Al Direttore di cefalunews, prof. Mario Macaluso
23 Agosto 2011, 04:25 - Pino Lo Presti [suoi interventi e commenti]
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In premessa, voglio che una cosa sia assolutamente chiara: laltracefalu non ha un direttore, ne un direttorio; non ha cioè una Direzione se non quella che gli danno coloro che ci scrivono.
Lo Staff non ha mai censurato nessuno (se non raramente qualche singola parola), nè "non pubblicato" qualcosa che gli venisse inviato (tranne una volta per Giusi Farinella - ma lui neanche se lo ricordava - o comunicati e notizie che nulla avevano a che fare con Cefalù).
Fa parte dello Staff chi (avendo la fiducia dei tre attuali fondatori) si assuma come impegno quello di far funzionare quotidianamente il sito (parte tecnica, registrazioni, visionatura dei contributi esterni, corrispondenza, ricerca di contatti e informazioni su internet, etc...).
Lo Staff ha una funzione non “assolutamente” neutra soltanto per via di una unica auto-concessione: decidere di lasciare fisso “in cima” un intervento per un dato tempo (in genere un giorno ma a volte, più rare, anche due; in casi eccezionali pure tre). Ciascun membro dello Staff, in piena autonomia decide di porre un dato contributo “fisso” in prima pagina per quel tempo.
Non c’è altro da aggiungere, se non che io non sono neanche il proprietario del Sito (cioè non sono il titolare del contratto con Aruba).
Di particolare solo ho che sono stato quello che l’ha pensato, voluto, e insieme ad altri creato e nutrito ma non perchè voglio fare, “da grande”, il “giornalista” ma perchè tenere in vita un Sito è stato ciò che per frequentare e conoscere la società cefaludese mi è venuto più congeniale; in altre “società” ho svolto ruoli diversi per "esserci". Per la tranquillità di tanti ricordo e rassicuro pertanto che io "non sono" uno stanziale.
Dico ciò, intanto per altri che volessero sapere sul mio ruolo nell’ altracefalu e sulla sua liceità, ma - nel caso particolare -, per il prof. Macaluso circa la sua “domanda” (credo fosse tale e non "una proposta che non si possa rifiutare") di essere considerato “Collaboratore” al fine di avere accesso in tempo reale, e senza alcun filtro, agli spazi dell’ altracefalu.
Sia chiaro quindi che quello che segue è solo per rendere pubbliche le mie motivazioni al voto negativo su tale domanda (per accettare un nuovo collaboratore, tutti e tre gli attuali membri dello staff devono essere d’accordo), qualora questa venisse mai presentata.
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Sono convinto che ai cefaludesi serva un rapporto più diretto con la realtà, e ciò per compensare quello che, a mio avviso, è un deficit di consapevolezza di sè della nostra città e un deficit nella sua socialità.
Per iniziare a fare occorrerebbe certo intanto trasparenza nella Amministrazione pubblica, e poi, sicuramente, una informazione che non medi più del necessario - e soltanto dal punto di vista tecnico-linguistico - tra il fatto e chi legge, distinguendo - come ha, anni or sono, insegnato il prof. Macaluso a me, ai miei primi passi su cefalunews: distinguere il commento dal fatto!
Fatti salvi tutti i commenti possibili di questo mondo, devono essere comunque distinguibili “a tutto tondo” i fatti dal commento!
Perciò, manipolare un “comunicato” - ricevuto da un Partito, un soggetto o da una associazione -, attraverso un particolare titolo o il “racconto di alcuni pezzi” soltanto, sciolti nella pappa di un proprio discorso, credo è qualcosa di cui Cefalù oggi dovrebbe stare alla larga come una delle peggiori sostanze stupefacenti.
(un esempio "a caso": 11 giugno 2008, lettera del Comitato dei Cittadini del Centro Storico al direttore di cefalunews e, per conoscenza, “Al Cefalutano”: Vedi Allegato in fondo pagina)
Un altro motivo ostativo è: l’anonimato, un tema di cui si è ampiamente discusso negli ultimi anni a Cefalù, nel campo informativo.
