DOLOROSO MA NECESSARIO (2)
30 Settembre 2011, 12:39 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti]
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Quelli nelle foto sono due eucalipti che devono essere estirpati :
DOLOROSO MA NECESSARIO.
Proprio come per i ficus della via Umberto I. (https://www.qualecefalu.it/lac/node/374).
NECESSARIO come per l’eucalipto che sovrasta la passerella dell’EGV CENTER.
(https://www.qualecefalu.it/lac/node/5261, https://www.qualecefalu.it/lac/node/24)
Non dovrebbe essere la scoperta “straordinaria” di un “gatto nero” malefico e distruttivo per Cefalù.
Dovrebbe essere la “scoperta dell’acqua calda” da parte di chiunque, a Cefalù, ricopra un ruolo istituzionale :
amministratori e tecnici.
Forse, anche, da parte dei cittadini ed, in particolare, di quanti, convinti di essere gli unici cefaludesi benefici e costruttivi,
“si divertono” a dispensare etichette agli altri.
Le più ingenerose.
Quantomeno!
Forse, anche, le più “odiose” .
Saro Di Paola, 30 settembre
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Curiosità
Ma chi è stato quel genio che ha piantato un eucaliptus proprio su un marciapiede???
FIGLI DEL VENTO
In vero, a giudicare dal "passo delle aiuole" di quel marciapiede, sebra proprio che i due eucalipti non siano stati piantati da mano umana.
Sembra proprio che i due eucalipti siano FIGLI DEL VENTO che ha depositato tra i mattoni ad incastro della pavimentazione dei marcipiedi i semi degli eucalipti piantati, quelli sì, nell'area dei campi da tennis.
Così, ovviamente, non può dirsi per i ficus del marciapiede di via Umberto I.
Vietato
porre di queste domande, tendenziose, volte alla strumentalizzazione politica, al disfattismo, e all'odio sociale: a Cefalù non ci sono "responsabilità" semplicemente perchè non ci sono "responsabili"!
ALBERI SI' .... ALBERI NO!
In questo caso la "responsabilità" è di coloro che dovrebbero vedere, e non vedono, crescere alberi laddove alberi, e che alberi, non dovrebbero crescere e che lasciano tagliare alberi laddove, alberi, non dovrebbero essere tagliati.
Magari per fare parcheggi o campeggi non previsti dagli strumenti urbanistici.
A Cefalù purtroppo
ho più che una impressione che molte associazioni vivano della rendita del loro nome per contrattarsela per incarichi ed affidamenti vari.
C'è chi ha scritto decaloghi alla attuale Amministrazione per non fare attaccare "puntine" sugli alberi (sì di quelle che servono per attaccare fogli e foglietti) ma non ha mai detto una parola per la strage degli ulivi che ancor oggi, da decenni, continua a perpretarsi sul nostro territorio.
Caro Pino
dispiace rilevare impressioni di questo tipo da persone che si stimano e con le quali si pensa di avere qualcosa in comune. Se però ti sei fatto questa impressione non so quanto sarà facile farla cambiare, ma ci proverò.
Personalmente credo di aver cercato di fare (poco e male) qualcosa per il mio paese e per il mio prossimo e mai con il pensiero a possibili incarichi futuri.
Con immutata stima.
P.S. E' comunque apprezzabile la tua sincerità nell'esternare ciò che pensi, in quanto aiuta eventuali chiarimenti e non crea ruggini stratificanti.
Per via Umberto I°la
Per via Umberto I°la necessità di un intervento, già evidente da tempo (segnalato da Saro), diventerà urgente quando le radici mineranno la stabilità del muro su via Mazzini o quando qualcuno inciampando sui mattoni sconnessi e rompendosi le ossa farà causa al Comune,(che probabilmente metterà una recinzione tipo S. Maria di v. Portosalvo e ti saluto).
Voglio aggiungere un apprezzamento per la via Umberto I° , bella ma purtroppo poco frequentata, forse per mancanza di attività commerciali tali da attrarre più persone, ma , d’altra parte molto usata da comitive di turisti provenienti da via Pietragrossa, costretti a camminare sulla strada tra le automobili.Se posso avanzare una forse inutile critica a posteriori sarebbe stato meglio,al momento di formulare le indicazioni progettuali, dedicare meno spazio alle automobili. Concordo con Pino nel constatare la quasi totale assenza di un "presidio" ambientalista che si batta per salvaguardare l'ambiente urbano e non del nostro territorio.
