Discutiamo su "Il problema delle macchine e del traffico nel nostro centro storico"

ritratto di Gianfranco D Anna

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Accogliendo l’invito di Saro Di Paola, vorrei aprire una discussione su come poter affrontare il problema delle macchine e del traffico nel nostro centro storico e sulle possibili soluzioni.
Essendo io ad avviare il confronto, ho preferito restare su linee generali.
A voi la possibilità di scegliere se continuare sulla stessa riga o se scendere nello specifico delle diverse questioni.

Anzitutto vorrei richiamare i cinque commenti dai quali è nata l’idea di questa discussione/confronto:

- “I problemi della città” di Andrea Messina (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5383#comment-4187)

- “NESSUNO SA COME RISOLVERLI” di Saro Di Paola (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5383#comment-4188)

- “Allora chiuremu putia???” di Gianfranco D’Anna (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5383#comment-4216)

- “CERTAMENTE NO!” di Saro Di Paola (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5383#comment-4217)

- “Sono disponibile!” di Gianfranco D’Anna (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5383#comment-4218)

Lo faccio non solo per chiarezza ma perché ritengo che già con queste poche parole siano stati compiuti tre passi significativi sulla lunga strada da percorrere per giungere alla soluzione di questo come di ogni altro problema.

1) Dimostrare di essere consapevoli e coscienti dell’esistenza del problema.

2) Dimostrare di voler agire per affrontare e risolvere il problema.

3) Dimostrare di essere disponibili al dialogo ed al confronto di idee.

A qualcuno questi tre piccoli passi potranno sembrare banali ed ovvi, invece, l’assoluto silenzio di questa amministrazione ed il modo in cui è stata affrontata, ad esempio, la vicenda di Via Vazzana – per restare in tema di traffico veicolare – dimostrano che così scontati non sono.

Andando avanti:

4) Esaminare la situazione attuale e raccogliere le informazioni disponibili integrandole con eventuali dati mancanti (Numero residenti stabili e stagionali, numero attività commerciali, numero strutture ricettive, numero parcheggi pubblici e privati presenti all’interno del centro storico, flussi di traffico in entrata e in uscita su tutte le strade di accesso all’area in esame etc.).

5) Una volta quantificata la domanda e le esigenze di stazionamento, si possono stabilire, di comune accordo, gli obiettivi da raggiungere (chiusura totale o meno, chiusura per tutto l’anno o per determinati periodi)

6) In funzione degli obiettivi precedentemente stabiliti occorre quindi procedere secondo strade parallele al fine di:

- nell’immediato (passato – 15 giugno u.s.), procedere al rifacimento dei pass e portare in Consiglio Comunale il nuovo Regolamento sui pass per i diversamente abili. (https://www.qualecefalu.it/lac/node/4575)

- nell’immediato (presente), educare le persone - residenti, turisti, commercianti e semplici visitatori - a rispettare le ordinanze (attuali e future) in materia di transito e di stazionamento all’interno del centro storico e nelle aree immediatamente adiacenti ad esso, attraverso un’azione continua di controllo delle suddette aree e, se necessario, di severo e rigido sanzionamento.

- a breve e medio termine, predisporre un progetto in cui individuare le modalità di attuazione (videosorveglianza, dissuasori a scomparsa, combinazione di entrambi i sistemi, etc.), i tempi necessari al raggiungimento di ciascun obiettivo, le modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi e di valutazione dell’efficacia degli interventi realizzati.

- a più lungo termine, localizzare le aree in cui realizzare dei parcheggi a sviluppo orizzontale (parcheggi in superficie, a raso o a livello) o a sviluppo verticale (parcheggi interrati, in elevazione, misti) e, una volta stimati i costi di realizzazione e gestione, gli eventuali introiti ed i possibili finanziamenti, predisporre i relativi bandi di concorso per la loro realizzazione.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro e di non aver messo troppa carne al fuoco.

ritratto di Giusi Farinella

D'accordo al 100%

Videosorveglianza subito ...........
Parcheggi ancora prima .....

ritratto di Salvatore Culotta

Forse si potrebbe dare

Forse si potrebbe dare un'occhiata a quel Piano del Traffico redatto anni fa. Volendo esagerare sarebbe utile cominciare sin dalle scuole elementari a fare un lavaggio del cervello per far diminuire l'uso dell'automobile. Non so in che modo potrebbe entrarci ma tra i punti elencati manca qualsiasi riferimento ai pedoni,vittime.

ritratto di Gianfranco D Anna

I pedoni, anche se non citati, c'entrano lo stesso

In questa discussione, indirettamente, c'entrano anche i pedoni perchè è evidente il vantaggio per loro - in termini di tranquillità, sicurezza ed anche salute - nel poter passeggiare in un centro storico chiuso al traffico veicolare.

ritratto di Salvatore Culotta

Pensare ai pedoni significa,

Pensare ai pedoni significa, ad esempio, allargare o creare tutti quei marciapiedi per consentire la loro circolazione, e di conseguenza diminuirebbero gli spazi di posteggio. O no? Guardare il problema dal punto di vista del pedone mi sembra l'unico approccio giusto.

ritratto di Saro Di Paola

E' LA' CHE CASCA L'ASINO!

Caro Gianfranco,
su quanto si potrebbe, e si può, fare nell'immediato e medio tempore non si può non essere d'accordo con te.

E' LA' su quanto tu dici si dovrebbe fare
"a più lungo termine"
che CASCA L'ASINO ! .

E' là che la questione si è proposta, e si propone, in termini di QUASI IRRISOLUBILITA'.
Basta riflettere sul fatto che l'unico parcheggio pubblico di cui Cefalù dispone è stato realizzato a metà degli anni 80.
Da un'amministrazione a guida democristiana nella cosiddetta e vituperata prima repubblica.

Di aree in cui allocare parcheggi multipiano a servizio del Centro storico, il Piano Particolareggiato del Centro storico, fatto elaborare ed approvato sempre nella prima repubblica, ne aveva individuato ben 5, nei punti cerniera tra il centro storico ed il nuovo tessuto urbano :
- piazza Cristoforo Colombo;
- Via Giudecca;
- "mammelloni dietro Castello" (per bus);
- area della Mensa Vescovile di via Aldo Moro;
- via Pietragrossa.

Per ragioni le più varie nessuno di tali parcheggi è stato realizzato.
Di due, -area di via Moro e via Giudecca- sono stati, addirittura, approntati progetti, più che di massima, definitivi se non quasi esecutivi.
Ciò, in tempi in cui la legge consentiva di conferire incarichi a professionisti anche in assenza di finanziamenti pubblici.

Oggi non è più possibile.
Ciò significa che oggi non è, neanche, possibile
"stimare i costi di realizzazione e gestione, gli eventuali introiti".

