano e ci dimentichiamo di quelle che devono andare a Torino o qualsiasi altro posto pure nelle vicinanze di Roma? Arrivati in una grande città come Milano, Venezia, Roma, la persona anziana, sola, si troverebbe in ugual modo in difficoltà per spostarsi anche nelle più prossime destinazioni. In ogni caso per una persona anziana è sempre consigliato avere un accompagnatore che sia in treno, in aereo. Non mi fraintenda sig. Salvatore Culotta, in precedenza volevo fare solo riferimento che i tagli alla linea Sicilia - Italia sono niente a quello che ogni giorno vedo sui Treni Regionali Cefalù - Palermo. Occupiamoci prima di quelli locali.
La notizia non sarà un "dramma" ma è grave
Certamente il numero dei passeggeri che usano il treno per spostarsi dal sud al nord dell'Italia è in diminuzione,
certamente, considerato lo stato attuale della rete ferroviaria da Roma in giù, è più veloce lo spostamento in aereo anche per chi da Cefalù deve prima raggiungere l'Aeroporto di Palermo o Catania
ma non possiamo dimenticare che, quando ci si deve trasferire per lavoro o, comunque, per lunghi periodi dalla Sicilia verso le città del nord Italia e, quindi, ci si muove con diversi bagagli al seguito, il treno notturno - nel nostro caso in partenza direttamente da Cefalù - rimane il mezzo più impiegato e comodo.
Cari Stephen e Andrea, provate per un attimo a mettervi nei panni di una famiglia con bambini o di persone anziane o anche di ragazzi/e da soli/e o in coppia che, trasportando vari bagagli, dovranno scendere a Roma e spostarsi su un altro binario per prendere la coincidenza per la loro destinazione finale.
Provate ad aggiungere il disagio del farlo di notte o del dovere attendere un altro treno dato che, come dice Stephen "E' quasi più facile che i treni arrivino in ritardo piuttosto che puntuali."
La notizia non è sicuramente un "dramma" ma è certamente grave anche a livello pratico.
P.S. Per non dilungarmi, ho tralasciato volutamente di parlare della necessità per il nostro paese e non solo di potenziare il trasporto su rotaie a discapito di quello su gomma e di tutte gli annessi vantaggi.
Disagi a parte, il senso del
Disagi a parte, il senso del mio primo intervento era ben altro.Mi dispiace di non essere stato abbastanza chiaro.
Il senso è ben chiaro... purtroppo!
Ricordo che, da piccolo, quando mi capitò di attraversare per la pima volta lo Stretto di Messina mi venne spontaneo domandare "Siamo in Italia?".
Da allora la domanda è cambiata nel senso ma, purtroppo, non nella sostanza.
Non so se esiste ancora ma
Non so se esiste ancora ma un tempo, oltrepassato lo stretto, si trovava in buona evidenza un cartello con scritto "ITALIA".
Non so voi ma io ho trovato
Non so voi ma io ho trovato deleterio anche il fatto che nell'annunciare le previoni del tempo, oggi si fà riferimento a Nord Italia, Centro Italia, Sud Italia ed ISOLE.
Prima l'Italia ere divisa In tre: Nord Italia, Centro Italia e Sud Italia. E l'unità cosè un Giornale?
fino a circa 20 anni fa le
fino a circa 20 anni fa le ferrovie italiane erano ancora tra le migliori in Europa come è giusto che debba essere in un Paese dalla conformazione geografica particolare come è quella dell'Italia. Poi ci sono state come giustamente osserva D'Anna scelte discutibili come privilegiare il trasporto su gomma, e poi i vari tagli che hanno reso le Ferrovie sempre peggiori. Non parliamo (anche se forse si dovrebbe parlarne)della differenza tra i treni che vanno in Sicilia e quelli che sono in servizio al Nord. Questo discutibile "ultimo atto" si inserisce comunque in una situazione non brillante. Anni fa sono andata a Milano in treno e francamente mi sentivo come nel Far West in attesa dell'assalto alla diligenza visto che il responsabile dei vagoni letto a un certo punto è passato e ha detto perentorio:"io ripasserò domani mattina, lei ora si chiuda e non apra a nessuno!"...non era molto rassicurante...Ad ogni modo io penso che ogni atto si componga di quello che è l'effetto pratico e di quello che è il segno simbolico che sta dietro, e dietro questa decisione non vedo nulla di buono, è pur sempre offrire delle possibilità in meno, non tenere conto delle difficoltà di una parte della popolazione che non viaggia volentieri in aereo, è pur sempre allontanare Sud e Nord.
Spostamenti lunghi: conviene volare low cost
La realtà è che i voli low cost, più veloci e comodi, hanno soppiantato i treni a lunghissima percorrenza.
E infatti anche i nostri treni notte, nel corso degli ultimi anni, hanno avuto un crollo vertiginoso di viaggiatori.
Continuano a costare tanto e incassano sempre meno.
È vero anche che la perdita la integra lo Stato.