Laltracefalu di certo si è distinta per avere condotto e praticato l’etica del “metterci la faccia”.
Nessun contributo può venire da chi da ancora spazio a varie forme (a volte subdole) di anonimato (improbabili firmatari di “spontanee” lettere di lettori, personaggi come “il Cefalutano” - di qualche anni fa - o il più recente “Sindaco” cefalutano).
Nessun contributo - da chi lascia una tale finestra aperta - può venire di buono per la necessaria “chiarezza” della informazione a Cefalù; soprattutto quando - dall’altro lato - lo stesso chiude la porta a chi si presenta invece nella certezza della sua identità. Un arbitrio inaccettabile per me e per quell’altra Cefalu che vorrei!
Una triste stagione per l’Informazione locale:
'10.06.22 - “Una sola domanda al Direttore di Cefalunews, Mario Macaluso” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1711)
'10.06.25 - “7° giorno del Comitato dei Cittadini del C.S. in piazza Duomo” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1738
'10.07.09 - “La Cappa sulla Informazione” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1841)
'10.07.13 - “Il muro di gomma” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1864)
'10.07.20 - “Precisazione de laltracefalu su una lettera “firmata” (?) Rosa Culotta” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1895)
'10.07.22 - “Per quanto mi riguarda non ho altro da aggiungere” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/1901)
All'altra Cefalù non piace inventarsi sondaggi e dare per notizia fatti sconosciuti tra persone sconosciute in uno sconosciuto luogo di campagna (magari dalle parti di Gibilmanna) o dare spazio a fantomatiche figure: Alter-ego di qualcuno.
L’altra Cefalù poi non fa pubblicità commerciale, neanche pagata, se non gratuitamente ad enti non a scopo di lucro; pertanto non ha interessi ad avere o a dichiarare “un bel malloppo” di accessi per invogliare i clienti ed animare qualche lettore.
Riteniamo che sia più importante "ciò attorno a cui" delle persone si raccolgono che "la quantità" delle persone che si raccolgono attorno ad una cosa.
Quando il dilatamento della logica “aziendale” sconfini poi nella decisione di “non dare notizia di qualcosa” - con la motivazione di: “notizia bruciata-sul tempo” da altri siti di informazione; tranne che non si tratti di cosa di poco conto (attorno a cui non c’è interesse, nè dibattito), per l’altra cefalù suona un campanellino di allarme che diventa campana quando si tratti addirittura di fenomeni di rilevanza sociale (manifestazioni di cittadini cefalutani durate davanti al Municipio per settimane), specie quando poi invece infine di notizie minori, palesemente “bruciate”, se ne sentono spesso. Delle due, l’una!
Notizie “bruciate”?
’11.04.17, Gianfranco D’Anna - “Cimitero, continuano le segnalazioni ma tutto tace” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/4328)
’11.08.01, Leonardo Mento “Gli amici della Giudecca cercano di rendere il “verde più colorito” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5173)
’11.08.08 - “Segnalazione pulizia volontaria mura megalitiche” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5243)
’11.08.09 , Pino Lo Presti - “Ritirata la spazzatura in via Pierre nella tarda mattinata” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5251)
’11.08.09, Cefalunews - “Ripulite dalle erbacce le mura megaitiche”
(http://www.cefalunews.info/00/i_ppiano.asp?id=20875)
L’altra Cefalù, avendo come primario impegno quello di informare (come può in base ai mezzi ed alle capacità che ha), informa anche sugli altri siti di informazione: ne fornisce il link di accesso, ne riporta (citando la fonte) notizie importanti sfuggite alla sua “portata”, crea ponti di collaborazione come con Radio Cammarata, CRM, Cefalusport di A. Geraci e Cefalusportevents di C. Pepoli, e il Giornale di Cefalù di C. A. Biondo.