Un paio di tessere
dell'associazione mi restano ancora.
Considerato che non è una proprietà privata chiunque può fare richiesta di adesione e diventare anima del circolo, o del "presidio".
Personalmente mi impegno sin d'ora ad indire con tempestività un'assemblea per passare la carica di presidente a qualcuno che sappia metterla meglio a frutto per le necessità del territorio.
Rifletto però sul fatto che per "presidiare", basta essere cittadini responsabili.
Sempre Tessere
Caro Mauro,
é come se in famiglia si indicesse un referendum:
- Vota SI chi vuole andare a divertirsi.
- Vota No chi vuole andare a lavorare.
Perchè le cose non possono accadere in AUTOMATICO, visto che esistono gli organi preposti, senza che ogni cosa dipenda la APPARTENENZA o TESSERA?-
Condivido
il fatto è che però ci si lamenta con le associazioni che, ricordiamo, sono di volontariato. Quindi l'invito è semplicemente a sostituirci, se si ritiene che non siamo all'altezza.
Per il resto condivido che ci si debba impegnare per ciò in cui si crede, senza guardare le appartenenze.
Mauro (se mi permetti la
Mauro (se mi permetti la confidenza), non era certo mia intenzione farti inalberare in tal modo.Il tuo larvato invito (qualora fosse a me rivolto) ad entrare nel circolo si scontra purtroppo con il mio deciso rifiuto di far parte di una qualsivoglia associazione.Ammetterai però,con onestà intellettuale,che un singolo e un'associazione non hanno lo stesso peso,e penso sopratutto al mio (fallito)tentativo di rimozione dell'eternit.Ben altro risultato immagino avrebbe ottenuto una decisa azione del tuo circolo.
Salvatore
non ti preoccupare, come ho detto a Pino, è comunque positivo che questi accadimenti ci diano l'opportunità di confrontarci, dibattere e quindi crescere. Sono oltretutto convinto che il nostro intento sia comune.
Ammetto che il peso dell'associazione è sicuramente maggiore ma non ti nascondo la difficoltà di fare tutto con poche risorse (anche umane).
Il problema dell'eternit non è facile da affrontare, soprattutto per via degli alti costi di intervento ma ti prometto che, seppur con i miei tempi un po rallentati, cercherò di studiare un'azione.
Caro Mauro
Non è, o non è solo un problema di numero di soci, ma di priorità degli impegni che si dà una Dirigenza.
Fare un progetto per rendere accessibile la Rocca ai non vedenti (fatta salva la verifica delle ricadute in termini di impatto delle eventuali infrastrutture necessarie) nessuno potrà mai dire che non è opera meritoria.
Ma è questa la priorità eco-ambientale cefaludese su cui concentrare le poche intelligenze umane disponibili?
Collaborare con l'Amministrazione per un Progetto di Messa in sicurezza della Rocca al fine di renderla fruibile (anche ai non vedenti) non è certo un male.
Lasciamo perdere se, anche in questo caso, sia questa la priorità ecologico-ambientale di Cefalù su di cui concentrare le poche intelligenze disponibili nella tua/e associazioni; per questo caso non posso non esprimere però la mia personale delusione per la assoluta non informazione su un qualcosa di evidente interesse collettivo.
Non si sà proprio nulla di questo Progetto: nè in cosa consista, nè cosa preveda, nè in che fase si trovi.
Non pensi che alla base di ogni principio ecologico-ambientale vi sia la trasparenza e la informazione (antidoti preventivi per ogni forma di inquinamento delle coscienze)?
Sono rasserenato da quanto dici: "E' comunque apprezzabile la tua sincerità nell'esternare ciò che pensi, in quanto aiuta eventuali chiarimenti e non crea ruggini stratificanti", infatti è proprio così: dire ciò che, ancor prima di essere un convincimento, è una "impressione" (anche se "più di una impressione") è un atto di coraggio e di onestà utile a che le cose che possono essere chiarite siano chiarite.
