POSTA VECCHIA : "GALEOTTA FU" ..... LA REVOCA

ritratto di Saro Di Paola

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Nulla che potesse destare la sorpresa ed il clamore che ha destato è riscontrabile nella delibera con la quale il Consiglio Comunale, lo scorso 3 ottobre, ha approvato il progetto di riorganizzazione dell’area dell’ex edificio postale con l’adozione della relativa variante allo strumento urbanistico.

Infatti, la delibera consiliare, adottata alla unanimità e con l’ astensione di un solo consigliere,
E’ STATA UN ATTO DI ASSOLUTA COERENZA CON L’ATTO DI INDIRIZZO che lo stesso Consiglio aveva dibattuto il 23 marzo 2011.

UN ATTO DI INDIRIZZO, proposto dai consiglieri del PD Lapunzina e Fatta, con il quale il Consiglio, ALLA UNANIMITA’ aveva deliberato di :

“1)dare mandato al Sindaco di dare opportune disposizioni agli uffici competenti al fine di predisporre l’approvazione del progetto in variante urbanistica, al vigente P.R.G., che sancisca la permanenza dell’edificio in argomento esclusivamente al fine di realizzare le finalità di pubblica utilità previste dal progetto di riqualificazione dell’area, già finanziato dalla Regione, entro il termine perentorio di giorni 30 a far data dall’approvazione del presente atto di indirizzo.

2) dare mandato al Sindaco e all’Amministrazione comunale di attivarsi, contestualmente, presso la Regione siciliana al fine di definire l’iter necessario per poter ottenere, in tempi brevi, la piena disponibilità delle somme finanziate e poter procedere, successivamente all’approvazione del progetto in variante allo strumento urbanistico, alla concreta realizzazione delle opere di manutenzione della Villa Comunale, alla ridefinizione delle vie Carrettieri e Spagnolo e alla valorizzazione dell’area dell’ex edificio postale di largo Di Giorgio.”

Perciò, a destare clamore e sorpresa sarebbe dovuta essere una DELIBERAZIONE del Consiglio che non fosse stata coerente ed in linea con il predetto atto di indirizzo.

Personalmente, da consigliere comunale, QUELL’ATTO DI INDIRIZZO NON LO AVREI VOTATO.

In opposizione a quell’atto,da consigliere comunale, avrei proposto quell’altro che emerge chiaramente dal post (https://www.qualecefalu.it/lac/node/4585)
che, da cittadino, ho pubblicato su “L’Altra Cefalù” sotto il titolo
“EX EDIFICIO POSTALE : DALLE CHIACCHIERE AI FATTI”.

Un “atto di indirizzo”, quello mio, con il quale, dopo che privati avevano acquistato, alla luce del sole, l’immobile avrei voluto stimolare la Politica a
“sgomberare il campo dalle chiacchiere per aprirlo ai FATTI”.
Ciò, come ho scritto in quel post, APRENDO, con la nuova proprietà,
“UN TAVOLO PER CONCERTARE LA SOLUZIONE PROGETTUALE più idonea per conseguire quell’obiettivo di “ridefinizione delle vie Carrettieri e Spagnolo, di valorizzazione dell’area dell’ex edificio postale” e di riqualificazione urbana che, con il progetto Tuzzolino, si sarebbe voluto, e si vorrebbe, conseguire."

Una soluzione progettuale che avesse avuto
”quella QUALITA’ URBANA E FUNZIONALE con la quale si sarebbe potuto riuscire a contemperare le legittime aspettative del privato e quelle, altrettanto legittime, del pubblico.
Quelle qualità con le quali si sarebbe potuto riuscire a conciliare l’interesse pubblico e quello privato."

Una soluzione progettuale che
“fosse andata, addirittura, oltre le previsioni del prof. Tuzzolino" .

Ciò, in considerazione delle difficoltà, se non della impossibilità, per il nostro Comune di gestire quel “centro polivalente per proiezioni cinematografiche, riunioni, conferenze e 10 postazioni internet” previsto nel progetto medesimo.

Ciò, a mio giudizio, anche per quella obiettiva “obsolescenza” che è, di già, insita nella polivalenza delle destinazioni d’uso che quel progetto ha dato al “centro” medesimo.

Ciò, soprattutto, per evitare che, negli anni 2010, la Politica non facesse degenerare, sulla “posta vecchia della villa”,quella conflittualità pubblico-privato che, negli sessanta, un privato fece degenerare sul pollaio di via Mons. Castelli.
Conflittualità che, per i più giovani di me, non a caso, ho ricordato nel mio post (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5081) sotto il titolo “IL POLLAIO,LA POSTA VECCHIA E LA CARTA BOLLATA”.

Una conflittualità, peraltro, che personalmente mi ricorda quella, certamente più amaramente nota e più recente, dell’EGV CENTER.
Nella vicenda dell’EGV CENTER la politica ritenne di agire per tutelare l’interesse pubblico.
Proprio come nella vicenda della “posta vecchia”.

Nella vicenda dell’EGV CENTER
GALEOTTA FU LA REVOCA o l’annullamento della licenza di costruzione, già rilasciata.
Proprio come nella vicenda della “ posta vecchia” GALEOTTA E’ STATA LA REVOCA o l’annullamento del parere urbanistico del responsabile del servizio, già reso.

Per la vicenda della “posta vecchia”, da cefaludese-cifalutano, non posso che nutrire la segreta speranza in un esito diverso da quello che, a scala indubbiamente maggiore, ebbe la vicenda dell’EGV CENTER.
Tanti dubbi sono, però, più ragionevoli della mia speranza.

Saro Di Paola, 11 ottobre 2011

ritratto di Vito Patanella

talmente giusto

che non si può che essere in sintonia con quanto sostenuto

ritratto di Giusi Farinella

Sei andato in vacanza ?

Sicuramente hai accolto il mio invito e sei andato in vacanza .....
Visto ?
Ti ha fatto bene.
Ciao
Giusi

ritratto di Sergio Carollo

Auguri Architetto

Bentornato
colgo l'occasione per fare gli auguri al tuo figliolo Arch. Mariuccio ...gli auguro tanta felicità!!!!
ti voglio comunque sia sempre bene Giusy....
saluti
il tuo amico da sempre
Sergio