Tu, giustamente , hai inserito la questione parcheggi tra quelle da affrontare a più lungo termine.
Certamente non perchè non ti renda conto che sarebbe, su tutte, la questione prioritaria.
Ma perchè, pur non essendo mai stato amministratore di Cefalù HAI BEN CHIARE LE DIFFICOLTA' DI PASSARE DALLE PAROLE ALLE REALIZZAZIONI.

Oggi, però, la questione si può affrontare IN TERMINI DI PREVISIONI URBANISTICHE.
Per la verità è già da quasi 4 anni che la questione, in tali termini, si sarebbe, ALMENO, potuta affrontare.
Stralciando dalla variante al PRG, già elaborata, LA PARTE CHE ATTIENE ALLO SFRUTTAMENTO DEI RELIQUATI DELLA ATTUALE STAZIONE E DELLA STRADA FERRATA.

Non mi stancherò mai di ripeterlo :

E' NELLO SFRUTTAMENTO DI TALI RELIQUATI L'UNICA POSSIBILITA' DI SOLUZIONE DEI PROBLEMI DEL TRAFFICO E DEI PARCHEGGI per Cefalù.

Ovviamente, tra non meno di 25 anni.
Ovviamente, se la Politica riesce, o riuscirà, ad affrontare la questione con l'impegno e con la serietà che la complessità della questione richiede.

ritratto di Gianfranco D Anna

Hai perfettamente ragione!

La questione della chiusura al traffico veicolare del centro storico e la necessità di nuovi parcheggi sono strettamente connessi ma non si può certamente aspettare la realizzazione di questi ultimi per cominciare ad affrontare l'altro problema.
Sarà compito prioritario della prossima amministrazione ripartire, fattivamente, dalle indicazioni del Piano Particolareggiato del Centro storico.

ritratto di Saro Di Paola

IL SILENZIO DELLA POLITICA

Negli ultimi 20 anni, a Cefalù,
IL SILENZIO DELLA POLITICA
nel settote urbanistico e del traffico è stato rotto, soltanto,
in occasione della discussione sulle direttive per la variante al PRG ed in occasione
del più inutile dei piani - QUELLO DEL TRAFFICO - che per Cefalù sia mai stato elaborato.

Per il resto, SOLTANTO LE RIFLESSIONI E GLI SPUNTI AL DIBATTITO,
che è riuscito a dare l'assessore, prof. arch. MARCELLO PANZARELLA,
nella sua, purtroppo, fugacissima esperienza di assessore, appunto, all'urbanistica e al traffico.

TROPPO POCO PERCHE' LA CITTA' NON NE ABBIA SUBITO E NON NE CONTINUI A SUBIRE LE CONSEGUENZE.

ritratto di Giusi Farinella

I pedoni e i residenti del centro storico c'entrano e come c'ent

I pedoni e i residenti del centro storico c'entrano e come c'entrano.
Alcuni fattori da risolvere e principalmente il caotico traffico veicolare appaiono scontati e obbligati per la crescita dell'economia, non solo turistica .... eppure .......
Anche il turista è quasi sempre un pedone, il modo più naturale per fruire di una città è quello di camminare.
Vaste aree pedonali garantiscono la vivibilità dei centri urbani e liberano dallo smog e dalla selva di macchine posteggiate.
La soddisfazione del turista si fonda sui medesimi servizi, sulla stessa qualità del territorio che è alla base della soddisfazione del cittadino che quel territorio lo vive tutto l'anno.
Non c'è molto da inventare per risolvere questo annoso problema: bisogna costruire parcheggi e chiudere tutto il centro storico, corollari indispensabili sono anche sicurezza e mezzi pubblici efficienti, regolari, affidabili, con corse notturne e nei giorni festivi.
A breve gli interventi europei si prosciugheranno, in pochi anni (credo due) si dovrebbe recuperare le occasioni perdute, bisognerebbe impegnarsi (tutti nessuno escluso egregio Consigliere La Punzina)) per riuscire a fare uso dei fondi che rimangono per gli imprescindibili interventi (strade parcheggi marciapiedi, arredo urbano, illuminazione ecc)
E infine ci vogliono regole, chiare comprensibili, immediatamente controllabili e altrettanto immediatamente sanzionabili.
La definizione di queste regole o di un piano per il traffico esula sicuramente dai miei confini, non perchè mi manchino idee e suggerimenti possibili, ma per il rispetto dei confini che mi sono imposto, conoscendomi so che riesco a vedere Cefalù con gli occhi di un operatore turistico, che ritiene il turismo l'unico modo per farla volare con "ali di aquila".
Ciao Gianfranco

ritratto di Gianfranco D Anna

"Quasi" del tutto d'accordo con te

Sono d'accordo con te, «Anche il turista è quasi sempre un pedone,...»

In questi giorni sono state notate transitare e soprattutto sostare, per intere giornate e nottate, all'interno del nostro centro storico, diverse auto di "turisti" italiani muniti di pass per disabili rilasciati dal proprio comune di residenza o, comunque, di pass “messi a loro disposizione”.

A tal proposito vorrei ricordare le parole del Sindaco: «Il Sindaco annuncia che sarà presto portato in Consiglio C. il nuovo Regolamento sui Pass per i diversamente abili, il quale - così come in altri Comuni d’Italia - prevede che i posti riservati sotto casa siano solo per coloro che, possessori di patenti particolari, possiedano un veicolo speciale. Ricorda inoltre come, essendo il Pass-Invalidi personale, non può essere usato da un veicolo senza che il titolare sia a bordo. Nel nuovo Regolamento sarà prescritto che quando un veicolo con un invalido a bordo dovrà entrare nelle Z.T.L., fuori dagli orari di normale apertura, ne dovrà essere avvertito un apposito col center - di prossima istituzione - con la indicazione della data, dell’ora e del percorso che si intende seguire.» (http://www.laltracefalu.it/node/4575)

Anche i turisti stranieri, senz pass, talvolta transitano per raggiungere le strutture ricettive del centro storico in cui alloggiano e questo accade, nella maggior parte dei casi, non per mancanza di educazione o di rispetto delle norme ma perché la segnaletica verticale posta in corrispondenza dei punti di accesso è monolingua, caotica, illeggibile per le dimensioni dei caratteri o perché, nel caso di Piazza Garibaldi, nascosta da autovetture in sosta incluse, talvolta, quelle della nostra Polizia Municipale.