All’altra Cefalù interessa “fare rete” per mettere il lettore nella condizione di potere spaziare con gli occhi e con le orecchie, non certo di chiudere i propri in una torre di avorio attorno a cui far credere che c’è solo la desolazione e la barbarie dei “senza nome”.
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Andiamo all’attualità.
Se ce ne fosse bisogno, confermo subito che non è una questione personale tra me ed il prof. Macaluso: a me non mi ha mai fatto niente di male, anzi.
Stiamo parlando di due modi diversi di intendere il ruolo di “tessuto connettivo”, tra cellule sociali, nel campo della comunicazione ai fini della crescita sociale!
Non è un argomentazione da poco, i Principi vi hanno una certa importanza.
Nessuno batte istericamente i piedi a terra strillando per la “marmellata rubata” ma per intendersi su questioni di Principio.
Non tornerò sulla storia che da quella Torre d’avorio vengono lanciate accuse generiche a fare indifferentemente ombra su tutti gli altri siti; ciò - come ho già detto - costituisce il contesto all’interno del quale qualcosa si è caricata di un significato contraddittorio, mi concentrerò esclusivamente - avviandomi alla conclusione - su questo "qualcosa" eletto a fatto-simbolico.
Il “supporto” di un contributo-volontario informativo (una foto) di proprietà di qualcuno (un autore, un sito), viene usato senza autorizzazione da un altro sito e con il nome di un diverso autore.
A mio avviso, ciò è scorretto, e negarlo ancor di più.
Se trovo qualcosa per strada me la posso anche prendere, ma se quella “cosa” è a casa di altri “non” la posso prendere senza autorizzazione!
Questo rilievo - come ho avuto modo di chiarire, anche via e-mail, con Fabbrizio Ilardo - non è più di tanto rivolto ad un giovane che animato da passione civile ha utilizzato quella “cosa” per condividervi una riflessione con altri, ma al Direttore di un Giornale registrato al Tribunale, il quale - a sua volta (ma certo con più esperienza) - “prende” quella “refurtiva” (è chiaro che sto teatralizzando) dalla casa del “primo ladro”, anche lui senza permesso.
Questi sono nudi e crudi i fatti.
Ciò che più inquieta è che, pubblicando “la foto” sul proprio giornale, Il Direttore affibbi poi la paternità della stessa all’ignaro “ladro-derubato”, esponendolo così, di fronte ai legittimi proprietari, ad un aggravio “di reato”.
Ma, ancora non stiamo parlando della tensione etico-informativa che il Direttore ha nei confronti dei propri lettori!
Per quanto, da punti di vista soggettivi, possa a taluni sembrare irrilevante, da un punto di vista oggettivo vi è stata nei loro confronti una “non corretta informazione”.
Cosa impedisce, a distanza di diversi giorni, a un Direttore Responsabile di un Giornale registrato al Tribunale, di “rettificare” la cosa?
A mio avviso lo dovrebbe, primo per scrupolo nei confronti dei propri lettori, poi per togliere dall’ignaro Fabbrizio un’ombra che non gli appartiene, e infine per correttezza nei confronti di chi quella foto ha prodotto e del sito che ne detiene il copyright!
Parlando di foto:
’11.08.08, Cefalunews - “Quel taglia ed incolla che non ci piace” (http://www.cefalunews.info/00/i_ppiano.asp?id=20873#alta).
’11.08.15, Pino Lo Presti - “Non c’è titolo, sono solo due foto che ci invia un lettore che ha sentimento” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5296)
’11.08.19, cefalunews - “Tre foto che si commentano da sole” (http://www.cefalunews.sicilia.it/00/iii_news.asp?id=25856#alto)
’11.08.19, Pino Lo Presti - “Un altro caso di foto “rubata” - Cefalunews, un pò dicoerenza non guasterebbe!” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5328/edit)
Solo, solo per non aver ancora fatto questo, nella ipotesi surreale di quella tal domanda di collaborazione, il mio voto sarà decisamente sfavorevole!
