Ma è questo un modo?

ritratto di Pino Lo Presti

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Nel servizio del 16 settembre “Ieri è iniziato lo Sherbeth” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5611), fra l’altro pubblicavo due foto di piazza Duomo da cui si evinceva come la recente ordinanza Sindacale n° 47 (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5560) fosse poi stata applicata “alla cefalutana”.

“Va bene anche così” scrivevo perchè in effetti lo sgombero totale della piazza mi sembrava eccessivo, considerato che - come poi si è constatato - non ci sarebbero state queste grandi folle ad assistere agli spettacoli (peraltro pregevoli) inseriti nel Programma dello Sherbeth.

Mi sembrava questo il caso di una di quelle Ordinanza prive della necessaria misura e del necessario buon senso fatte per essere “giustamente” disattese, anche se il mio amico G. D’Anna più che correttamente notava che le Ordinanze sono fatte per essere applicate e che semmai la soluzione non è non rispettarle ma eventualmente nel modificarle per farle bene.

Lo stesso atteggiamento di comprensione delle ragioni degli esercenti di piazza Duomo però non mi sento di mantenerlo per questo caso specifico.

Un esempio di “trasgressione” che non solo non può rientrare nei margini di tollerabilità consentiti per qualsiasi legge e norma (quale, in questo caso, relativa al suolo pubblico) ma che sfugge - ancor prima che alla buona educazione - alle più elementari norme della sicurezza.

Mi pare da annoverare tra i più smaccati casi di “strafottenza” nei confronti della collettività, in nome dell’interesse privato!
Non si può chiudere così una strada!

ritratto di Gianfranco D Anna

"Pubblico" e "Privato"

“Pubblico” e “Privato”

Il Sindaco con l’Ordinanza n. 47 del 01/09/2011 ha «Ritenuto, per motivi di sicurezza e di incolumità pubblica, di dovere disporre lo sgombero totale delle occupazioni esistenti in Piazza Duomo.».

Gli esercenti titolari di concessione di suolo pubblico in Piazza Duomo, per motivi di interesse privato, hanno, invece, ritenuto di aggirare l’ordinanza liberando parte della zona centrale della piazza ma occupando un’altra porzione della stessa piazza.

Che dire sull’accaduto:
è un caso di inosservanza della legge?
è un esempio di “furbata” messa in atto arbitrariamente da parte degli esercenti che si sono sentiti troppo penalizzati nei propri interessi?
è il frutto di un tacito e non ufficiale accordo con le istituzioni?
è stata una “prova di forza” tra pubblico e privato?

ritratto di Pino Lo Presti

Una sconfitta

per i cittadini!