ritratto di Vincenzo Nastasi

fermo restando

l'esaustivo ragionamento che il buon Saro Di Paola ha fatto,mi limito ad esporre come secondo me si potrebbe porre rimedio al discorso parcheggi.
Bisognerebbe sfruttare l'area destinata alla protezione civile ,tanto per intenderci quella del villaggio dei pescatori dietro al solito posto.
Bisognerebbe sistemarla ,attrezzandola con bagni chimici ,piazzole di sosta ,fontanelle e quant'altro e FARE SOSTARE I PULLMAN TURISTICI PREVIO PAGAMENTO DI TICKET (cosa che solo a Cefalù non si fa) organizzare tramite le varie agenzie turistiche un servizio di navetta h 24 con un ticket da versare in una quota "turistica".
Il turista potrebbe essere lasciato alla Villa e con guide locali ( si darebbe lavoro a tanti ragazzi)farebbe il giro panoramico della città ,quindi c/so Ruggiero, via Bordonaro,Piazza Duomo ,via V. Emanuele.. ecc. alla fine del percorso.. la navetta ,all'inizio del lungomare, riprenderebbe il turista e lo riporterebbe al pullman.
Il parcheggio della KALURA gestito dal comune sarebbe una fonte di guadagno per le nostre casse e un posto di lavoro per almeno tre persone..
il r4stante spazio potrebbe divenire un parcheggio per vetture "straniere"(chiaramente anche queste dovrebbero pagare)
La bretella che scende al porto, se la si vuole sfruttare come parcheggio di auto verrà destinata ai residenti di Cefalù ,muniti di pass!!!!
In via Cirincione, dove attualmente posteggiano i PULLMAN GRATUITAMENTE,troverebbero posto almeno 30 autovetture sempre dei residenti di Cefalù.
Non credo che siaq una cosa inattuabile..qualcuno dirà sicuramente suoddi un ci nè!! intanto chiediamo una sovvenzione alla provincia, alla regione, allo stato , alla comunità europea .. qualcuno deve rispondere!!!!!!!!
I costi per la realizzazione dei parcheggi io credo che nel giro di un quinquennio verrebbero azzerati con gli incassi del parcheggio stesso.
sarò un sognatore????

ritratto di Saro Di Paola

SOLTANTO GOCCE

Caro Vincenzo,
SOLTANTO GOCCE
per un mare di autovetture e di pullman nel quale, Cefalù sta annegando.
OGNI ANNO DI PIU'!

Gocce che dovrebbero essere raccolte.
COMUNQUE!
Almeno per l'immediato.

"Ogni goccia è preziosa".
Oppure no ?

ritratto di Giusi Farinella

La soluzione, caro Vincenzo

è PRIVATIZZARE.

ritratto di Vincenzo Nastasi

Signor Farinella

Mi può anche stare bene la privatizzazione ma purchè intanto questa dia lavoro ai cittadini cefaludesi e che la stessa non sia per le nostre tasche un altro salasso....come si dice.. carta scritta leggiri si può!!
Cordialmente.

ritratto di Saro Di Paola

MA DI CHE ?

Caro Vincenzo,
hai scritto che :
"Ti può anche stare bene la privatizzazione"
MA DI CHE ?

Dell'area della protezione civile ?
Della via del porto ?
Della via Cirincione ?

Per fermarmi alle tue proposte.
Ovviamente.

ritratto di Giusi Farinella

Ormai sei irrimediabilmente illiberale, caro Saro

Dopo il voler togliere la libertà di espressione .. vuoi togliere anche la libertà d'impresa.
Pur di andare contro me rinneghi ciò a cui credi e sempre hai creduto.

Adesso dimmi, cosa vedi di strano ad affidare il servizio percheggi e navetta a privati anche nelle aree da te citate ?
Ci guadagnerebbero i privati ed il comune: i privati con il loro lavoro e con il loro impegno anche economico; il Comune perchè farebbe pagare il suolo pubblico.
Che fastidio ti darebbe ??
Le aree private a parcheggio sul lungomare (a prescindere che ci dovrebbe essere dell'altro) a tuo parere favoriscono o no Cefalù ?
Danno lavoro o no ?
Il Comune ci guadagna o no ?
Perchè non vuoi ascoltarmi ... dai forza pigliatela una vacanza.

ritratto di Stephen Davola

A mio avviso, di per sé non

A mio avviso, di per sé non essendo contrario alla privatizzazione se fatta in una sistema libero, competitivo e non corrotto, il comune è vero che ci guadagna facendo pagare il suolo pubblico, ma potrebbe guadagnarci di più(e credo si tratti di molto di più) gestendo questi servizi da sé.
Sarei curioso di sapere quanto costa il suolo pubblico ai privati nelle varie aree.
Si tratta di servizi di parking e trasporti quindi facilmente gestibili anche dal comune.
Essendo libertario auspico un minor ingresso dello Stato nei vari settori, MA, in questo caso, la situazione m'impone di pensare che è necessario, almeno per il momento, che il comune trovi fonti di guadagno serie.
Il comune ci guadagna una miseria, mentre i privati ci guadagno cifre enormi, e tutto questo senza competizione(nella pratica e nella sostanza).

ritratto di Giusi Farinella

Caro Stephen

Ancora sei molto giovane per avere sperimentato il fallimento di tutto ciò che è gestito dalla mano pubblica.
Ciò che a te e a me sembra facile è impossibile per il comune.
Io da assessore (nel lontano periodo dei normanni), ho portato in Giunta (per scherzo) la proposta di delibera per affidare il Consiglio Comunale e l'amministrazione ai privati.
Troppa burocrazia... troppe chiacchiere ... troppa ignoranza .. tanta presunzione .... tanti saputelli ..

ritratto di Giovanni Biondo

il traffico veicolare e la salute

L'argomento è talmente importante che merita un ampio dibattito e una profonda riflessione.
In tal senso vorrei tentare di dare il mio modesto contributo.
Mi pare che gli interventi che mi hanno preceduto mettano in luce efficacemente tanti aspetti della questione.
Io mi permetto di sottolinearne uno , credo, di non minore importanza.
Il traffico veicolare nuoce gravemente alla salute.
(Prima ancora che , ovviamente, al turismo e a tutto il resto),
La mia è una esperienza diretta perchè da sempre abito e lavoro nel centro storico dove, senza bisogno di rilevazioni scentifiche ( che pur sarebbero utilissime per il monitoraggio continuo della situazione), si avverte forte l'inquinamento da gas di scarico e da rumore.
L'aria che siamo costretti a respirare è malsana, ed è purtroppo arcinoto che tutti gli studi scentifici concordano sulle gravi conseguenze per la salute .
Le vittime più dirette siamo i residenti con le apeture , per forza di cose, sulle pubbliche vie.
Mi permetto di aggiungere che se qualcuno eventualmente ritenesse esagerate le mie affermazioni, può venire per esempio in via Madonna degli Angeli, per farsene un'esperienza diretta.
Nell'attesa gli ricordo che questa ex amena straduzza ,oggi sarcasticamente ribattezzabile, "via dei diavoli dell'inferno", è aperta al traffico con doppio senso di circolazione. Vi transitano tutti i veicoli per la parte alta del centro storico; il che tradotto in numeri vuol dire: centinaia e centinaia di vetture e motori a tutte le ore del giorno e della notte.
Nel tentativo di descrivervi l'insopportabilità della situazione, vi dico che tante volte in queste abitazioni la notte ci si alza per chiudere le imposte, nonostante il caldo di questa stagione, perchè le nostre camere da letto sono totalmente invase dal malefico, cancerogeno, cattivo odore.
Per queste semplici considerazioni mi sento di dire che qualsiasi piano traffico, ordinanza e divieto, non può prescindere dall'invito perentorio, insistito, risoluto, convincente e determinato ad utilizzare il meno possibile i veicoli a motore tradizionale nel centro abitato.
Cefalù dal molo al Salvatorello si attraversa a piedi in 10 minuti ed è per tanto quasi sempre inutile o addirittura irrazionale prendere la macchina. (E del resto tutti abbiamo sperimentato che questi tempi si allungano al doppio o al triplo quando poi, al rientro si tratta di ritrovare il posteggio!)
I famosi pass, nel più prossimo futuro, dovrebbero essere riservati solo ai possessori di mezzi elettrici e in tutti i casi considerati come "privilegi" da utilizzarsi solo quando proprio non se ne può fare a meno. Una eccezione e non una regola!
Più in generale, e spero di non offendere i miei tanti amici concittadini possessori di automobili spesso veramente sproporzionate per le dimensioni ridotte delle nostre stradine, se li invito a guardare con attenzione ai paesi a democrazia più avanzata che hanno superato da tempo la fase consumistica della esibizione conscia o incoscia del mezzo più grande e vanitoso a favore di un cambiamento radicale dei comportamenti e dello stile di vita più sobrio e rispettoso della salute di tutti i cittadini e attento alla salvaguardia dell'ambiente.