Avere dubbi, comunque generati, fa parte di quelle attività della intelligenza umana di cui si dovrebbe avere il massimo rispetto. Anche la esternazione di questi dubbi dovrebbe essere intesa come un atto di rispetto e mi fa piacere che così tu l'hai intesa.
p.s. - tieni comunque presente - ma tu lo sai - che non mi riferivo solo ad una associazione. Ho ricordato il fatto delle "puntine" solo perchè a suo tempo mi aveva particolarmente colpito.
Si può lavorare nella stessa direzione pur da semplici cittadini e non soltanto dentro a delle associazioni. Quale sia il modo migliore lasciamo perdere adesso.
Spesso su questo blog vengono segnalati fatti di indubbia attinenza alle problematiche eco-ambientali.
Se una associazione ha tempo per collaborare con l'Amministrazione si avverte il desiderio che ne trovi anche per far sentire di esserci fra la gente comune, a fronte di tali segnalazioni, se non altro per farsi conoscere facendo conoscere il proprio pensiero in merito.
Buon lavoro.
A Mauro
Caro Mauro
permettimi di farti notare che non è tanto “corretto” uscirsene, ancora una volta, con «Un paio di tessere dell'associazione mi restano ancora. Considerato che non è una proprietà privata chiunque può fare richiesta di adesione e diventare anima del circolo, o del "presidio".»
e dico “ancora una volta” perché già quando hai annunciato di essere diventato Presidente dell’Associazione culturale “Cefalù Città di Ruggiero” ed io, in un mio commento, ti ho chiesto «… non ti sembra di esagerare con gli incarichi attuali (Circolo di Legambiente Cefalù, Associazione Abitando) e futuri?» (http://www.laltracefalu.it/node/4181#comment-2704), la tua risposta è stata «A proposito... stiamo rinnovando il tesseramento in Legambiente... ti conto?»
(http://www.laltracefalu.it/node/4181#comment-2707).
Caro Mauro, permettimi di ricordarti che:
Tu hai scelto di non essere un “semplice” cittadino o un “semplice” tesserato.
Tu hai scelto di entrare nel direttivo di diverse associazioni o, addirittura, di diventarne il Presidente.
Tu hai accettato il voto di fiducia delle persone.
Tu hai scelto di ricoprire contemporaneamente diversi importanti incarichi.
Tu hai ritenuto di avere tempo da dedicare a tutti questi ruoli.
Tu hai ritenuto di poter dare un tuo contributo significativo, in qualità di rappresentante di queste realtà associative, a Cefalù e non solo.
E adesso scrivi:
«Personalmente mi impegno sin d'ora ad indire con tempestività un'assemblea per passare la carica di presidente a qualcuno che sappia metterla meglio a frutto per le necessità del territorio.»
«Quindi l'invito è semplicemente a sostituirci, se si ritiene che non siamo all'altezza.»
e che significa «Rifletto però sul fatto che per "presidiare", basta essere cittadini responsabili.»
Non è “presidiare” quello che fanno tanti cittadini attraverso le pagine de L’altraCefalù, mettendoci Nome, Cognome e FACCIA ed assumendosi la responsabilità delle proprie “denuncie”.?
Non sono forse anche questi cittadini dei “volontari”?
Ha pienamente ragione Pino «Se una associazione ha tempo per collaborare con l'Amministrazione si avverte il desiderio che ne trovi anche per far sentire di esserci fra la gente comune, a fronte di tali segnalazioni, se non altro per farsi conoscere facendo conoscere il proprio pensiero in merito.»
Cordialmente e sinceramente
Gianfranco
ANTICIPARE LE DIMISSIONI DALLA CARICA ?
STRANEZZE DEL BLOG!
Mai avrei immaginato che i commenti al mio post potessero prendere la piega che hanno preso.
In particolare che potessero offrire a Mauro Caliò l'occasione per
"impegnarsi sin d'ora ad indire con tempestività un'assemblea per passare la carica di presidente a qualcuno che sappia metterla meglio a frutto per le necessità del territorio" .
Un impegno che, per dirla con Lubrano, mi ha fatto venire spontanea una domanda per Mauro :
ricordo male o la presidenza di Legambiente è incompatibile con la carica di Sindaco e, pertanto, per te si tratterebbe di
ANTICIPARE LE DIMISSIONI DALLA CARICA ,
soltanto di qualche mese ?