Sanità Sicilia. Punti nascita, passa la proposta Laccoto (PD) di sospensione per un mese del decreto
5 Ottobre 2011, 21:45 - Gaetano Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
Da ViviEnna.it
Ampio e approfondito dibattito oggi in Commissione Sanità convocata dal presidente on. Giuseppe Laccoto (PD) per discutere anche del recente Piano di riordino dei punti-nascita dato il malcontento suscitato in alcuni dei comuni dove il presidio è destinato alla chiusura.
L’assessore Massimo Russo ha spiegato le ragioni a monte delle decisioni prese con il supporto di esperti come i professori Giuseppe Ettore e Paolo Scollo della Società italiana di ginecologia i quali hanno illustrato dati e criteri seguiti e la necessità attraverso proprio una riqualificata rete di assistenza di garantire meglio le puerpere, quindi privilegiandola sicurezza di ogni intervento e la qualità delle prestazioni che evidentemente in centri dove avvengono almeno 500 parti l’anno non è comparabile con altri che presentano numeri minimi.
A conclusione di questo primo incontro che ha dato a tutti la possibilità di esprimere il proprio punto di vista, e sono stati venti i deputati intervenuti, l’on. Laccoto data la delicatezza del tema ha chiesto e ottenuto la sospensione per un mese del decreto assessoriale. Nelle more, anche in considerazione dell’impatto registratosi in alcuni centri, le Eolie e segnatamente Lipari, Pantelleria, Petralia Sottana, Cefalù, la Commissione ha ritenuto di convocare un nuovo incontro esteso alla partecipazione dei sindaci dei territori interessati oltre che agli esponenti della Società di ginecologia per giungere a una revisione dei criteri delle deroghe e far sì che anche laddove è previsto l’accorpamento dei punti nascita si realizzi un tutt’uno con la guardia ostetrica che dovrà essere operativa 24 ore su 24.
L’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha spiegato in Commissione Sanita’ all’Ars il decreto sulla riorganizzazione del “percorso nascita” che prevede la riconversione di 23 punti nascita entro il 30 giugno del 2012.
“Il decreto rispetta puntualmente le indicazioni del Piano Sanitario regionale, approvato da questa Commissione e tiene conto dell’accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni che addirittura prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 1000 parti all’anno. In questi giorni – ha detto Russo – ho sentito tante dichiarazioni demagogiche, critiche e anche attacchi personali: magari fa parte della dialettica politica ma voglio porre una domanda, intendiamo rispettare le regole e gli accordi nazionali, spiegando con pazienza ai cittadini il perche’ dei provvedimenti oppure certa politica, ritenendo di essere onnipotente, vuole farne a meno”?
L’assessore ha ricordato che la Sicilia, in passato, ha fatto registrare indici di mortalita’ superiori alla media nazionale e ha ribadito che il provvedimento mira a garantire alle pazienti e agli stessi operatori sanitari le condizioni di massima sicurezza potenziando i servizi di trasporto per le emergenze neonatali (Sten) e per il trasporto materno-assistito (Stam), sviluppando l’attivita’ dei consultori, implementando le metodologie del parto indolore e riducendo i parti cesarei.
Russo ha anche sottolineato come la riconversione dei punti nascita prevede che sia mantenuta l’assistenza nei presidi ospedalieri con un ginecologo (h 12) e un’ostetrica (h 24) che valuteranno le condizioni delle pazienti e l’eventuale necessita’ di un trasferimento con un’ambulanza dedicata.
“Per venire incontro alle esigenze dei territori – ha aggiunto Russo – in linea con il Piano sanitario, abbiamo oggettivato i criteri adottati per le cinque deroghe (Corleone, Nicosia, Bronte, Mussomeli e Santo Stefano di Quisquina): la difficolta’ di garantire, entro un’ora, il trasferimento delle pazienti verso strutture di secondo livello, l’ampiezza dell’area territoriale di riferimento e una media, nel quinquennio, di almeno 150 parti all’anno”.
L’assessore Russo ha parlato anche della situazione nelle isole, ricordando che a Lipari si e’ registrata negli ultimi anni una percentuale molto elevata di bambini con pesanti deficit dovuti al parto.
“A Lampedusa che e’ una grande isola – ha spiegato Russo – non e’ previsto il punto nascita ma solo un poliambulatorio eppure anche le mamme dell’isola, oltre alle tante donne immigrate, hanno partorito regolarmente e con la massima assistenza”.
Russo ha poi fatto riferimento agli interventi di Giuseppe Ettore, segretario regionale Aogoi e di Paolo Scollo, vicepresidente nazionale Sigo, che oggi sono stati ascoltati dalla Commissione sanita’ per fornire gli opportuni approfondimenti.
“Gli esperti del settore hanno detto che le comunita’ scientifiche difendono il decreto che per la prima volta e’ frutto del lavoro di tavoli tecnici a cui hanno partecipato i massimi esperti della materia e che sintetizza le esigenze di sicurezza delle mamme e dei loro bambini con le esigenze degli operatori sanitari”.