ritratto di Gianfranco D Anna

L'area della protezione civile

Sono d'accordo con il Sig. Vincenzo Nastasi.

L'area della protezione civile è oggi un'area praticamente inutilizzabile nell'eventualità - che ovviamente nessuno si augura - di una calamità che ne richiedesse l'utilizzo per l'allestimento di un campo d'emergenza.
Con un intervento a medio termine, quest'area andrebbe sistemata ed attrezzata in modo da essere immediatamente funzionante per questa eventualità ma anche per essere, intanto, utilizzabile come area di parcheggio per turisti e visitatori che, con navette, potrebbero poi raggiungere il centro storico.

Ogni parcheggio è prezioso

ritratto di Rosario Fertitta

breve riflessione

L’argomento Traffico è uno di quelli (importanti) che, ad ogni tornata elettorale locale, diventa uno dei capisaldi dei “programmi elettorali dei candidati Sindaci.
Oramai è storia……
Non v’è dubbio, alcuno, che ciascuna considerazione sopra esposta contiene elementi d’approfondimento notevoli che imporrebbero, con sequenzialmente, l’adozione dei provvedimenti necessari a tentare – quantomeno – di affrontare tale difficile problematica.
Il mio amico Saro Di Paola ricorderà che quel famoso studio-progetto redatto dal prof. Corriere venne commissionato perché il nostro Legislatore aveva previsto (obbligato) che quelle città con almeno x numero di abitanti nonché quelle ad elevata vocazione turistica (come la nostra) si dotassero di tale strumento pena il commissariamento dell’ente. Nella buona sostanza o ciascun Comune provedeva da sé oppure sarebbe stato nominato un commissario che avrebbe provveduto al riguardo ma sempre A SPESE DEL COMUNE.
Si scelse la via dell ‘incarico ad un professionista di fiducia ( e non sto qui a rinvangare alla memoria le polemiche che ne seguirono) perché sono fermamente convinto che – se davvero vogliamo il Bene di questa città – dobbiamo guardare ESCLUSIVAMENTE al futuro.
Il passato è passato…. con tutti i suoi errori e onori….ma resta pur sempre passato !
Quello studio, credo di ricordare, prevedeva due presupposti fondamentali: la realizzazione di due aree a parcheggio localizzate, una, all’interno dell’area dei Giuseppini del Murialdo (campo Artigianelli) e l’altra all’interno dell’area Miccichè….
Da allora, però, nessun atto concludente in tal senso…..
Al contrario, l’affidamento a privati – POCHI GIORNI PRIMA della scadenza del proprio mandato – della gestione delle ben note “strisce blu” con le immancabili polemiche che ne derivarono (non sto, in questa sede, a riprendere il dibattito che interessò tale “scelta” politic adottata dalla Amministrazione del tempo).
Il richiamo, però, a tale scelta è fondamentale – a mio modesto avviso – perché ha un po’ “tagliato le gambe” a tutti quei potenziali investitori privati (proprio a loro, caro Giusi…) che, anche se allettati dall’idea di investire capitali in una città turistica come la nostra, hanno visto l’esistenza di tale “contratto” come un insormontabile impedimento economico alla realizzazione di strutture a parcheggio che avrebbero, di certo, comportato l’esborso di milioni di euro da ammortizzare negli anni con la “concorrenza” di chi – imprenditorialmente – subisce un rischio pressocchè nullo nellla gestione degli stalli della sede viaria CHE CI APPARTENGONO.
Non credo ci vogliano testi di economia per comprendere il tutto…….
Ergo dobbiamo industriarci con quello che abbiamo ma, soprattutto, dobbiamo scegliere il “tipo di approccio” al problema.
L’area “protezione civile” è una di quelle che – nel corso di questi anni – era stata localizzata per affrontare, quantomeno in periodo estivo, l’aggravarsi del problema.
In occasione della ben nota diatriba sorta con gli ambulanti del mercato settimanale, ricordo personalmente decine sedute di Giunta municipale alla quale partecipavano i responsabili degli uffici tecnici, nel corso delle quali si stabilì – anche in termini progettuali – la sistemazione di quell’area per allocarvi il sabato il “mercato settimanale” e, durante i restanti giorni, il traffico veicolare anche dei residenti.
Ricordo di battaglie in consiglio comunale per installare la “video sorveglianza” nel perimetro del centro storico al fine di (quantomeno) iniziare a regolamentare l’accesso in quello che dovrebbe essere “il salotto buono” della nostra città….e ricordo pure le motivazioni (sic ! ….) sbandierate da taluni per dissuadere quella Amministrazione dall’adottare simil provvedimenti….
Potrei continuare con tanti altri ricordi che conservo gelosamente nella mente e tra le carte…. Ma non mancherà tempo per rinvangarli, anche alla luce degli interessanti dibattiti che su questo blog vengono alimentati nel tentativo di cercare di offrire soluzione ai tanti problemi cifalutani.
In questo momento mi sovvengono alla mente le parole di Gino Crisafi, pronunciate alcune sere addietro, nel corso di un amichevole incontro serale : “….è come se Cefalù avesse subìto NA IASTIMA dalla quale non ci si riesce a liberarsi…”.
Contro le “IASTIME” esiste la preghiera e la fede in un futuro migliore che passa, certamente, dal concreto impegno civico di ciascuno di noi…..
Se a ciò si aggiungesse, politicamente, anche qualche salutare e terapeutico definitivo “calcio in culo” agli ormai ben noti……..forse saremmo a metà dell’opera….

ritratto di Saro Di Paola

UNA SCELTA CHE ATTIENE AI PIANI URBANISTICI

Caro Rosario,
sul piano traffico ricordo tutto.
Forse, anche, di più.
Anche che è stato un obbligo imposto dal Legislatore ai Comuni con
"popolazione superiore a 30.000 abitanti ed a quelli,
come Cefalù, interessati in particolari periodi dell'anno da particolari flussi turistici."
Un piano che i Comuni, sempre secondo il Legislatore, avrebbero avuto l'obbligo di aggiornare ogni due anni.

