L'altra Cefalù

ritratto di Salvatore Culotta

Versione stampabile

Voglio far seguito all’articolo-sfida di Angelo con un semplice elenco, affiancandomi a quanto egregiamente detto da Gianfranco, ribadendo che ritengo sbagliato piatire per occasioni di lavoro da quattro soldi e probabilmente superflue quando ci sarebbe tanto da fare, senza alcuna reale necessità di invocare un ulteriore allargamento della dimensione urbana con altri villini e condomini. Voglio anche dire, o forse ridire, che si deve muovere un rimprovero alle imprese ( edili in questo caso) di Cefalù: non sono capaci di “crescere”, di proiettarsi verso mercati più lontani della ristretta (in senso meramente fisico) cerchia urbana locale, di specializzarsi in questa o quella attività edilizia, di contribuire a formare maestranze di qualità, sostanzialmente non riescono ad avere l’ambizione di dimostrare il proprio valore.
Quelli che seguono sono alcuni degli impegni, nel solo settore edile o urbanistico che sia, da pretendere da questa e dalle prossime Amministrazioni e non è una lista scontabile o trattabile, e costituiscono, a mio avviso, l’unica strada che garantisca un futuro, ben oltre e con ben altra qualità dello stare appesi alla sfilacciata corda di un malinteso turismo ormai non-sostenibile.
Progetti per Cefalù
1) Piazza C. Colombo
2) Mura megalitiche v. Paramuro
3) Risanamento fronti a mare
4) Scavi archeologici e restauri Rocca
5) Museo Archeologico
6) Rifacimento Lungomare
7) Allargamento piazza Spinola
8) Teatro Rocca
9) Parco ai piedi della Rocca
10) Piazza Duomo
11) Mercede
12) Rivitalizzazione zona nuova
13) Linee aeree sottotraccia
14) Ripulitura centro storico
15) Area Miccichè
16) Circolo Unione
17) Parcheggi
18) Risanamento pareti Rocca
19) Caserma VV.FF.
20) Riappropriazione Caserma Botta
21) Piscina
22) Centro riciclo rifiuti
23) Eliporto
24) Potenziamento e manutenzione rete viaria extraurbana
25) Arredo urbano
26) Scuole
27) Corsie ciclabili
28) Interventi per la mobilità pedonale
C’è quanto basta per garantire lavoro per decine di anni, per tutti.
Senza cadere (almeno qui) nell’infausto pensiero : “ Bisogna essere realisti, sono solo sogni etc.”. Non si deve chiedere di meno. Se qualcuno dice di amare Cefalù e ne vuole assumere la guida sottoscriva questo programma e DIMOSTRI di poterlo realizzare,per intero.
Non credo ci possa essere più tempo e spazio per contorti e gratuiti proclami etico-filosofici , alte ( o basse) strategie,acutissime analisi, richieste cosìdette di buon senso, personalistiche visioni e così via.

ritratto di Nicchi Salvatore

Sottoscrivo ed aggiungo

Sottoscrivo pienamente ed aggiungo che la riconversione delle imprese edilizie locali, nel segmento del recupero edilizio e della ristrutturazione dei fabbricati, darebbe molta più visibilità e professionalità, oltre che dare più lustro al centro storico; il tutto con la supervisione e la contribuzione delle amministrazioni.
Hai dimenticato:
1) Interporto, indispensabile per svincolare il centro storico dal transito dei veicoli pesanti;
2) Parcheggi, non stò qui ad evidenziare il beneficio;
3) Porto turistico di presidiana;
4) Sistemazione strade urbane ed ecstra urbane;
5) Ripresa della rete idrica cittadina;
6) Potenziamento depuratore;
7) Sistemazione ed affidamento di molti beni comunali;
e chi più ne ha più nemetta.
Si tratta solo di decidere quale futuro deve avere ed a quale tipo di economia bisogna guardare per il futuro.
Penso che questo mero elenco di opere, possa significare, oltre ad una svolta economica, quello a cui guardare per il bene della città e dei Cefaludesi.
Basta volerle le cose.

ritratto di Salvatore Culotta

Non ho dimenticato nè il

Non ho dimenticato nè il tuo punto 2 nè il 4.

ritratto di Angelo Sciortino

Non era una sfida

Il mio appello non era, caro Salvatore, una sfida, ma un grido disperato di chi non ha gli strumenti per intervenire per aiutare Cefalù a non morire.
Per questo mi sono rivolto agli architetti e agli ingegneri, che questi strumenti li hanno, ma finora hanno preferito il "piccolo cabotaggio".
Ho voluto pungolarli e aspetto di sentire le loro proposte.
Intanto avete risposto con lodevole solerzia tu, Mauro Caliò e Salvatore Nicchi. Vi ringrazio, anche a nome di quella Cefalù che vuole vivere ancora e non morire di lisi.