Piuttosto che fare quanto il minimo dovuto, cosa fa l’autore di tutta questa manfrina? “Attacca in casa l’avversario" ponendogli due “importantissime” domande, con l’evidente scopo di spostare altrove il discorso se non peggio.
Cortesemente ospitato in casa un tale ospite, questi non solo non risponde ad una chiara domanda del padrone di casa circa la seconda delle sue due prime domande (ad entrambe delle quali lo stesso padrone di casa ha precedentemente cortesemente risposto), ma come se fosse lui piuttosto a casa propria - senz’altro aggiungere se non una nota autoreferenziale a credito - dice: “per potere entrare quando e come voglio a casa vostra, datemi le chiavi!”.
’11.08.21, Mario Macaluso - “Due domande a Pino Lo Presti” (https://www.qualecefalu.it/lac/node/5336)
Penso che mi prenderò una buona vacanza.
Scusami se non risponderò ad altre domande; non vedo di cosa discutere!
Il caffè di Nicola ce lo prenderemo un'altra volta.
Ah, dimenticavo, potrebbe essere una notizia: risolto un caso misterioso riguardante la sparizione di un motorino!(che aveva tenuto il lettori di cefalunews in attessa "di ora in ora"!)
Al proprietario, J. L. Sottile (chitarrista argentino) gli si era guastato. Quando è stato contattatto telefonicamente da un vigile che si era presa la cura di vedere chi fosse il proprietario, già se lo era andato a riprendere ... "sparito"!
p.s. - per "servire" prima di "regole" scritte: ci vuole Cuore
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Caro Pino ho fatto vera e
Caro Pino ho fatto vera e ufficiale richiesta di collaborazione con l'Altra Cefalù. Attendo una risposta ufficiale dallo staff.
Verissimo
Un mio intervento (uno solo) non è stato pubblicato e sei stato proprio tu a ricordarmelo.
Però .... scusami ma è così, i miei interventi escono sempre in ritardo.
Ti chiedo: devono prima passare prima al vaglio di qualcuno ??
Visto che alla fine vengono tutti pubblicati, quindi non sono così pericolosi, perchè vi ostinate nel ritardarne la pubblicazione ?
A mio parere questa può essere quasi quasi una mezza censura ... o no ?
Ciao e sempre grazie
Giusi
Credo che non si tratti di
Credo che non si tratti di censura, quanto piuttosto di controllare se vi sono messaggi non inerenti l'argomento, con offese alle persone ect.
Mi trovo d'accordo sul fatto che comunque si potrebbero pubblicare automaticamente i messaggi e fare un controllo invece che prima, a posteriori dei messaggi, con una funzione di segnalazione da parte degli utenti per i messaggi con offese e off-topic per richiamare l'attenzione dello staff solo in alcuni messaggi e semplificargli il lavoro.
No non è così
Per esempio questa mattina ho inviato un commento verso le 6,30 ppo pubblicato verso le 9,30, Saro Di Paolane ha inviato uno circa alle 9,00 e subito dopo era già sul sito.
Penso invece che vi sia un trattamento speciale per me , cioè per i miei scritti è ( è solo un mio dubbio) richiesta l'autorizzazione del "capo" in persona ........... essendo io scomodo.
Che vi sia un filtro è giusto ... ma che vi sia un doppio filtro ...... lasciamo perdere
siamo solo in tre
e in vario modo lavoriamo, a volte passa mezza giornata senza che nessuno va ad aprire la "sala di attesa"; è solo questo il motivo.
In quel momento si pubblica quello che è arrivato 5 minuti prima e quello arrivato 5 ore prima.
Nel caso di Saro Di Paola, o degli altri collaboratori, il problema non c'è perchè pubblicano loro stessi i loro interventi (in tempo reale).
Prendo atto
!