Quel piano avrebbe potuto occuparsi di interventi sulla direzione dei flussi circolatori, sulla istituzione di sensi unici, sulle ZTL, sulle modalità di parcheggio ...
Insomma di interventi sulla mobilità urbana nelle condizioni viarie ed infrastrutturali esistenti alla data di elaborazione del piano medesimo.
Ricorderai, tra gli interventi proposti, quello ABBERRANTE della via Spinuzza con senso unico a salire!

La indicazione di aree a parcheggio è una
SCELTA CHE ATTIENE AI PIANI URBANISTICI.
ED IL PUT NON LO E'.
Non poteva costituire
"presupposto fondamentale"
alle scelte di mobilità operate da quel piano.
Scelte, peraltro, rimaste in tutto uguali a quelle che l'assessore Panzarella aveva adottato nel suo piano traffico.

Caro Rosario,
non è perchè io voglia fare il saputello, con te non potrei proprio, nè per dare spunto ad una polemica che non serve.
E' per meglio chiarire la questione.

E' la chiarezza che può aiutare Cefalù ad averla vinta sulla "IASTIMA".
Prima e più di ogni altra virtù.

ritratto di Giusi Farinella

Giusto ci vuole la pedata .........

e dopo scordarsi gli errori del passato e ricominciare.
Non credo sia così difficile risolvere il problema dei parcheggi e della chiusura del centro storico ..... a parte la buona volontà ci vuole essere convinti e sostenere la scelta operata ... come si è fatto per via Vazzana (secondo me funziona) senza ascoltare i critici e i contrari di professione.

ritratto di Rosario Fertitta

..ma quale saputello e

..ma quale saputello e polemica...
Le tue considerazioni ed i tuoi appunti possono soltanto arricchire il confronto ed il dibattito.
Ciascuno può condividerle o meno...ma DEVE in ogni caso rispettare l'altrui visione o posizione...
Altrimenti quel modus operandi, di quel "passato" cui facevo riferimento, non ce lo scrolleremo MAI di dosso e non faremo MAI quei passi avanti che la Città si aspetta...

ritratto di Saro Di Paola

GRAZIE ROSARIO!

il tuo commento mi stimola a continuare a rispondere : presente.
GRAZIE ROSARIO!

ritratto di Giuseppe Aquia

grazie

Da cittadino non posso che fare un plauso a Gianfranco per essere entrato in questa materia sicuramente molto importante per Cefalù purtroppo arrivo tardi nel confronto molto costruttivo in atto ma sicuramente sono d'accordo con quasi tutti i commenti sin qui visti!! ma nello stesso tempo mi domando e chiedo a Saro Fertitta ed al mio mito Saro di Paola come mai delle cose cosi semplici non hanno mai potuto essere attuate o meglio sono state da sempre boicottate da chi avrebbe dovuto accettarle di buon grado?
Vi ricordo i primi 2 anni della vicari in cui abbiamo visto una cefalù diversa e sarebbe anche potuto essere un trampolino di lancio per il futuro ma questo ahimeè non c'è stato in quanto non ho mai capito perchè la vicari non ha potuto o voluto!!!? continuare.Premetto che la mia è solo curiosità non cerco almeno per stavolta la polemica ma vorrei capire insieme a voi cosa ha frenato ho frena tutto ciò???Secondo me riuscire a capire il problema può darci una spinta in più e non significa rivangare il passato.

ritratto di Saro Di Paola

ATTO DI CORAGGIO

La ordinanza di chiusura al traffico del centro storico è stato un ATTO DI CORAGGIO del sindaco Vicari.

Un atto di coraggio, però, che non era fondato su presupposti infrastrutturali che potessero supportarlo.

Un atto di coraggio, però, che non è sfociato in quelle SCELTE URBANISTICHE ed in quegli INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE che all'atto sarebbero dovuti essere, se non propedeutici,
almeno, CONSENQUENZIALI.
E dire che le scelte urbanistiche del Piano Particolareggiato del Centro storico erano ancora valide, reiterabili ed attuabili.
E dire che, anche per i parcheggi, si sarebbe potuto fare ricorso alla finanza di progetto.
Ed invece ed inspiegabilmente a tale strumento ASSOLUTAMENTE INNOVATIVO la Vicari ha fatto ricorso soltanto per il potabilizzatore, per i campi da tennis dietro Castello e per i campi di calcetto di Ogliastrillo.

Un atto di coraggio,certamente apprezzabile, che, per essere rimasto soltanto tale si è consumato da solo.
Si è bruciato da solo : per "autocombustione".

ritratto di Vincenzo Nastasi

caro Peppe

senza alimentare nessuna polemica anche io ricordo i primi anni del Vicariato ( inteso come governo della senatrice a Cefalù)e ricordo pure quando a proposito di traffico, le vie del centro storico furono chiuse al traffico con delle tabelle segnaletiche bloccate a terra con catenacci..
una sorta di ALCATRAZ all'aperto.
Poi si pensò di affidare la custodia della città alla mondialpol...
avevamo gli Angeli custodi armati messi alle porte della città come se fossimo stati prigionieri di un campo di sterminio...
Senza polemica ,ovviamente.

ritratto di Brocato Carmen

purtroppo...

purtroppo Signor Nastasi l'inciltà di alcuni costringe a rimedi estremi...anche se in effetti se si mettessero in attività le tanto decantate telecamere ( già sono due anni che ci vengono vendute dall'assessore al traffico come imminenti), dopo le prime multe si risolverebbe tutto.

ritratto di Vincenzo Nastasi

rimedi..

,cara Signora Carmen ,che a mio avviso risultano illegali!!!
Le telecamere ,in effetti sarebbero un ottimo deterrente.. chissà se e quando i nostri amministratori provvederanno a metterle in funzione!!!!
cordialmente.

ritratto di Saro Di Paola

BASTASSERO LE TELECAMERE A RISOLVERE TUTTO....

Gentile signora Carmen,
BASTASSERO LE TELECAMERE A RISOLVERE TUTTO ..... .

