Al Maestro Veronesi

ritratto di Pino Lo Presti

Versione stampabile

M° Veronesi, comprendo bene la situazione e la sua riluttanza (in ogni caso, lo scarso interesse) a perdere ancora tempo e parole con Cefalù, specie nelle facile eventualità che affondino nelle acque non trasparenti della polemica locale.
Non è di trascinarla in questo la mia intenzione.

Quella che è stata la sua percezione di Cefalù, e di una sua prospettiva culturale - e, ciò considerandone le ricadute anche sul piano della Immagine e quindi della proposta turistica - lei la aveva già bene espressa il 27 marzo 2010, nella mattinata in cui, assieme all’assessore Patanella ed al M.° Ledda, avete presentato, in Municipio, alla Informazione locale, il 1° Festival della Lirica a Cefalù.

La sua visione e le variabili che la potessero sostenere erano chiaramente leggibili nelle sue parole di allora (Vedi: “Cefalù la Spoleto del Sud o Spoleto la Cefalù del nord?”, del 29 agosto 2010 https://www.qualecefalu.it/lac/node/2254 , come quelle di Pietro Ballo in “1° Premio della Lirica “Città di Cefalù” - Conferenza Stampa”, del 6 sett. 2010 (https://www.qualecefalu.it/lac/node/2332).

Avrei, in un primo momento - appena saputo delle sue dimissioni -, voluto farle qualche domanda ma francamente ora - rileggendo quei righi - mi è sembrato retorico.

Mi sono detto.
E’ chiaro che chi più facilmente “ha la chiave” dei soldi pubblici è un politico più che un artista.
In questo senso lei partiva già svantaggiato con un professionista come l’assessore Vito Patanella. E’ stato inoltre certo meno difficile per lui “sentirsi” con l’amico Presidente Avanti, che per lei con un Ministro della Repubblica o della Regione.
“Chi ha i soldi comanda”, si dice, e Patanella - io credo - ha scelto di puntare, con i pochi fondi disponibili, sul M° Ballo - suo amico - e sul suo entourage, su un “tavolo” più “regionale e provinciale”; d’altra parte, non si è sempre detto di puntare a valorizzare le risorse locali?

Chissà forse era anche questo quello che voleva dire il Sindaco parlando di “voli di farfalla”: suggere, di fiore in fiore, il più vicino, utilizzare quello che hai nella immediata disponibilità.
Però è pur vero che non può esservi “crescita dal basso” se non lungo una linea che sia stata visualizzata da occhi di aquila, capaci cioè di mettere a fuoco anche mète posizionate su orizzonti lontani.
Un occhio deve sempre certo guardare vicino ma l’altro, lontano; in altro modo ci si perderebbe in un raggio della coscienza, alla fine, troppo “ristretto” appunto all’immediato!

Speriamo di vedere traccia della presenza anche di un “colpo d’occhio” d’Aquila (non nel senso quindi del “rapace”) nel prosieguo della visione Patanelliana che legherà Lirica e Rocca (ricordiamo che Veronesi non aveva soltanto la delega alla cultura, alle manifestazioni artistiche e culturali, ma anche alla gestione e fruizione dei beni culturali e monumentali).

La salutiamo, assessore Veronesi, in fondo senza aver avuto modo di conoscerla, un pò ci dispiace ... chissà un pò speravamo ma, già da allora, ci chiedevamo: come ha potuto convincersi a venire qua, non si rende conto?

ritratto di Saro Di Paola

SAREBBE SUONATA COME UNA BESTEMMIA

Caro Pino,
ho letto e riletto quanto è stato detto e dichiarato negli incontri, o conferenze stampa che siano state, del 29 agosto 2010 http://www.laltracefalu.it/node/2254 e del 6 sett. 2010 (http://www.laltracefalu.it/node/2332).

Ciò perchè mi hanno colpito, e non poco, quelle parole
"Cefalù la Spoleto del Sud o Spoleto la Cefalù del nord?”
che leggendo il tuo post odierno pare proprio che il Maestro Veronesi avesse pronunziato in una delle due occasioni.

La lettura e la rilettura di quei due post consente, però, di accertare che il Maestro Veronesi quelle parole non le ha mai pronunziate.
Da quel GRANDISSIMO UOMO DI MUSICA E DI CULTURA che Egli è NON AVREBBE MAI POTUTO PRONUNZIARLE.
In un incontro pubblico, alla presenza di giornalisti e/o di uomini della informazione.

E' l'assessore Patanella che, in un passaggio delle sue dichiarazioni, ha parlato di un
"cavallo di battaglia per Cefalù: farne la Spoleto del sud"
che il Maestro Veronesi avrebbe voluto
"rendere a Cefalù"
del quale il Maestro
"meglio di lui avrebbe detto".

Di quel cavallo di battaglia il Maestro, invece,
NON HA PROPRIO DETTO NULLA.

Dalla bocca di quel GRANDISSIMO UOMO DI MUSICA E DI CULTURA che a livello mondiale è IL MAESTRO VERONESI
SAREBBE SUONATA ,
è il caso di dirlo,
COME UNA BESTEMMIA!

ritratto di Pino Lo Presti

Non capisco la osservazione

Non ho in alcuna parte detto che quelle parole siano state pronunciate da Veronesi; d'altra parte sono riportate (http://www.laltracefalu.it/node/2254) con chiarezza le parole del M° Ledda: "Speriamo che Cefalù non diventi la Spoleto del Sud ma Spoleto la Cefalù del Nord!"

ritratto di Saro Di Paola

UN UOMO DELLA LEVATURA DI VERONESI

Tu non lo hai scritto e non lo avresti potuto scrivere perchè il Maestro Veronesi quelle parole non le ha MAI DETTE.

UN UOMO DELLA LEVATURA DI VERONESI non avrebbe potuto dirle.