Signor Macaluso
considerando che lei ha gia' l'onere di gestire un giornale telematico ritengo che non sia nelle condizione di attenzionare L'Altracefalu' come un Collaboratore dovrebbe fare. Saro' contenta ogni volta lei vorrà contribuire con i suoi interventi, ma non ritengo che sia un problema se lei dovra' seguire la stessa procedura di tutti gli altri utenti del nostro blog.
Prendo nota che non mi
Prendo nota che non mi volete fra i vostri collaboratori. Mi avreste potuto mettere alla prova prima di dirmi che non sono nelle condizioni di attenzionare l'altracefalù così come dovrebbe fare un collaboratore.
Torno a sottolineare che è importante, per il dialogo on line che si prefigge l'altracefalù, avere la possibilità di inserire in tempo reale gli interventi e non dopo diverse ore così come accade.
Carissimi Direttori Macaluso e Lo Presti.
Permettetemi di chiedervi di continuare nel vostro lavoro così come è stato fino ad oggi.
Ricordatevi che grazie a voi la gente ha a disposizione l' arma più temuta dai politici: la scrittura.
Scrivere su un blog significa lanciare un soffio di libertà, quella libertà vera che nessuno può impedire di avere.
Pensate, basta spedire il proprio pensiero su uno dei vostri blog e la voglia di libertà sarà esaudita.
Vogliamo ancora leggere i vostri blog cos' come sono con le differenze di vedute, con diverse idee ..
La pluralità delle idee è il fulcro fondamentale del mondo.
Dove non c'è pluralità delle idee c'è ignoranza, quando si copre la pluralità delle idee c'è un sentimento di potere assoluto che ci vuole sovrastare.
E poi sopportatemi e ricordate sempre che essere una voce fuori dal coro (come sono io) non è mai un errore ma un sintomo e un sinonimo di democrazia e pluralità delle idee.
A tutti dico: scrivete, discutetene e fatevi sentire sempre qualunque sia il vostro pensiero e il vostro schieramento politico perchè la democrazia può vincere solamente se c’è libertà.
Libertà di scrivere, di dire, di parlare, di pensare e di agire nei limiti della legalità.
Un forte abbraccio a tutti
Mi chiedo perchè questa
Mi chiedo perchè questa discussione non viene portata dal Prof. Macaluso sulle pagine del suo giornale.Forse perchè i "suoi" lettori devono esserne tenuti all'oscuro ? Perchè non siano scalfiti dal minimo dubbio?
Pluralità
Pluralità dell'informazione? Immediata pubblicazione del proprio intervento? Ma di che cosa stiamo parlando? Non capisco. Se qualcuno costruisce una casa, io devo per forza trovarvi ospitalità? E per giunta secondo i miei criteri (per esempio con i piedi sulla scrivania)? E così, se qualcuno si fa un blog, io devo scriverci come mi pare? Ma un blog oggi può crearselo chiunque e pertanto chiunque può avere un suo podio!
Non mi piace questa polemica, tra l'altro fra due miei amici, che stimo.
concordo sulla
concordo sulla considerazione finale di Angelo.....non mi sta piacendo questa sterile polemica fra due persone che stimo per l'impegno e la dedizione che stanno dimostrando verso questa nostra città...
Mi permetto affettuosamente di dire che forse, incosciamente, state servendo un bell' "assist" a qualcuno che - bava alla bocca - sta godendo di questa Vostra diatriba...
Prevalga l'intelligenza che riconosco ad entrambi...
Libertà!
Sono libero, non solo perchè scrivo, ma, soprattutto, perché leggo ciò che voglio! Pensiamo a quando si poteva leggere solo ciò che qualcuno ci propinava, dopo le censure di rito!
Scusate, ma reputo questa una sterile polemica, in "aulica" chiave cifalutana!
Concedetemi una battuta maccheronica: Melius informare (anche male) quam deficere!
Pino e Mario prendiamoci un bel caffè!
Vi voglio bene e vi ringrazio per il compito che assolvete in questa città
un abbraccio
Giuseppe Livecchi
P.S. Ricordiamoci però che a casa propria si apre la porta a chi si vuole aprirla!