Purtroppo, come dice Vincenzo,
SONO SOLTANTO UN DETERRENTE.
ALLA INCIVILTA' !

ritratto di Salvatore Culotta

Se posso dire la mia, in un

Se posso dire la mia, in un campo che comunque conosco poco, sarebbe a questo punto della discussione bene che Gianfranco o qualcun altro tirasse le fila riassumendo le idee e le proposte fatte in modo da avere un quadro chiaro degli interventi, pedissequamente elencati, da mettere in atto. Dopodichè una seconda parte della discussione dovrebbe riguardare i mezzi con cui ottenere quegli interventi : Interpellanze, Scioperi, Referendum, Lettere aperte,Collette, Preghiere ?

ritratto di Mauro Caliò

mobilità e parcheggi a Cefalù

La soluzione del problema del traffico e della mobilità a Cefalù deve essere trovata affrontando in parallelo i diversi aspetti della questione.
Sicuramente si dovrebbe pian piano avviare un percorso di sensibilizzazione, che davvero parta dall'asilo, attraverso il quale innestare nella cittadinanza una diversa cultura della mobilità.
Nel frattempo, per quanto riguarda il centro abitato e soprattutto il centro storico (del quale sarebbe auspicabile la chiusura), vanno affrontati in maniera unitaria alcuni problemi di carattere pratico.
Primo fra tutti il reperimento di un congruo numero di posti auto nelle immediate vicinanze del centro, per il quale si potrebbe iniziare dalla ridistribuzione dei posti auto, in quanto una diversa disposizione degli stalli potrebbe portare all'individuazione di qualche centinaio di posti in più; qualche altro posto auto potrebbe essere ricavato con un intervento di sistemazione delle pendici della rocca dal lato della Giudecca dove, con un intervento non particolarmente impegnativo, per il quale si potrebbe anche ricorrere ad un finanziamento della protezione civile, si potrebbe realizzare una barriera contro la caduta di massi dalla rocca che costituisca anche parcheggio ombreggiato per le autovetture, il cui posizionamento a spina di pesce consentirebbe di aumentare discretamente il numero di posti. In quella sede si potrebbero realizzare anche dei servizi igienici pubblici, considerato che al momento la via Giudecca costituisce uno degli ingressi principali dei turisti al centro storico.
Andrebbe poi affrontato il problema dell'approvvigionamento delle abitazioni; come portare a casa le borse della spesa? Un'interessante alternativa potrebbe essere rappresentata da un servizio di consegne a domicilio, magari partecipato da tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio e gestito da una cooperativa che consentirebbe di creare qualche posto di lavoro. Per il servizio potrebbero essere utilizzati dei mezzi elettrici, ricaricati mediante dei parcheggi fotovoltaici, che si ripagano attraverso i contributi del conto energia. Gli stessi mezzi potrebbero essere utilizzati per portare i bagagli dei turisti nei B&B del centro storico, per rifornire le attività commerciali e per altri servizi ai cittadini ed agli operatori economici, se non addirittura noleggiati.
Questo parcheggio fotovoltaico potrebbe essere realizzato nell'area della Protezione Civile, per la quale concordo sul fatto che debba essere quanto prima attrezzata. Gli approvvigionamenti idrici ed elettrici potrebbero infatti servire sia per il mercato settimanale che in caso di calamità naturali.
Per consentire anche ai residenti in centro di utilizzare i parcheggi più periferici, oltre al potenziamento delle navette, si potrebbero inoltre mettere a disposizione delle bici elettriche (o altri tipo di veicolo), prelevabili in corrispondenza degli ingressi al centro storico con una tessera magnetica (la stessa che verrebbe utilizzata poi per pesare la spazzatura al momento del conferimento nelle isole ecologiche).
Nel frattempo possiamo studiare (anche mediante il personale tecnico interno al Comune), i progetti di massima dei parcheggi multipiano o in superficie, attraverso i quali riusciremo, insieme ad una efficiente revisione del sistema viario, a decongestionare l'abitato dai grandi flussi veicolari in entrata. Per i grandi interventi infrastrutturali vedo indispensabile il ricorso al project financing, che con le dovute cautele in sede di convenzione, potrebbe essere una grande risorsa per la città.
Date in gestione le grandi strutture, il Comune potrebbe tranquillamente occuparsi dei parcheggi a raso interni alla città, che potrebbero essere in parte a pagamento, in parte sempre per i residenti, in parte a disco orario in corrispondenza delle attività commerciali.
Non sono sogni, sono anzi tutte ipotesi verosimilmente realizzabili e già realizzate in molti altri contesti anche se per un paese immobile da quarant'anni possono sembrare al limite della fantascienza.
P.S. Nel frattempo cominceremo a pensare alla metropolitana a Idrogeno autoguidata, che collegherà Capo Plaia con S.Ambrogio, passando dal nuovo porto turistico.

ritratto di Saro Di Paola

DALLA VAGHEZZA DOBBIAMO USCIRE

Caro Mauro,
solo per evitare di essere vaghi : LA VAGHEZZA NON SERVE.
Anzi, DALLA VAGHEZZA DOBBIAMO USCIRE

Cosa significa
"Efficiente revisione del sistema viario" ?
Sinceramente non riesco proprio a capirlo.

In cosa potrebbe, di fatto, tradursi tale "revisione" con la quale, secondo te,
"nel frattempo .... insieme allo studio dei progetti di massima dei parcheggi multipiano o in superficie riusciremo ... a decongestionare l'abitato dai grandi flussi veicolari in entrata" ?

ritratto di Salvatore Culotta

Per raggiungere questi

Per raggiungere questi risultati si deve aspettere che tu sia eletto sindaco, o c'è qualcosa che si potrebbe fare anche ora?

ritratto di Mauro Caliò

Potrebbe non mancare molto...

Comunque nell'autunno potremmo fare uno sforzo per verificare quantomeno la possibilità di reperire qualche altro parcheggio in prossimità del centro, fare pressione per la revisione dei pass e per l'istituzione del servizio di rimozione forzata dai parcheggi riservati ai residenti e magari predisporre un progetto di massima per l'intervento alla Giudecca.
Forse è solo una goccia nel mare ma per tutto il resto servono atti e decisioni che noi, al momento, non siamo titolati a prendere.
Però, ora che nel sacco siamo più di una noce, possiamo cominciare a fare sempre più "scruscio".

ritratto di Mauro Caliò

il senso di un doppio senso... per andare oltre la vaghezza.

Il fatto che si circoli in un senso, piuttosto che nell'altro senso, può essere un controsenso... forse meglio un doppio senso?
A parte lo scherzoso gioco di parole, non penso sia un problema di vaghezza.
Il sistema viario di cefalù va rivisto nella sua integrità. Chiamalo Piano Traffico, PUT o comunque vuoi. Non è possibile pensare di regolamentare il traffico cambiando il senso di percorrenza oggi di una strada, domani di un'altra. Vanno analizzati i flussi, censite le autovetture, determinati i sensi di marcia prioritari e di conseguenza la distribuzione dei parcheggi. Ad esempio può non avere molto senso consentire l'ingresso ad una città da ovest se il maggior numero dei parcheggi si trova ad est, e così via. Si devono evitare incroci, strozzature, ecc.
Capirai che questa non è la sede più adatta per questo tipo di approfondimenti per cui, in un programma propositivo molto generico (altrimenti avresti dovuto chiedermi dettagli su tutte le altre cose che ho proposto) non si può che rimanere vaghi... o vagamente precisi.

ritratto di Saro Di Paola

LA DISTRIBUZIONE DEI PARCHEGGI NON C'ENTRA

"Efficiente revisione del sistema viario" è quindi da intendersi come :
"studio dei flussi di percorrenza nel sistema viario esistente con eventuale modifica dei sensi di marcia" .
SOSTANZIALMENTE UN NUOVO PUT.