Ma occorrono sempre più risorse pubbliche.
si, però a volte può
si, però a volte può essere più comodo il treno, ad es.se si deve tornare da Roma a Cefalù, era molto più comodo arrivare direttamente a Cefalù invece di andare a Palermo all'aeroporto, bagagli ecc....Secondo me se si fossero spesi più soldi per rendere quei treni più comodi, puliti, puntuali e affidabili, questo crollo non ci sarebbe stato, e questo anche aumentando un po' le tariffe. Invece ogni anno era sempre peggio...E c'è anche il problema dei treni regionali, dei treni per i pendolari...che facciamo aboliamo pure questi?:) I trasporti sono un servizio che dovrebbe essere garantito e gestito bene
Spostamenti lunghi
Come sempre in Italia restiamo,secondo me, qualche passo indietro. In paesi europei ed in Cina per le tratte (brevi),il brevi e' tra parentesi perché le tratte brevi per gli altri,le nostre diventano lunghissime,ad esempio la tratta Palermo Milano per noi e' lunghissima per i Cinesi e' tratta breve,investono nelle ferrovie con i treni a lievitazione magnetica,se non sbaglio si chiamano così.
Noi anziché sviluppare le ferrovie abboliamo i treni,del resto cosa logica visto i tempi di percorrenza. La domanda a questo punto e',sarà la scelta giusta? La più logica? Davvero la più economica e pratica per l utente?.
Aspettiamo l'alta velocità
Oggi è quasi impossibile (tranne al Nord) fare concorrenza all'aereo e quindi trenitalia ha deciso di lasciare il monopolio della mobilità a Ryanair in attesa dell'alta velocità.
Da Repubblica: Stop ai "treni del sole", 800 in mobilità
Stop ai "treni del sole", 800 in mobilità, lavoratori sui binari da Messina a Milano
Fonte: laRepubblica Palermo.it – Articolo di Salvo Catalano, 10 Dicembre 2011
Nella città dello Stretto bloccati gli imbarcaderi: dopo l'annuncio della soppressione dei treni diretti dalla Sicilia oltre Roma gli addetti ai treni notte andranno in mobilità. I sindacati minacciano altre azioni di protesta
PALERMO - Hanno occupato i binari della stazione di Messina e bloccato le operazioni di imbarco dei treni sui traghetti diretti a Villa San Giovanni. Ad inscenare la protesta contro i tagli di Trenitalia dei treni a lunga percorrenza sono stati trenta dipendenti della società Servirail, che si occupano dei servizi cuccette sui treni notte.
Dal prossimo lunedì, infatti, saranno soppressi i treni dalla Sicilia diretti oltre Roma. I lavoratori, intorno alle 17, hanno occupato la zona degli imbarcaderi, impedendo l'ingresso delle carrozze sui traghetti. Mentre in mattinata, verso le 11, hanno bloccato il transito della Freccia della Laguna proveniente da Venezia, sui binari 7 e 8 della stazione di Messina.
Dall'11 dicembre, dei 26 convogli che attualmente collegano l'isola col resto d'Italia, ne rimarranno solo dieci, tutti con capolinea nella capitale. Spariranno storici treni legati all'epopea degli emigrati: il Treno del Sole, Trinacria, Treno dell'Etna. Con pesanti ripercussioni anche sull'occupazione. Soltanto nella città dello stretto, sono 85 i dipendenti della Servirail (ex Wagon Lits) che da domani saranno in mobilità, 800 in tutta Italia considerando anche i lavoratori della Wasteels, che cura i viaggi internazionali, e quelli della Rsi impegnati nella manutenzione. […]
Leggi l’articolo completo all’indirizzo web: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/12/09/news/stop_al_treno_del_s...
Oggi ho trovato su La Stampa.it
Oggi ho trovato su “La Stampa.it” un ulteriore articolo (di Laura Anello) sulla soppressione di alcuni treni, e credo che ciò confermi che l’argomento non dovrebbe essere sbrigativamente archiviato.
Ne riporto un brano, l’intero articolo su La Stampa.it di oggi.
"11/12/2011 - LA NOSTRA STORIA ADDIO A UN SIMBOLO
L'ultima volta sul treno che ha unito l'Italia
A bordo del "diretto del sole" Palermo-Torino che da oggi viene soppresso.Negli scompartimenti le stesse storie di lacrime e speranza di 50 anni fa
…Ultimo viaggio: da oggi niente più collegamenti diretti tra Sud e Nord, per risalire lo Stivale bisognerà fare almeno una tappa a Roma o, in direzione contraria, a Bologna. Addio, proprio nell’anno centocinquantesimo dell’Italia unita, al Treno del Sole, ma anche al Conca d’Oro (Palermo-Milano), al Freccia del Sud (Catania-Milano), al Treno dell’Etna (Siracusa-Torino), alla Freccia della Laguna, il Palermo-Venezia. Tutti vagoni protagonisti di una seconda unificazione del Paese, con l’incontro-scontro tra dialetti e culture, l’emigrazione di massa, la partecipazione degli operai meridionali al boom economico nazionale…"
Laura Anello
Per leggere l'articolo completo: http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/433920/
Anche Striscia la Notizia
Anche Striscia la Notizia, nella puntata di ieri 10 dicembre, si è occupata della vicenda e, in particolare della sorte di 1200 “lavoratori treni-notte” della Servirail Ex-Wagon Lits, azienda che lavora nel settore dei treni-letto per conto di Trenitalia.
Guarda il servizio del Gabibbo: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?14180
Qualcuno aveva qui scritto
Qualcuno aveva qui scritto "La notizia non è poi tanto grave".Certo,teorizzare è facile.