Inserito da Stephen Davola il Sab, 27/08/2011 - 14:22
Bellissima immagine, metafora e rappresentazione simbolica di Cefalù.
Altre parole non fanno altro che rovinare l'incanto che si prova davanti a questo spettacolo magico, che è sinergia della natura incontaminata e del lavoro umano.
Inserito da Angelo Sciortino il Sab, 27/08/2011 - 17:48
Caro Stephen, mi hai ricordato Carlo Cattaneo, che considerava le terre della Lombardia e della Toscana scrigni, che racchiudevano il tesoro del lavoro dell'uomo nei secoli.
Ma lì la mano dell'uomo migliorava la natura, qui invece la peggiora. Se le cose stanno così, non credi che forse la sinergia non è più fra "la natura incontaminata e il lavoro umano", ma tra un patrimonio da sperperare e uno sfruttamento da scialacquatori? Quelle cose che hanno portato Cefalù al tramonto. Speriamo che il nuovo sole sorga presto.
Come diceva Edoardo, "ha da passà a nuttata!"
Inserito da Stephen Davola il Sab, 27/08/2011 - 17:58
Naturalmente il mio sarcasmo era dovuto al fatto che un qualcosa di così bello come il paesaggio cefaludese, e quindi anche la spiaggia, nella foto è piena di rifiuti, e dalla stessa barca così rovinata si nota il degrado di questa città.
Il tramonto non è solo quello del sole, è il tramonto di questa città, e come scrive lei, speriamo una nuova alba sorga presto.
Inserito da Angelo Sciortino il Sab, 27/08/2011 - 18:04
Intanto consentimi di approfittare di questa risposta, per ringraziare e complimentarmi con Salvatore per la perspicacia che dedica nel guardare con occhio attento la realtà di Cefalù.
A te voglio precisare che non ti ho rivolto alcun rimprovero, anzi! Grazie per avermi dato lo spunto per dire anche la mia.
Inserito da Pino Lo Presti il Dom, 28/08/2011 - 16:20
una artista, ma questa città non ha mai amato i suoi artisti (veri: quelli che non fanno la "vernissage" con tanto di autorità civili, religiose e militari o che si autodefiniscono "maestri"). Dietro il suo volto severo c'è un cuore fra i più sensibili (e solitari) di questa città e una intelligenza sprecata, quasi sempre "rimossa" in qualche cestino o in qualche scaffale polveroso dei nostri uffici comunali.
Inserito da Angelo Sciortino il Dom, 28/08/2011 - 17:29
Come hai ragione, Pino! Salvatore è stato mio compagno di scuola alle elementari e già anche allora era un "artista", ma schivo e taciturno. Mi ha sempre ricordato Leopardi e forse non è un caso che gli somigli un po' anche fisicamente. Speriamo che le sue "perle", con le quali ci diletta la mente e il cuore, non finiscano in bocca "ai porci".
ALTRO CHE TRAMONTO
A Palermo, quando ti vedono incerto sul da farsi,
dicono :
"sì comu a vaicca i Cifalù".
Per significarti che non sai in che direzione andare.
Se, all'incertezza sulla rotta da seguire, si aggiungono le falle della barca ...... ALTRO CHE TRAMONTO
Bellissima immagine,
Bellissima immagine, metafora e rappresentazione simbolica di Cefalù.
Altre parole non fanno altro che rovinare l'incanto che si prova davanti a questo spettacolo magico, che è sinergia della natura incontaminata e del lavoro umano.
Il tramonto
Caro Stephen, mi hai ricordato Carlo Cattaneo, che considerava le terre della Lombardia e della Toscana scrigni, che racchiudevano il tesoro del lavoro dell'uomo nei secoli.
Ma lì la mano dell'uomo migliorava la natura, qui invece la peggiora. Se le cose stanno così, non credi che forse la sinergia non è più fra "la natura incontaminata e il lavoro umano", ma tra un patrimonio da sperperare e uno sfruttamento da scialacquatori? Quelle cose che hanno portato Cefalù al tramonto. Speriamo che il nuovo sole sorga presto.
Come diceva Edoardo, "ha da passà a nuttata!"
Naturalmente il mio sarcasmo
Naturalmente il mio sarcasmo era dovuto al fatto che un qualcosa di così bello come il paesaggio cefaludese, e quindi anche la spiaggia, nella foto è piena di rifiuti, e dalla stessa barca così rovinata si nota il degrado di questa città.
Il tramonto non è solo quello del sole, è il tramonto di questa città, e come scrive lei, speriamo una nuova alba sorga presto.
Nessun rimprovero
Intanto consentimi di approfittare di questa risposta, per ringraziare e complimentarmi con Salvatore per la perspicacia che dedica nel guardare con occhio attento la realtà di Cefalù.
A te voglio precisare che non ti ho rivolto alcun rimprovero, anzi! Grazie per avermi dato lo spunto per dire anche la mia.
Totò è stato da sempre
una artista, ma questa città non ha mai amato i suoi artisti (veri: quelli che non fanno la "vernissage" con tanto di autorità civili, religiose e militari o che si autodefiniscono "maestri"). Dietro il suo volto severo c'è un cuore fra i più sensibili (e solitari) di questa città e una intelligenza sprecata, quasi sempre "rimossa" in qualche cestino o in qualche scaffale polveroso dei nostri uffici comunali.
Come hai ragione, Pino!
Come hai ragione, Pino! Salvatore è stato mio compagno di scuola alle elementari e già anche allora era un "artista", ma schivo e taciturno. Mi ha sempre ricordato Leopardi e forse non è un caso che gli somigli un po' anche fisicamente. Speriamo che le sue "perle", con le quali ci diletta la mente e il cuore, non finiscano in bocca "ai porci".
Non alle elementari ma alle
Non alle elementari ma alle medie.ciao