Però, proprio alla luce di quanto tu hai precisato e cioè che
" Ad esempio può non avere molto senso consentire l'ingresso ad una città da ovest se il maggior numero dei parcheggi si trova ad est, e così via"
LA DISTRIBUZIONE DEI PARCHEGGI NON C'ENTRA.

Nel senso che è quella che è.
I parcheggi sono "distribuiti" come sono.
A prescindere dai sensi di marcia delle strade di accesso.

Eppoi, oltre quelli su strada, di parcheggi pubblici ne abbiamo uno solo.
Quelli sul lungomare sono improvvisati ed estemporanei.

ritratto di Mauro Caliò

In effetti

non è che sia possibile pensare più di tanto di rivedere l'attuale disposizione dei parcheggi quindi è più verosimile che vada studiata meglio la viabilità per consentire, ove indispensabile, un più facile raggiungimento degli stessi.
Comunque, fin quando saranno esistenti "autorizzati" ed utilizzati, i parcheggi sul lungomare costituiscono una notevole percentuale dei posti auto disponibili nel centro abitato e quindi, ai fini dello snellimento del traffico, non si può non tenerne conto.

ritratto di Gianfranco D Anna

Dalle "parole" ai "fatti"

Fin qui siamo stati tutti sostanzialmente d'accordo con le linee generali presenti nell'intervento di apertura:

Chiusura del centro storico; individuazione e sistemazione di aree di parcheggio in superficie (vedi area della protezione civile); necessità di realizzare parcheggi multipiano (vedi indicazioni contenute nel Piano Particolareggiato per il Centro Storico - a tal riguardo ringrazio Saro Di Paola e Rosario Fertitta per aver condiviso con noi i loro importanti ricordi).

Proporrei adesso di passare dalle "parole" (nel senso di interventi realizzabili a non breve termine temporale) ai "fatti" (interventi da concretizzare a breve termine).

Partiamo, se volete, dal precedente confronto di idee tra Vincenzo Nastasi e Carmen Brocato: Come garantire il rispetto della chiusura del centro storico?

ritratto di Salvatore Culotta

Considerando che chi

Considerando che chi attraversa le strette strade del centro storico causa un non piccolo inquinamento, che danneggia chi vi abita, sarebbe giusto che pagasse una tassa a copertura di spese mediche che altri devono affrontare per causa sua.

ritratto di Saro Di Paola

SI PUO' FARE BEN POCO

Allo stato attuale, per
"garantire la chiusura del centro storico"
SI PUO' FARE BEN POCO.

Sarebbe un pannicello caldo ma, potrebbe essere già tanto :
- attrezzare a parcheggio l'area della protezione Civile nella consapevolezza che le due destinazioni non sarebbero incompatili;
- istituire un regolare, sistematico e puntuale servizio di bus navetta;
- installare le telecamere.

ritratto di Giusi Farinella

Allo stato attuale si può se si vuole

Pannicello caldo è proprio realizzare quello che molti illustri ingegneri vorrebbero ..
Semplice, poco costoso, in aree pubblice e niente espropri, lontano da Cefalù quello che propone un povero illuso come me .... non opere faraoniche, molti posti auto ... ci vuole un po di buon senso.
Due grandi aree a parcheggi ...Taormina con uno ha risolto il problema ..

ritratto di Giuseppe Aquia

GIUSTO

Mi trovi perfettamente d'accordo saro installare le telecamere con tutti i requisiti e tutte le targhe residenti solo residenti!!!!cercare e costruire (naturalmente questo e un sogno) un parcheggio a piani tra santa lucia e cefalù che sbocchi sul lungomare mi sembra che la possibilita vi possa essere se guardate i terreni tra santa lucia e la gallizza,con le navette che portano i turisti ed i visitatori in un giro continuo andata e ritorno sino all'entrata di cefalù per i residenti usare la zona dietro castello per un parheggio permanente, e passaggio libero solo per i residenti naturalmente senza parheggi sotto casa. il residente può anche essere libero tranne negli oraro di punta tranne le emergenze.I turisti pagherebbero e il parcheggio e la navetta senza batter ciglio gli daremmo un ottimo servizio entrare a cefalù senza patemi d'animo. Allora si che si comincerebbe a ragionare di turismo come in tutti posti più rinomati del mondo. Poi almeno per i primi tempi checchè ne dica il caro vincenzo ci vorrebbero ronde di guardia per evitare scappatoie ed atti d'intolleranza a cui noi abbiamo assistito hai tempi del sindaco più in gamba almeno nei primi 4 anni, di sempre!nutaralmente senza polemiche caro vincenzo ognuno con le sue idee

ritratto di Giusi Farinella

Io farei una scelta più radicale ...

tre grandi parcheggi uno al Castello Bordonaro, un'altro nell'aria di ripascimento a cimacarbone e area protezione civile solo per i bus turistici.... servizio navetta continuo e tassa d'ingresso.

L'area di ripascimento e la zona dietro castello si potrebbero rendere fruibili per questa nuova destinazione con pochi soldi , mazzaforno non ho idea ma ci vorrà qualche lira in più.

Parcheggi di Cefalù ai cefalutani ... e centro storico completamente area pedonale da Pasqua al 30 settembre ...

Tutto in attesa del piano traffico e dei nuovi parcheggi di cui molti parlate e che prevedo realizzabili non prima di un ventennio.

Mercatino da spostare come giorno (evidentemente non il sabato) e come allocazione .. lontano da Cefalù .. potrebbe essere cimacarbone.

Videosorvegliana ... riempirei il paese e la periferia di telecamere .. si perchè anche noi cefalutani meritiamo di essere sorvegliati ... i motorini che transitano sono come le formiche ... tantissimi.

Vigili urbani ... solo a fare multe ... e vai con gli incassi per le scarse casse comunali.

