Finalmente un po' di luce
12 Novembre 2011, 13:39 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti]
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Sembra che finalmente l'uomo che voleva guardare in faccia i traditori durante l'ultimo voto alla Camera, dimentico che tanti Italiani guarderebbero lui in faccia come l'uomo che li ha traditi e che per diciotto anni li ha ingannati, stia per andarsene.
Verrebbe voglia di dire: meno male! oppure finalmente! Ma non possiamo farlo, perché sappiamo che ci aspettano giorni duri, in cui pagheremo la nostra mal riposta fiducia e il nostro silenzio, quando Berlusconi e Tremonti assicuravano che tutto andava bene, che i conti erano a posto e che ormai era tempo di diminuire le tasse.
Uno spiraglio s'intravvede, però, grazie al Presidente Napolitano, che ormai ha dimostrato il suo diritto a essere annoverato, insieme a Einaudi, fra i migliori due Presidenti che l'Italia abbia avuti.
La sua quasi certa decisione di dare l'incarico a Monti di formare un nuovo governo di “salute pubblica”, fidando sulle sue capacità, non soltanto tecniche, e sulla grande stima internazionale di cui gode, lasciano ben sperare. Come lascia ben sperare la sua perentoria affermazione che occorre, per risolvere la crisi, distruggere i tanti privilegi che frenano ogni sviluppo e fare finalmente le necessarie riforme strutturali. Quando l'ho ascoltato pronunciare queste parole, ho avuto
l'impressione che stessero parlando all'unisono Einaudi, Sturzo, Rossi e Leoni.
Speriamo che anche nel suo caso non si tratti di “prediche inutili”, come le definiva Einaudi. E il pericolo che il suo tentativo risulti vano c'è, se è vero che un giacobino ministro non è mai un ministro giacobino. Ve l'immaginate Monti che cerca di convincere quella caterva di parlamentari ignoranti e incuranti del bene del Paese, fino al punto di diventare una Casta scroccona e china sotto il peso dei suoi privilegi?
Sarà un'opera difficile, la sua, ma ha speranza di successo, perché non è più solo, avendo il sostegno del Presidente Napolitano, che ha saputo parlare al Paese, agli Italiani e ai politici stranieri; perché ha alleati i mercati e gli investitori stranieri, che già al solo sussurro del suo nome hanno ripreso fiducia nel nostro Paese, consentendo il ribasso del famoso spread; perché anche gli Italiani, stanchi
di correre dietro alle menzogne, si troveranno di fronte uno che le verità le dice con sincerità e cognizione di causa e per il loro futuro lo sosterranno non per la sua ricchezza o per la sua autorità, ma per l'autorevolezza, che gli deriva dalla sapienza e dalla integrità morale.
Integrità morale non soltanto materiale, ma anche e soprattutto intellettuale. Sarà per lui un lungo e faticoso cammino, ma gli auguro, per i figli e i nipoti degli Italiani, che mai gli vengano meno le forze per sostenere i tanti impegni che l'attendono.
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