L’assessore Russo ha comunque accolto la richiesta formulata dal presidente della Commissione Sanita’, Giuseppe Laccoto, di ritardare di qualche settimana la pubblicazione del decreto per un approfondimento che consentira’ di valutare l’opportunita’ di mantenere o meno le deroghe previste.
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Epistemologia della mistificazione
In qualità di coordinatore del Comitato spontaneo, che ha già raccolto migliaia di firme contro la chiusura del centro nascite del San Raffaele-Giglio, segnando così un risveglio del senso civico della cittadinanza, mi corre l'obbligo di commentare il resoconto della riunione della Commissione Sanità della Regione, sopra riportata.
I miei studi, quando mi svincolai dai "manuali", liceali e universitari, mi portarono a studiare e approfondire i problemi dell'epistemologia, cioè dello studio dei percorsi logici, che ci portano alla conoscenza e, quindi, alla formazione di opinioni razionali e di idee.
Scoprii così che esiste anche una epistemologia dell'errore: lo studio logico e razionale per capire da dove nasce l'errore: se da premesse errate o da una logica sbagliata.
Forse per mio difetto, ma non ho mai incontrato l'epistemologia della menzogna o della mistificazione o della stupidità. Queste cause di false opinioni vengono studiate da altre scienze, come la psicologia, la psichiatria e il diritto, nei suoi aspetti penali e civili, e dalle moderne scienze cognitive.
Qualcuno mi spieghi che senso ha sospendere il Decreto incriminato per un mese, se questo acquisterebbe validità fra nove mesi, il 30 giugno 2012.
L'assessore mi spieghi " che la Sicilia, in passato, ha fatto registrare indici di mortalita’ superiori alla media nazionale e ha ribadito che il provvedimento mira a garantire alle pazienti e agli stessi operatori sanitari le condizioni di massima sicurezza potenziando i servizi di trasporto per le emergenze neonatali (Sten) e per il trasporto materno-assistito (Stam), sviluppando l’attivita’ dei consultori, implementando le metodologie del parto indolore e riducendo i parti cesarei."
Se gli indici di mortalità (suppongo infantile) sono superiori alla media nazionale, la chiusura di 23 punti nascita è un rimedio? Come si può potenziare il servizio di trasporto per le emergenze neonatali, se il sistema viario siciliano è, per essere buono, fatiscente? Se la Sicilia, stante al suo pluridecennale abbandono, ha tutte le caratteristiche logistiche perché vengano applicate le deroghe previste?
Sono altri i punti che vorrei approfondire, ma non voglio tediare i lettori. Lo farò in altre sedi, qui mi basta aver sottolineata la mia contrarietà non soltanto alle decisioni della Commissione, ma anche alle incongruenze logiche dei suoi membri e dello stesso assessore Russo.
Caro Angelo,la tua logica
Caro Angelo,
la tua logica é disarmante ma altrettanto commovente, non sei lo scemo del paese!
La politica non và per logica!
che senso ha....?
infatti, i risparmi non devono venirli a fare in Sicilia, devono tenere conto del territorio, della viabilità, di tutti i servizi che non abbiamo, e non, una volta che c'è qualcosa che funziona, che migliora la qualità delle vita dei cittadini, decidere di togliercelo.
Giustamente che senso ha che "il provvedimento mira a garantire alle pazienti e agli operatori sanitari le condizioni di massima sicurezza"?e come le garantisce?sottraendo proprio il servizio che funziona e che dà quelle garanzie? è un ragionamento insensato...E poi, se parliamo di deroghe:le deroghe si sono fatte quando si è ravvisata "la difficoltà di garantire, entro un’ora, il trasferimento delle pazienti verso strutture di secondo livello",...bene, e allora se si toglie il punto nascite di Cefalù, come fanno dai paesi madoniti che fanno riferimento a Cefalù, ad arrivare entro un'ora a una "struttura di secondo livello"?magari d'inverno, con condizioni atmosferiche avverse, e con le strade che ci ritroviamo?quindi Cefalù rientrerebbe nei criteri della deroga.
Un NO omerico
Di insensatezza e stupidità hanno dato ampie prove. Il guaio è che sperano che le stesse qualità le abbiano i cittadini di Cefalù e del circondario madonita. Credono che i cittadini siano come i politici, che purtroppo li rappresentano, a destra e a sinistra. Politici che non sono stati capaci di difendere il nostro territorio e i nostri diritti, ubbidienti al comando del capo del loro partito o del loro referente regionale e nazionale.
Ora abbiamo detto basta! Abbiamo scoperto di essere in migliaia, e ancora non abbiamo finito di contarci.
Vedranno che cosa sapremo fare per essere cittadini e non sudditi. Lor signori continuino ancora a tentare d'ingannarci, noi saremo vigili. Tentino di mentire ancora, li scopriremo; tentino di guadagnar tempo nella speranza che dimenticheremo: noi non dimenticheremo. Anzi, il nostro ricordo sarà ancora più vivo nel chiuso di una cabina elettorale, quando dovremo votare. Tutti, ma non loro!
Il nostro è un NO omerico!