Buona domenica

ritratto di Rosario Fertitta

Non a caso parlavo di

Non a caso parlavo di "approccio" al problema traffico...
Il nostro splendido centro storico va salvaguardato anche mediante l'adozione di iniziative che - se impopolari nell'immediato - in realtà sono quelle che possono davvero costituire uno dei punti di partenza del rilancio della nostra immagine turistica.
E' necessaria la consapevolezza, da parte di chi vive quotidianamente nel perimetro storico, che quest'area - quantomeno nel periodo Pasqua/settembre - vada resa "fruibile" ai flussi turistici e migliorata sotto il punto di vista del "quality life" anche mediante l'adozione di tecnologie come le telecamere di sorveglianza, i dissuasori a scomparsa e quant'altro...gli unici strumenti idonei a garantire quei requisiti minimi di controllo e vivibilità del "salotto di casa nostra".
E' evidente che tali scelte comporteranno una compressione delle "consuetudini" maturate nel tempo da parte di chi possiede unità abitative in quel perimetro.
E' altrettanto evidente che andranno concordate anche piccole deroghe (finestre d'accesso e quant'altro) con costoro e con coloro che esercitano attività economiche all'interno di quest'area ma, se davvero vogliamo rilanciare l'immagine e non solo quella della nostra Cefalù, è assolutamente necessario accollarsi per un breve periodo dell'anno piccoli sacrifici che, alla fine, verranno ripagati nella qualità dela vita ed anche, se mi è consentito, in termini di valutazione immobiliare.
Si pensi, infatti, all'incremento non indifferente del valore immobiliare che verrebbero ad acquisire le abitazioni del centro storico nella ipotesi in cui quest'area acquisti, finalmente, quei requisiti di "CENTRO STORICO" er definizione.
E', ancora, altrettanto necessario che in tale situazione vada garantita una priorità agli abitanti di quest'area con riferimento al problema parcheggio.
E andiamo alle dolenti note.
Non v'è dubbio che le aree localizzate nel perimetro esterno a Cefalù sembrerebbero - a prima vista - essere le più idonee a ricevere il carico ed il flusso veicolare in eccedenza (area rimpascimento Fiume Carbone per tutte...).
Il problema, però, a mio modesto avviso rimane la insufficiente capacità della rete viaria a sopportare e garantire il "normale" collegamento con navette predisposte al riguardo.
Proviamo ad immaginare (Giusi penso concorderai con me...) la navetta che rimane "imbottigliata" nel traffico da Mazzaforno o da Fiume Carbone verso Cefalù....
Non ci faremmo una bella figura perchè rischieremmo di dilatare all'infinito i tempi di attesa per i turisti non potendo garantire tempi di percorrenza e di alternanza dei mezzi di trasporto.
Quindi ritengo che le aree da destinare a parcheggio vadano localizzate, necessariamente, quanto più prossime alla cintura urbana proprio in virtù della insufficiente rete viaria idonea a sopportare il carico in eccesso di flussi veicolari.
E ritorniamo a quanto precedentemente esposto.
Una soluzione pressocchè inevitabile rimane la relizzazione di un "multipiano sotterraneo" all'interno dell'area del campo Artigianelli, struttura in grado di ricevere non meno di 600/700 autovetture che darebbe, davvero, una più che boccata d'ossigeno alla situazione.
Del pari andrebbe seguita con grande attenzione la vicenda relativa ai "reliquati" della linea ferrata che - di qui a qualche anno - rappresenteranno certamente uno snodo FONDAMENTALE per la vivibilità e la mobilità della nostra Città.
Si tratta di progettualità più a lungo termine - è vero - ma non bisogna distogliere l'attenzione perchè nel complesso delle azioni mirate e coordinate a costruire la Cefalù "turistica e vivibile" vanno adottate tutte quelle iniziative amministrative-urbanistiche idonee a garantire e predisporre tutti gli atti propedeutici alla realizzazione di quanto sopra (negli anni gli interventi dell'Ing. Sari Di Paola e del Prof. M. Panzarela anche su questo argomento sono stati più che illuminanti).
L'adozione della non temuta videosorveglianza - anche mediante l'utilizzo delle tecnologie intranet - consentirebbe di monitorare i flussi veicolari anche in entrata ed in uscita da Santa Lucia mediante, ad esempio, la collocazione di un maxi display in sospensione che fornirebbe - in tempo reale - i tempi di attesa e le informazioni utili agli utenti in ingresso che, in tal modo, verrebbero "dirottati" mediante circonvallazione verso l'area "protezione civile" che - mediante piccoli interventi strutturali - potrebbe diventare la seconda, più piccola, area di stoccaggio del traffico turistico con possibilità per i turisti di raggiungrere - anche pedonalmente - l'area prossima al Duomo.
Non ho la presunzione di ritenere che quanto da me rappresentato possa essere la panacea - anche nel breve periodo - dell'immenso problema traffico che avvinghia la nostra Cefalù.
Forse è un punto di partenza....uno spunto realizzativo e magari con il conforto ed il contributo di tutti noi si riesce a trovare un punto di sintesi che possa trasformarsi in atto concludente.
Ma alla base di tutto ci vuole la VOLONTA' e L'IMPEGNO a perseguirli certi obiettivi, consapevoli che possano anche essere invisi ad una parte consistente dell'ELETTORATO LOCALE, che possano anche comportare un collasso di voti...ma che alla fine ci facciano uscire da quella AUREA MEDIOCRITAS nella quale galleggiamo da anni.....
E' una sfida non indifferente alla quale non possiamo e NON DOBBIAMO sottrarci...

ritratto di Giusi Farinella

Caro Avvocato ..

Con l'area a parcheggio di mazzaforno non vi sarebbe più caos perchè le auto dovrebbero essere deviate proprio verso il parcheggio, dovrebbero passare solo i residenti e coloro che hanno abitazioni a Cefalù o nelle campagne.
Tutti muniti del bollone (molto grande e gratis) blu ben esposto per i residenti o verde per i non residenti ma che hanno casa a Cefalù (anche a pagamento).
In autostrada al casello dovrebbero esserci le indicazioni per il parcheggio "Bordonaro", e in autostrada prima dello svincolo Cefalù (verso il Costa Verde così mi faccio pubblicità) altri cartelli che invitono ad uscire a Castelbuono per l'altra area a parcheggio Cimacarbuni.
Si potrebbe provare sempre in attesa della realizzazione delle idee dei nostri urbanisti.
Cefalù chiusa al traffico delle auto dei non residenti da Mazzaforno a Cimacarbone.
Lungomare e spiaggia senza più pasta a forno o tende .. Cefalù senza smog ...
Turisti e cittadini .... felici .. (magari non tutti vedi alcuni commercianti o ristoratori)

ritratto di Salvatore Culotta

Se volete una mia (a quanto

Se volete una mia (a quanto pare inutile)opinione io non sarei disposto a cedere ulteriori chilometri quadrati di territorio a quelle aberrazioni che sono le automobili.

ritratto di Giusi Farinella

Condivio

Chiudere a Mazzaforno e Cimacarbone l'ingresso delle auto a Cefalù ....
Così ti sta bene caro Salvatore ..

ritratto di Salvatore Culotta

Meglio al confine con

Meglio al confine con Lascari e Finale.

ritratto di Giusi Farinella

Vale anche per noi cifalutani ??

Vale anche per noi cifalutani ??

Io penso proprio di SI